- 15 settembre 2015

Etichette energetiche

Le etichette energetiche, dagli anni Novanta, quando entrò in vigore a livello europeo la direttiva 92/75 Cee, sono lo strumento con cui i produttori devono informare il consumatore relativamente al consumo energetico e quindi all’impatto ambientale degli elettrodomestici e di tutti gli apparecchi legati al consumo di energia. Oggi frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici, lavasciuga, lampade a uso domestico, forni elettrici, condizionatori, pompe di calore riportano l’etichetta energetica contenente le seguenti informazioni: sette frecce con lunghezze crescenti e diversi colori, ognuna abbinata a una lettera che indica l’efficienza energetica; il consumo annuo di energia elettrica espresso in kWh e i dati per identificare produttore, marchio e modello. 

Classi energetiche

Il consumo energetico quindi è espresso da sette differenti livelli, indicati con lettere alfabetiche che vanno dalla "A" (consumi più bassi) alla "G" (consumi più elevati). Se le prestazioni sono superiori, intervengono le categorie A+; A++; A+++. La scala si modifica a seconda del singolo apparecchio a cui è apposta l’etichetta. Se ad esempio, un elettrodomestico è di Classe A++, l’etichetta energetica arriverà solo fino alla E, mentre uno di classe A+ fino a F.

La nuova classificazione energetica

Per uniformare un sistema di classificazione al momento non omogeneo, anche a detta del commissario europeo all’Energia e al clima Miguel Arias Cañete, la Commissione Europea ha pensato a un’etichetta energetica di più immediata comprensione, che preveda un’unica scala per tutti gli apparecchi, che vada dalla A alla G e che elimini il sistema dei “+”. Tale proposta della UE è inclusa nel primo pacchetto di misure messe a punto per raggiungere gli obiettivi in tema di clima ed energia per il 2030. Alla nuova etichetta energetica dovranno adeguarsi, entro un anno da quando entrerà in vigore, tutti i nuovi prodotti.



La nuova etichettatura energetica interesserà tutti gli apparecchi (caldaie, pompe di calore, impianti di cogenerazione, scaldacqua tradizionali, solari e a pompa) destinati al riscaldamento degli ambienti e alla produzione di acqua calda sanitaria fino a 70 kilowatt di potenza nominale, oltre ai bollitori con volume fino a 500 litri. Nuova direttiva anche per l’Ecodesign, pensata per regolamentare i requisiti minimi di eco-design (efficienza energetica, emissioni, rumorosità) di ogni prodotto che usa energia commercializzato nell’area dell’Unione Europea. Tali misure interesseranno i prodotti per il riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria fino a 400 kilowatt di potenza nominale e i bollitori con volume fino a 2000 litri.

la nuova etichetta energetica nel dettaglio

Sugli apparecchi sarà applicata la nuova etichetta indicante le classi energetiche, che riporterà le seguenti informazioni per il consumatore: efficienza energetica stagionale, prestazioni, classe energetica, emissioni, potenza sonora e nominale massima di funzionamento. Vi sarà poi un’unica etichetta d’insieme, per classificare i sistemi composti da più apparecchi, come l’impianto per la produzione di acqua calda sanitaria e il riscaldamento che includa un impianto solare e una caldaia. L’etichetta verrà obbligatoriamente fornita dal fabbricante, che dovrà inserirla anche sul sito internet, sul materiale promozionale, sui listini. Al rivenditore, invece, la responsabilità di favorirne la visibilità sugli apparecchi all’interno del proprio negozio. A rilasciare l’etichetta di insieme sarà il produttore, o il distributore se si ha a che fare con un sistema composto da apparecchi di produttori diversi, o l’installatore se assemblerà apparecchi di produttori diversi.

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