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- 15 giugno 2015

La classe energetica

Mediante le classi energetiche case (che vengono meglio definite come la certificazione energetica) degli immobili si vuole arrivare a migliorare il rendimento energetico degli immobili stessi informando i proprietari su quello che è il consumo energetico richiesto per ottenere il mantenimento di una determinata temperatura interna. Per effettuare questa tipologia di valutazione, prevista dalla Direttiva 2002/91/CE e da quella 2006/32/CE, si tiene conto di diversi fattori quali le condizioni del clima, la tipologia di impianto di riscaldamento, le caratteristiche dell'immobile dal punto di vista architettonico e, ultimamente, anche l'impiego di energie rinnovabili o meno. Un preciso documento, dopo tali valutazioni, viene rilasciato al proprietario dell'immobile. Al suo interno si attesta la prestazione energetica che caratterizza l'edificio in questione. Attraverso questa scala è possibile anche dare una valutazione di mercato più precisa all'edificio. Ovviamente, l'appartenenza alle classi più basse rappresenterà un valore maggiore in quanto sarà più economico il riscaldamento di quell'unità immobiliare nel tempo.

L'importanza della classe energetica

Elevata è l'importanza delle classi energetiche case per qualsiasi tipologia di immobile. Contenere i consumi è fondamentale per riuscire a limitare le emissioni di gas tossici ad effetto serra, proprio come disciplina il noto protocollo di Kyoto. Tutte le norme che disciplinano le classi energetiche degli immobili sono contenute all'interno del Decreto Legge numero 192 del 19 Agosto 2005 al fine di attestare le prestazioni e le efficienze energetiche di un dato immobile. Allo stesso modo vi sono contenuti alcuni consigli utili per garantirne un miglioramento. Conoscere la classe energetica degli edifici aiuta, altresì, a rendere più trasparente il mercato immobiliare, tiene informati i proprietari ed incoraggia gli interventi per il miglioramento della relativa classe energetica. Inoltre, una classe energetica ritenuta buona può apportare aumenti, anche abbastanza significativi, per quanto concerne il valore di mercato di un edificio.

Classi energetiche casa

Mediante la collocazione in classi energetiche case, si riesce ad ottenere una sostanziale scrematura tra quelli che sono gli immobili più virtuosi (che, quindi, consentono un buon risparmio energetico) e quelli più dispendiosi. Ci sono in tutto 8 classi (dalla A alla G), tutte precedute da quella che è la categoria più virtuosa, ovvero la cosiddetta "casa passiva" con un consumo inferiore a 15 Kwh/mq annuo (meno di 1,5 l di gasolio per mq all'anno). Seguono la classe energetica A con consumo minore di 30 Kwh/mq annuo (meno di 3 l di gasolio per metro quadro annuo), la classe B con un consumo compreso tra 31 e 50 Kwh/mq annuo (tra 3,1 e 5 l di gasolio per metro quadro), la classe C con consumo compreso tra 51 e 70 Kwh/mq annuo (tra 5,1 e 7 l di gasolio per metro quadro), la classe E con consumo compreso tra 91 e 120 Kwh/mq annuo (tra 9,1 e 12 l di gasolio per metro quadro), la classe F con consumo tra 121 e 160 Kwh/mq annuo ( tra 12,1 e 16 l di gasolio per metro quadro) e la classe G con consumi superiori a 160 Kwh/mq annuo (ovvero superiore a 16 l di gasolio per metro quadro ogni anno).

Il riscaldamento su base energetica

Avere un immobile collocato in una delle classi energetiche case bassa (principalmente A e B) significa avere un ottimo risparmio a livello economico. Infatti, riscaldare una casa di classe G può avere un costo di quasi 10 volte superiore a quello di una casa in classe A. Secondo diversi studi condotti su base annua, per il riscaldamento su base energetica si risparmiano mediamente tra 1600 e 900 euro per una casa con una superficie media di 120 metri quadri a seconda che tale abitazione si trovi al Nord oppure al Sud. In generale, l'intervento più efficace per migliorare la classe energetica (di qualunque tipologia di immobile si stia parlando) va fatto sull'isolamento termico. Ecco perché, prendendo in considerazione una medesima abitazione, i risparmi a livello economico sono più consistenti al Nord (dove gli inverni sono più freddi) rispetto al Sud (dove, invece, si mantengono sempre abbastanza miti).

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