Redazione - 23 giugno 201523 giugno 2015
Classi energetiche edifici: la nuova certificazione APE, definisce i valori che riguardano il livello di prestazioni energetiche dell'immobile.
Redazione - 23 giugno 201523 giugno 2015
Classi energetiche edifici: determinano il grado di efficienza termica di un immobile, ovvero la quantità di energia necessaria per il suo condizionamento, in termini di riscaldamento e raffrescamento. Sono tuttora divise in 8 lettere alfabetiche, dalla A, che indica un'ottima efficienza energetica, alla G, che rivela invece un pessima efficienza. La tabella di riferimento scandisce valori fissi, quali il consumo annuale in Kw/mq, abbinato al consumo di gasolio in litri utilizzati per condizionare i locali: si parte dalla classe A - che prevede un consumo inferiore a 15 Kwh/mq e un consumo di gasolio inferiore a 1,5 lt – fino ad arrivare alla classe G, nella quale vengono consumati ogni anno più di 175 Kw/mq e più di 15 litri di gasolio. Con il decreto ministeriale n. 63 del 4 giugno 2013, il documento che raccoglie le informazioni sulle prestazioni caloriche di un immobile, denominato APE ( attestato di prestazione energetica ) che sostituisce l'ACE (attestato di certificazione energetica).
Nell'APE sono contenute anche le informazioni generali sull'efficienza calorica o dette tecnicamente "classi energetiche edifici", tra le quali troviamo il livello di illuminazione naturale presente, la ventilazione e la climatizzazione estiva, che influiscono non solo sulla classe energetica dell'abitazione, ma anche sulle prestazioni degli impianti di condizionamento e sulla qualità dell'isolamento termico, che in questo caso verranno giudicati in rapporto alle condizioni atmosferiche della zona. All'interno dell'APE ci sono inoltre raccomandazioni e suggerimenti per migliorare il grado e l'indice di efficienza calorica dell'immobile che sarà solo uno dei parametri con il quali si stabilisce il grado di efficienza energetica di un immobile, essendo esso stesso influenzate da molteplici fattori di tipo ambientale. L'APE, come la vecchia ACE, avrà validità di dieci anni e dovrà essere rinnovato ad ogni intervento di ristrutturazione che modifichi anche in parte l'indice di efficienza calorica dell'immobile.
Devono possedere l'APE tutte le nuove costruzioni o esse devono essere sottoposte a ingenti ristrutturazioni. L'APE dovrà essere disponibile per il nuovo locatario o acquirente dal proprietario dell'immobile, oppure, nel caso di una nuova costruzione, dal costruttore (società di costruzione o committente). Per chi intende vendere o affittare un immobile o una singola unità immobiliare è necessario anche l'IPE (Indice di Prestazione Energetica) che dà informazioni complessive sulla qualità energetica dell'immobile, livello di isolamento termico e temperatura esterna della località. Tuttavia, nell'annuncio di compravendita o affitto di un locale, è necessario pubblicare sia la efficienza calorica (classi energetiche edifici) che l'IPE. A partire dal 31/12/2018, inoltre, tutti gli immobili di pubblica amministrazione di nuova costruzione, con superficie utile totale superiore a 500 m2 dovranno essere di classe energetica pari o vicina al valore massimo (classe A), mentre dal 1/01/2021 questa regola varrà indistintamente per tutti gli immobili di nuova costruzione.
Classi energetiche edifici: esse dipendono anche dal clima dell'ambiente circostante e dal livello di isolamento termico dei locali. Infatti, nelle zone in cui il clima è più rigido, la qualità degli interventi realizzati per ottenere un'accettabile livello di mantenimento del calore domestico ha consentito agli immobili di raggiungere un migliore grado di efficienza calorica. Mura ben isolate, infissi e cappotti termici di ultima generazione con impianti di riscaldamento efficienti sono infatti indispensabili per risparmiare sulla bolletta e contribuire così a migliorare le prestazioni. Infatti nel paesi del nord Europa, la media si è compresa tra la classe B e C, mentre in Italia abbiamo una caduta vertiginosa, con un livello compreso tra la E e la F. L'investimento iniziale per coibentare in maniera ottimale la casa sarà una spesa che nel tempo si rivelerà preziosa, così come l'installazione di impianti di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua sanitaria alimentati da energia rinnovabile, come quella solare o geotermica.