Redazione - 13 settembre 202313 settembre 2023
Le giuste distanze da considerare per la zona cottura in cucina
Che preparare le pietanze sia un “dovere” o un “piacere”, la zona cottura in cucina deve essere pratica e funzionale.
Comunque sia l’esigenza, però, ci sono alcune regole da rispettare, a cominciare dalle distanze relative a mobili e attrezzature:
- il piano cottura mai vicino al lavello meno di 30 cm, meglio 60;
- nelle composizioni ad angolo e su pareti contigue, si parla del cosiddetto “triangolo operativo”, costituito da piano di cottura, lavello, frigorifero, la cui distanza ottimale è legata alla somma dei tre lati che uniscono queste tre funzionalità e non dovrebbe superare i 6 metri, ma neppure scendere troppo al di sotto;
- per le composizioni lineari, tra piano cottura e lavello lo spazio dovrebbe essere almeno di 60 cm;
- tra i piani di lavoro e gli elementi posti loro davanti va valutato l’ingombro di elettrodomestici e altri mobili che devono potersi aprire agevolmente, per cui calcolare 120 cm, anche per permettere un buon movimento;
- tra piano di cottura e cappa calcolare una distanza di 60-65 cm.
Un piano di lavoro ispirato dalla cappa aspirante in vetro
Monolith di Falmec, modulo da 90 cm abbinato a moduli contenitori aggiuntivi di varia misura che accolgono utensili, prese elettrice e Usb.
Organizzare al meglio la disposizione
Se possibile, meglio posizionare il piano cottura vicino a una finestra, di solito in linea con il lavello (e con una lavastoviglie, così da utilizzare lo stesso impianto idrico e facilitare le operazioni di carico e scarico) e separato da un piano lavoro in cui preparare le pietanze. La presenza di una finestra consente di lavorare con la luce naturale e porta via anche gli eventuali odori.
Nel caso in cui il piano di cottura sia compreso in un’isola centrale, anche in questo caso bisogna prevedere l’indispensabile piano di lavoro.
A meno che non si scelga un piano cottura dotato di cappa aspirante, la zona cottura deve comprenderne una “tradizionale” e pure il forno, comunque sempre in prossimità dei fuochi anche collocati in specifiche colonne.
Prevedere invece il posto per il frigorifero lontano sia dal piano cottura sia dal lavello.
Cucinare è u piacere davanti a un'ampia finestra con un piano di lavoro extralarge e il piano a induzione con cappa integrata Combohob by AEG.
La corretta illuminazione della zona cottura
L’ambiente di lavoro della cucina ha bisogno di una illuminazione mirata soprattutto nella zona cottura, dove deve essere decisa e adeguata per la preparazione dei pasti.
Sicuramente bisogna prevedere diversi circuiti in modo da avere non solo l’illuminazione generale, ma anche vari punti di luce strategici da attivare o meno al bisogno.
Utili ad esempio luci sopra il piano di lavoro e sotto i pensili, come strisce led, faretti, lampade con braccio direzionale. Queste due ultime soluzioni sono importanti per orientare l’illuminazione lì dove serve, senza creare eccessi di luminosità o zone d’ombra, non certo funzionali..
Se i piani di lavoro sono collocati su un’isola o penisola, bene optare per lampade a sospensione sulle aree interessate, dalle linee essenziali e senza fronzoli, adatte ai mood delle cucine moderne.
Luce incassata sotto i pensili e lampade a sospensione della linea Stilla Axolight per illuminare il giusto in cucina.
Consigli per la scelta del piano cottura più adatto
La scelta del piano cottura dipende dalle nostre esigenze ma in ogni caso deve essere un elettrodomestico pratico e affidabile.
Da valutare:
- le dimensioni in base allo spazio disponibile;
- il numero di fuochi;
- la tipologia di alimentazione e di funzionamento, tra piano di cottura elettrico, a gas, a induzione.
Il piano di cottura a
gas è il più tradizionale, semplice, di solito più economico rispetto agli altri. I fuochi sono visibili, ma la sua efficienza non è molta, poiché solo il 55% circa dell’energia si trasforma in calore e serve per la cottura, mentre il resto si disperde nell’ambiente.
Il piano cottura a
induzione permette cotture rapide riducendo i tempi di preparazione e la dispersione di calore che si concentra all’interno delle pentole, per cui c’è un’efficienza decisamente elevata, fino al 95%. Inoltre la superficie non si riscalda e le pentole (servono però modelli appositi, con il fondo ferroso) non si ribaltano perché la superficie è piana.
Il piano di cottura
elettrico funziona grazie a resistenze elettriche di forma circolare che riscaldano le aree di cottura a contatto con le pentole. Non ci sono fiamme potenzialmente pericolose ma è scarsa la sua efficienza, nemmeno del 50%, per un consumo di elettricità decisamente alto.
NIKOLATESLA FLAME by Elica è un piano cottura a gas dotato di cappa integrata.