Quali sono i trucchi per pulire i mobili della cucina

- 27 maggio 2015

Pulire la cucina

Prima di elencare i consigli maggiormente utili e, in un certo senso, i basilari su come pulire i mobili della cucina, è bene ricordare che è consigliabile sempre togliere lo sporco appena si finisce di cucinare ( questo vale soprattutto per mobili delicati e con parti metalliche vicino al piano di lavoro o di cottura ) oppure almeno una volta a settimana appena si avesse del tempo libero, magari la domenica mattina. Così facendo si evitano incrostazioni di grasso, o sporco in genere, dannose per lo stato dei mobili ed inoltre una pulizia periodica e costante mantiene sempre pulita una delle stanze più importanti della casa, che è appunto la cucina. Esistono in commercio diverse tipologie di cucine fabbricate con materiali diversi tra loro. Da ciò si può desumere che la pulizia dei piani di lavoro differisce a seconda del materiale con il quale la cucina è stata fabbricata.

Le ante

Per pulire i mobili della cucina si consiglia sempre di partire dall'esterno del mobile, ovvero dalle ante. Tenendo a mente quello scritto in precedenza sulla diversità di materiali e quindi sulla diversità delle tipologie di pulizia, si può considerare che, per eliminare macchie di calcare dalle ante in laminato, conviene usare acqua calda e aceto. Qualora si avessero ante laccate, si ricordi che queste sono più delicate di quelle in laminato. Di conseguenza è bene usare un panno in microfibra asciutto, o leggermente umido, con poco detersivo. Da evitare assolutamente le spugne ed i prodotti abrasivi quali acetone o ammoniaca. Per le ante in legno bisogna passare uno straccio umido e soffice, mentre per quelle in acciaio conviene usare panni morbidi con aceto bianco caldo o alcol denaturato. Qualora vi fossero macchie opache, sono da usare detergenti specifici per l’acciaio inox, seguendo però sempre le istruzioni riportate sulle confezioni.

Il piano di lavoro

Altri utili consigli su come pulire i mobili della cucina e in particolare il piano di lavoro; anche qui vige la regola dei differenti materiali e dei metodi di pulizia diversi. Sul laminato, se si vuole effettuare una pulizia veloce è sufficiente passare uno straccio morbido. Nel caso in cui si volesse invece pulire più a fondo, conviene usare un detergente neutro. Per i piani di lavoro in acciaio inox, una spugna sintetica e detersivo neutro sono sufficienti. Bisogna però ricordarsi di seguire la satinatura, di sciacquare e asciugare spesso, per evitare la formazione di aloni. Il granito ed il marmo, anche se trattati con prodotti impermeabilizzanti, possono tendere a trattenere le macchie. A causa di ciò bisogna assolutamente eliminare subito qualsiasi residuo di cibo o bevanda che cade su di esso. Il granito però deve essere pulito con un detersivo delicato, mentre il marmo richiede maggiore attenzione e deve essere lavato con dell'acqua e del sapone.

Il lavello

Il lavello in acciaio inox deve essere pulito subito dopo il suo utilizzo con un detersivo delicato. Successivamente deve essere sciacquato ed asciugato con cura. Contro le possibili macchie di calcare o di grasso, è consigliato spargere dell'aceto bianco caldo o alcol denaturato all'interno del lavello. Qualora delle gocce d’acqua avessero provocato macchie di corrosione o di ossidazione, bisogna utilizzare prodotti specifici per eliminare queste imperfezioni. Si raccomanda di evitare qualunque tipologia di spugnette metalliche, anche per il tipo antigraffio. Sul mercato di oggi, ai lavelli in acciaio inox o ceramica, vengono affiancati quelli realizzati con materiali sintetici compositi, che uniscono le caratteristiche dei vari componenti. Ad esempio il Fragranite, un composto di polveri di granito naturale e resine acriliche, deve essere pulito con acqua tiepida e con detergenti neutri, sempre con un panno morbido. Il Fradura, composto da un insieme di resine pregiate, minerali, fibre di vetro e da una pellicola superficiale di resine di poliestere e microsfere di vetro, non assorbe i liquidi ed i grassi: per pulirlo bisogna solo ricordarsi di non utilizzare dei detergenti abrasivi. Infine il Silacris è un'altra tipologia di materiale che unisce la resistenza del granito alle resine sintetiche. Per la pulizia di quest'ultimo bastano i semplici detersivi per lavelli.

Il piano cottura e la cappa

Per finire altri utili consigli su come pulire i mobili della cucina ed in particolare il piano cottura e la cappa. Il piano cottura è una delle sezioni più utilizzate in qualunque cucina, pertanto è bene togliere subito qualsiasi macchia, per evitare che alcuni materiali restino rovinati irreparabilmente. Inoltre è bene asciugare accuratamente, onde evitare la penetrazione di sostanze liquide nei dispositivi di accensione. Sulle incrostazioni bisogna versare innanzitutto acqua calda e successivamente è necessario strofinare leggermente con una spugnetta. Per le manopole, realizzate di solito con materiali termoindurenti, basta uno straccio inumidito con acqua calda. E' bene controllare periodicamente i bruciatori e gli spargifiamma. La cappa elimina i cattivi odori e fumi di cottura, evitando che le pareti ed i mobili possano ungersi. La parte esterna può essere passata con un panno morbido, acqua ed aceto. Si deve poi sciacquare ed asciugare velocemente, cosicché si evitino la formazione di aloni. La sezione interna della cappa è composta da filtri antrigrasso: quelli in alluminio devono essere lavati ogni due mesi, mentre nel caso di filtri sintetici, bisogna sostituirli ogni due mesi. I filtri a carboni attivi, invece, hanno una durata leggermente più protratta nel tempo, e necessitano di una sostituzione ogni quattro mesi.

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