Ogni sei mesi, preferibilmente prima dell’estate e prima dell’inverno, bisogna pulire le persiane. In realtà dovremmo usare il condizionale, perché molti lasciano trascorrere più tempo e il motivo è presto detto: si tratta di un lavoro noioso. Molto. Seguendo alcuni consigli, tuttavia, è possibile velocizzarlo e di conseguenza renderlo meno indigesto. Come pulire le persiane di legno: cominciamo da qui. Sono le persiane classiche, per numerosi aspetti anche le più belle. E, senza dubbio, quelle che si sporcano e si sciupano più facilmente: gli agenti atmosferici, si sa, tolgono loro lucentezza e tendono a consumare il colore originario. Ma vediamo come procedere. Innanzi tutto occorre spolverarle bene, servendosi di un semplice panno oppure – meglio ancora – di uno spolverino e badando di passare su ogni stecca e in ogni fessura. Quindi si procede con il lavaggio, utilizzando acqua tiepida e detersivo neutro oppure detersivo per i piatti. Va bene una spugnetta, purché non sia abrasiva o ruvida: si rischierebbe di graffiare la superficie delle persiane stesse. Quando è tutto perfettamente asciutto, si applica con un pennello - al fine di proteggere la verniciatura - l’olio paglierino oppure uno dei prodotti per il legno facilmente reperibili in commercio (anche nei supermercati). La stesura deve riguardare anche gli angoli ed essere omogenea, altrimenti restano segni antiestetici.
Più diffuse, negli appartamenti di oggi e soprattutto quelli in città, sono le persiane in Pvc e/o alluminio. In entrambi i casi la manutenzione richiede meno fatica rispetto alle persiane in legno, perché si tratta di materiali che meglio resistono alle intemperie. Per quanto riguarda la frequenza di intervento, vale quanto detto prima: ogni sei mesi sarebbe il termine da rispettare per far sì che i serramenti mantengano le proprie qualità prestazionali di tenuta iniziale e di bellezza superficiale. E si tenga anche presente che in prossimità delle coste, nelle zone industriali e nelle aree fortemente inquinate sarebbe opportuno accorciare i tempi. Ma come pulire le persiane in alluminio? Basta passarle accuratamente con una spugna o con un panno morbido bagnati con un detergente. Quest’ultimo non deve essere aggressivo, non a base di ammoniaca e neppure di cloro (come per esempio la candeggina). Banditi anche i prodotti alcalini o acidi. Per pulire le persiane, qualcuno utilizza il mocio. Si tratta senza dubbio di un metodo più veloce, ma spesso i risultati lasciano a desiderare.
Nel chiedersi come pulire le persiane, inevitabilmente emerge una questione ancora più spinosa: gli angoli. Già. Eliminare dagli angoli ogni traccia di sporco, polvere e smog non è affatto facile. Ma nemmeno impossibile. Si comincia con una scopa, le cui setole si infilano facilmente anche nelle zone più remote delle persiane stesse. Un’operazione superficiale, certo, che però permette di togliere il primo strato di polvere. Dopo di che entra in scena lo strumento indispensabile: un pennellino. E lo si usa insieme… all’olio di gomito, spostando verso l’interno del davanzale tutto lo sporco. Una buona alternativa è rappresentata da un vecchio spazzolino da denti. A questo punto si procede con una spugnetta bagnata con acqua e aceto bianco, ottimo sgrassatore naturale. Se non avete l’aceto, e se ci sono macchie e incrostazioni, va benissimo anche il bicarbonato di sodio. In entrambi i casi, lasciate agire per un paio di minuti e poi passate sia gli angoli che il resto della superficie con un panno pulito e appena bagnato con acqua tiepida. Se notate che ancora ci sono tracce di sporco, ripetete l’operazione.
Come pulire le persiane? Di grande aiuto possono essere gli apparecchi che sfruttano la forza del vapore e che garantiscono un alto livello non solo di detergenza ma anche di igienizzazione. L’acqua raggiunge una temperatura fra i 120 e i 150 gradi e si trasforma in vapore, che grazie al calore scioglie i grassi e rimuove agevolmente lo sporco. L’ideale, per le persiane, sono le pistole: poco ingombranti e in grado di raggiungere gli angoli con una certa facilità. Anche le scope a vapore, tuttavia, possono rivelarsi efficaci. In tutti i casi, una raccomandazione: non si proceda mai direttamente con questi elettrodomestici. Occorre prima eliminare, sia pur sommariamente, la polvere. Servendosi di un panno per le aree più estese e un pennello per le zone più nascoste. E dopo l’intervento tramite il getto di vapore servirà un altro panno pulito per risciacquare con della semplice acqua. Per concludere, si asciugano le persiane. Meglio non lasciare che ad asciugarle siano il sole oppure l’aria, poiché potrebbero restare aloni e segni di vario tipo. Poco gradevoli a vedersi. Una volta che la fatica è stata fatta, tanto vale portare a termine l’impresa e godersi il risultato, no? E si tenga presente che, più tempo passa, più sarà impegnativo pulire bene le persiane perché lo strato di sporco risulterà più alto e resistente.