Utilizzato quale materiale da costruzione già agli albori della civiltà, il legno imprigiona in sé una grande varietà di caratteristiche che lo rendono un materiale estremamente versatile nell'edilizia e nell'arredamento. Il suo calore, la sua struttura, il senso particolare che regala al tatto, fanno sì che il legno venga sempre di più apprezzato quale materiale di pregio nell'architettura d'interni. Quando parliamo di pavimenti in legno non possiamo non pensare alla bellezza e all'eleganza delle superfici, alle naturali venature, alle sfumate e variegate fiammature, che rendono ogni ambiente unico ed inimitabile. Ma come scegliere il parquet giusto per la nostra casa? Prima di tutto andiamo a definire il tipo di pavimento in questione. Per parquet, secondo la normativa europea, si identifica quella pavimentazione derivante dall'assemblaggio di elementi in vero legno, in cui lo spessore superficiale dell'essenza deve essere di almeno 2,5 mm. Di certo, durante la selezione del nostro nuovo pavimento, la scelta cadrà indiscutibilmente su quel modello che più ci colpisce da un punto di vista estetico, che più si rifà alla nostra idea di casa, di comfort e bellezza; il tutto sempre bilanciato dall'aspetto economico, trovando il giusto compromesso tra qualità e prezzo. Orientarsi tra formati, essenze, metodi di posa e lavorazioni, non è sempre facile, quindi è buona norma affidarsi a rivenditori affidabili, che sappiano consigliarci nel migliore dei modi. Ma partiamo dalle due grandi tipologie di pavimenti in legno: quelli in massello e quelli in multistrato. La differenza è chiara già dai nomi. Il primo è un pavimento formato da un unico strato di legno nobile, di spessore variabile, che può essere levigato in fase di cantiere e quindi fornito grezzo; oppure prefinito, ovvero lavorato in fabbrica e quindi pronto alla posa in opera; o infine precalibrato, da carteggiare e trattare sul posto, formato da elementi ad incastro. Si tratta quindi del classico pavimento ligneo, dalle lunghe tempistiche di lavorazione e posa. A contrastare la vendita di questa tipologia ci ha pensato negli ultimi anni il pavimento in multistrato, più economico, più rapido da posare, ma ugualmente di valore. Si tratta di tavole di legno nate dall'assemblaggio di più strati: il primo, quello di calpestio, è l'essenza nobile, che viene fissata su supporti meno pregiati, ma sempre in legno. In foto possiamo vedere un pavimento in legno massiccio intarsiato, in essenza di quercia antica tinta, della collezione Progeniè di I Vassalletti. Disponibile anche con raffinati intarsi in metallo, Progeniè si presenta con una particolarissima lavorazione che disegna sulla superficie orizzontale un ricco tappeto di foglie.
Ma scendiamo nel dettaglio. In base alla dimensione degli ambienti da rivestire ci orienteremo su un formato, piuttosto che su un altro. Nel senso che, se la nostra casa è in formato small e le stanze non hanno dimensioni apprezzabili, per avere una superficie di calpestio in cui si riconoscano le venature, il senso di posa e le particolarità del legno, opteremo per formati di piccole dimensioni, come i listoncini o i listelli, che si aggirano su lunghezze dai 12 ai 60 cm, per larghezze dai 3 agli 8 e per spessori da cm 1 sino a cm 1,4. Al contrario, per locali open space e ambienti di ampio respiro ci orienteremo verso pance e listoni, che hanno lunghezze che superano i due metri e larghezze variabili trai 10 e 16 cm, per spessori dai 15 ai 22 mm. Al di là del formato, a comporre il prezzo accorre anche la classe d'aspetto, che varia da una più di pregio, priva dei difetti naturali tipici del legno, a doghe in cui nodi, variazioni cromatiche e alterazioni del materiale sono più evidenti e meno selezionate, sino ad arrivare a pavimenti dall'estetica più rustica, il cui aspetto però non compromette la resistenza della superficie. Nella maggior parte dei casi, la posa in opera del parquet avverrà per incollaggio, con l'uso di colle speciali, metodo che può essere utilizzato in caso di ristrutturazione anche in sovrapposizione di un pavimento già esistente. Da valutare comunque attentamente è lo stato del sottofondo, che dovrà essere uniforme, liscio e pulito. Alternativamente a questa tipologia di posa, può essere effettuato il metodo flottante, una posa a secco, che elimina la colla per assemblare le doghe ad incastro, ma che necessita di interporre un tappetino di materiale isolante acustico, tra lo strato di fondo ed il nuovo pavimento, che attenuerà i rumori da calpestio. Un'altra metodologia più classica prevede infine la chiodatura delle doghe, utilizzata soprattutto per i pavimenti in legno massello. Ispirazioni retrò ed il ritorno a formati come si usava una volta, ha dato vita alla linea I Gessi di Garbelotto, in foto. Un pavimento prefinito in legno con elementi di larghezza 7 cm e lunghezza sino a 180 cm, caratterizzati da 6 colorazioni di tendenza, con sfumature che virano dai toni grigi sino ai colori più chiari del bianco e del botticino, nuances da combinare tra loro per realizzare un progetto d'arredo accattivante e senza dubbio particolare.
Chiaro, scuro, rosso o bruno, questi sono i principali colori che incanalano al loro interno le diverse essenze di legno. Tra i legni chiari come non pensare al rovere, essenza tra le più utilizzate in commercio, molto pregiata e versatile anche grazie alla sua resistenza; ha tonalità mielate, che possono anche essere verniciate e tinte per ottenere finiture di ultima tendenza. Ad aggiungersi al rovere, all'interno di questa fascia cromatica troviamo anche il faggio, anch'esso europeo, dalle sfumature più rosate, poco adatto però a locali con riscaldamento a pavimento, poiché non sopporta bene gli sbalzi di temperatura. In essenza di faggio possiamo vedere in foto il parquet Assi Dal Cansiglio di Itlas, in finitura antico. Realizzati in multistrato, gli assi di faggio sono disponibili nel formato Small, Medium e Large, con lunghezze che arrivano sino a tre metri e larghezze che si avvicinano ai 20 cm. La collezione Assi del Cansiglio è formata per la sua totalità da legno italiano; il faggio utilizzato, proveniente dalle zone del Friuli e del Veneto, da foreste gestite in modo sostenibile, è trattato in fabbrica con oli naturali e vernici all'acqua. I legni chiari, date le loro tonalità neutre e pacate, si prestano a qualsiasi tipo di ambiente e anche a locali di dimensioni ridotte. Di aspetto diametralmente opposto, ci sono poi i legni scuri, tipicamente esotici, primo tra tutti il wengé, uno dei più conosciuti, famoso per le sue tonalità particolarmente intense e per le sue doti di resistenza e durezza, che lo rendono adatto anche a pavimentazioni per esterno. Tra i bruni si annoverano sempre essenze esotiche, come l'iroko ed il teak, mentre tra i legni rossi troviamo il classico ciliegio, il doussiè e il merbau. Da ricordare che, essendo un materiale vivo e mutabile, anche se trattato in fase di posa o lavorazione, il legno può modificare la sua colorazione quando si trova a diretta esposizione di luce solare, o a causa di accidentale contatto con sostanze aggressive, come particolari detergenti domestici.
Da sempre protagonista di ambientazioni classiche e tradizionali, il parquet si è conquistato un posto di rilievo anche nelle case in stile moderno, anche grazie alle nuove lavorazioni che lo rendo affascinante e accostabile sia a mobili di design e ad arredi dallo stile minimale, come pure a quelli caratterizzati dal nuovo mood neo industriale. Confortevole e accogliente, tattile e sofisticato, il legno viene manipolato, inciso e trattato per dar vita ad inaspettati disegni e geometrie, che si discostano dal convenzionale formato a doghe per dar origine a forme destrutturate e insolite, che stupiscono per il loro essere scenografiche. Ci si allontana della tradizione e ci si mette in navigazione verso nuove frontiere che portano a creative libertà compositive; il legno così si reinventa per assecondare l'evoluzione del design e dei nuovi canoni estetici. Come avviene con la collezione Natural Genius di Listone Giordano, che vediamo in foto nel modello Slide, in rovere tortora. Questo particolare pavimento in multistrato di quercia, di spessore totale 13 mm con finitura oliata, nasce da un concetto di per sé molto semplice: si parte da un modulo rettangolare tagliato diagonalmente in due trapezi, che associati tra loro in modo diverso, danno origine ad un'infinità di combinazioni, che nel complesso regalano un perfetto bilanciamento tra casualità ed equilibrio.