Redazione - 23 giugno 201723 giugno 2017
Come scegliere la carta da parati per innovare la nostra casa e i differenti ambienti: consigli e idee alla portata di tutti.
Redazione - 23 giugno 201723 giugno 2017
La carta da parati da secoli è utilizzata negli interni domestici per dare nuova vita agli spazi, per creare atmosfere più accoglienti e personalizzate, per rimodernare e per cambiare l'aspetto dei vari ambienti. Per lungo tempo è stata impiegata esclusivamente nelle lussuose dimore di signori e nobili; oggi la carta da parati ha cambiato faccia e diventa innovazione, stile e design per ogni ambiente, imprescindibilmente dalla necessità. Un quadro? Una tela? Una carta da parati! La scelta è davvero vastissima e possiamo scegliere proprio di tutto: dai paesaggi alle texture di vario genere, fino alle soluzioni artistiche con riproduzioni di opere d’arte, la carta da parati cambierà davvero faccia ai vostri ambienti. Un buon consiglio acquisto carta da parati è scegliere con gusto e seguendo lo stile presente nello spazio in cui andrà inserita.
Un’innovativa idea che nasce dalla creatività dei disegnatori e ideatori delle carte da parati è la possibilità di acquistare una carta da parati panoramica. In che cosa consiste la carta da parati panoramica? Questa tipologia di rivestimento murario propone soluzioni di applicazione carta su muri verticali per donare foto davvero molto originali, come spaccati di vita quotidiana, luoghi, panorami lontani, tramite fotografie di alto livello, riproduzioni o pitture. Sono inoltre davvero tante le sezioni e gli stili di riproduzione, ad esempio quella dedicata ai vegetali, con libero sfogo agli amanti delle piante, dei boschi, delle foreste incontaminate. Scorci e viste di architettura, strade celebri, riproduzioni di panorami di ogni genere, anche di scorci di cielo. Un consiglio acquisto carta da parati è di scegliere in base al gusto, allo stile, alle esigenze estetiche personali.
La carta da parati oggi si acquista in rotoli: le misure standard fissate dall’Igi generalmente sono 0,53 m (larghezza) e 10,05 m (lunghezza). Ci possono tuttavia essere variazioni legate alla tipologia, al supporto e alla materia prima utilizzata. A proposito di quest’ultima, si può scegliere fra la carta (la più diffusa è realizzata in cellulosa naturale), che dura a lungo e può essere colorata praticamente in qualsiasi modo; il vinile, cioè uno strato di carta ricoperto con uno strato in pvc che garantisce impermeabilità (questa opzione è particolarmente indicata per gli ambienti più umidi della casa ovvero il bagno e la cucina); il Tnt, cioè il Tessuto non tessuto, che viene realizzato con tessuti diversi fra cui il lino, il cotone, la seta o la iuta (questa opzione è di facile manutenzione e consigliata per le superfici lisce di calcestruzzo o per i pannelli di gesso cartonato); la friselina, un materiale in grado di celare piccole imperfezioni e creare uno strato di isolamento termico, di assorbimento acustico e di permeabilità al vapore. Qualcuno potrebbe obiettare che utilizzare la vernice anziché la carta da parati risulta molto più economico; è vero, ma è anche vero che una carta da parati di qualità dura molto di più e consente un più alto livello di originalità e personalizzazione. Come verificare la qualità della carta da parati? Semplice: ogni collezione riporta i dati tecnici e le caratteristiche, oltre alle eventuali certificazioni ottenute. Un’altra garanzia deriva dalla decisione di rivolgersi alle più quotate aziende del settore. In foto, carta da parati firmata Wall&Decò.
La carta da parati è un’ottima soluzione per rinnovare l’aspetto di tutta la casa o di singole stanze. Si può procedere nel modo tradizionale, cioè tappezzando tutte le pareti, oppure tappezzarne una sola per dare un’idea di maggiore movimento e originalità e per mettere in risalto singoli elementi architettonici, per esempio una nicchia, un arco, una colonna. Le carte da parati sono inoltre utilizzate come tecnica di decorazione parziale; vengono cioè applicate dietro la testate del letto o dietro il divano, oppure per suddividere idealmente una determinata area dell’ambiente. Per separare, tanto per dirne una, la zona giochi dalla zona studio e riposo nella cameretta dei bambini e dei ragazzi. Un risultato esteticamente gradevole si ottiene inoltre incorniciando mensole, creando bordi di carta da parati sopra il battiscopa o lungo il perimetro a ridosso del soffitto. E ancora, chi l’ha detto che la carta da parati è adatta soltanto alle pareti? Provate a usarla per rivestire un mobile, una porta o un altro elemento di arredo: mettendo a punto i giusti abbinamenti, potrete dar forma a interessanti giochi di richiami stilistici e definire un’atmosfera per molti versi suggestiva. In foto una proposta firmata Mr Perswall: quest’azienda, come altre fra le più note del settore, offre la possibilità al cliente di partire da una determinata carta e poi disegnarne una o più varianti. La personalizzazione diventa divertimento.
La scelta di carte da parati oggi presente sul mercato è davvero vastissima. Diventa quasi difficile orientarsi fra i mille disegni, i vari materiali, le diverse texture, la pressoché infinta gamma cromatica. Ma tenendo a mente una serie di dritte tutto si semplifica. Il primo consiglio è quello di tenere sempre presente lo stile che caratterizza i mobili e i complementi presenti in un determinato ambiente, quello da tappezzare; se virano verso il classico, è decisamente sconsigliata, per esempio, una carta da parati caratterizzata da motivi geometrici e/o stilizzati. Se, al contrario, gli elementi di arredo sono moderni, rischiate di non ottenere un effetto vincente acquistando una carta da parati floreale. Per quanto riguarda i colori, per il soggiorno, lo studio e la cucina non ci sono particolari “paletti”, vanno bene anche tonalità accese come il giallo e i suoi derivati (che tra l’altro favoriscono la concentrazione e la socievolezza); il grigio è suggerito a chi ama le atmosfere minimaliste e particolarmente raffinate. Semaforo verde anche per i disegni in rilievo e le figure in risalto. Per la camera da letto vale il medesimo discorso che in genere si fa per le vernici: si consigliano nuance rilassanti come l’azzurro, neutre come il tortora e il panna, così come perfetti sono i disegni di paesaggi naturali che placano l’animo. Bandito il rosso e il viola troppo carico, perché al contrario trasmettono un senso di vivacità ed energia che potrebbe tramutarsi in agitazione. Anche per il bagno sarebbero da preferire colori neutri che favoriscano il relax e il riequilibrio, oppure gli intramontabili e sempre efficaci pastelli. In foto una proposta by Glamora.