- 03 agosto 2015

Costo ristrutturazione casa al metro quadro

Quando ci si accinge a vagliare l'ipotesi di ristrutturare la propria casa, il primo pensiero che chiunque si pone è il costo. E' possibile farsi un'idea della spesa cui si va incontro analizzando il costo per ristrutturazione casa riferito ad un parametro che meglio di qualsiasi altro è proporzionale all'importo: la superficie oggetto di intervento. Proprio per questo è utile capire il costo di ristrutturazione al metro quadro relativo al tipo d'intervento che si intende eseguire. Per farsi un'idea sull'investimento economico necessario e valutare quindi la fattibilità della propria iniziativa è possibile rivolgersi a specifici tool online che restituiscono un costo in base ai parametri inseriti. Questo valore è molto indicativo e per un preventivo più attinente si consiglia al lettore di rivolgersi alle varie aziende del proprio territorio che riusciranno a fornire un valore sicuramente più corrispondente al vero. E' molto importante fornire gli stessi dati a tutte le aziende che saranno contattate per avere preventivi confrontabili, che andranno analizzati voce per voce al fine di determinarne oggettivamente le differenze.

Cosa incide maggiormente sul costo della ristrutturazione

Come già affermato, il costo per ristrutturazione casa può essere molto variabile. In primo luogo incidono i materiali impiegati: una ristrutturazione portata a termine con materiali di pregio sarà sicuramente più impegnativa di una analoga ma realizzata con prodotti economici. Proprio per questo non sempre la ristrutturazione meno costosa è la migliore: può essere saggio scegliere un preventivo che a fronte di costi maggiori garantisca l'impiego di materiali idonei, i quali sapranno garantire la convenienza mediante inferiori costi di manutenzione. Come in molti altri ambiti, si tratta di trovare il giusto compromesso tra qualità e prezzo. Il costo è anche diretta conseguenza del costo della manodopera: in base al luogo in cui andrà realizzato il lavoro possiamo avere un prezzario anche sensibilmente diverso. Il committente deve valutare attentamente il servizio offerto comparando i preventivi richiesti, prestando attenzione a voci non in linea con il mercato e chiedendo delucidazioni. Per riuscire a farsi un'idea dei costi concorrenziali attuali è opportuno mettersi in contatto con almeno due aziende in città, due della propria provincia, due fuori provincia e due fuori regione.

Che tipo di ristrutturazione mi serve?

La ristrutturazione di cui necessita il nostro immobile può essere di vari tipi: possiamo aver bisogno di suddividere diversamente gli spazi interni, di rifare una struttura non idonea, di modificare gli impianti esistenti, realizzare nuove strutture o tanto altro. Una prima distinzione va fatta tra "grandi opere", che necessitano di un'autorizzazione da parte degli enti appositi e "piccole opere" che invece possono essere eseguite senza particolari permessi, eccezion fatta per la denunci di inizio attività ( DIA ). Se l'intervento è configurabile come manutenzione ordinaria, ad esempio un'imbiancatura, la sostituzione di porte e infissi, la sostituzione dei sanitari o della caldaia non è necessaria nemmeno la DIA, ma si può direttamente procedere. In caso di manutenzione straordinaria è sempre opportuno nominare un architetto che si occupi delle varie autorizzazioni e si prenda carico della coordinazione e direzione dei lavori. In caso di "grandi opere", ossia modifiche all'esterno dell'edificio o interventi che ne varino la superficie, va richiesta la concessione edilizia, con un notevole lievitare del costo per ristrutturazione casa e dei tempi.

Incentivi per le ristrutturazioni

Attualmente lo Stato Italiano prevede degli incentivi fino al 50% sulle ristrutturazioni, un'opportunità che il committente non deve lasciarsi scappare. Gli incentivi sono erogati come detrazione sulla dichiarazione dei redditi. Sono detraibili gli interventi sul costo per ristrutturazione casa, quelli volti a migliorare l'efficienza energetica e quelli per eliminare barriere architettoniche. Prestare attenzione al fatto che questi incentivi non sono cumulabili: in caso si provveda a ristrutturare casa migliorandone l'efficienza energetica dovremmo scegliere il tipo di detrazione più conveniente e rinunciare all'altro. Gli incentivi per la ristrutturazione valgono per spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2015 nella misura del 50%. Per qualsiasi altro periodo considerato la quota detraibile si attesta al 36%. Altra agevolazione riguarda l'applicazione dell'aliquota IVA agevolata al 10%, che si applica solo sulla manodopera in caso di acquisto di "beni significativi", consultabili sul sito dell'Agenzia delle Entrate. E' possibile poi usufruire di detrazioni del 65% sui lavori per la riqualificazione energetica.

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