Redazione - 27 maggio 201518 gennaio 2019
Le cucine componibili ci consentono di personalizzare l'ambiente cucina con la soluzione che meglio risponde alle nostre necessità e allo spazio che abbiamo a disposizione.
Redazione - 27 maggio 201518 gennaio 2019
Lo sapevate che la prima cucina componibile è nata nel 1966 frutto del genio del grande Marco Zanuso, il modello E5 prodotto da Elam? Da quel momento la cucina ha fatto un salto in avanti: prima adibita ad ambiente solo per mera preparazione dei cibi, la cucina assume nuovi significati, spazio vivibile in cui lavorare, trascorrere tempo, confrontarsi nelle ricette e nella preparazione dei piatti. Un grande passo per un ambiente e per le donne che lo vivevano. La cucina componibile da quel momento diventa un cult dello spazio cucina: queste stanze sono pensate e arredate come tutti gli altri ambienti, con gusto personale, stile e funzione, elemento sempre considerato primario. La scelta di una cucina componibile per l’arredo del nostro spazio giorno di lavoro è una soluzione che ci permetterà di soddisfare al meglio ogni nostra richiesta e necessità. In questo modo andare a trovare soluzioni che si adattino alla perfezione ai nostri spazi, ai nostri ingombri e nel caso ci siano particolari richieste, come ad esempio finestre o gradini su cui plasmare le forme del nostro mobile cucina. Inoltre, anche gli interni sono modulari, per lo più, poiché seguono moduli di 30 cm, 60, 90, 120 e così via. La possibilità di scelta di ante, cassettoni o estraibili rende questa tipologia di cucina davvero speciale: in questo modo infatti risolveremo comodamente ogni nostro desiderio di comodità e valore aggiunto, con soluzione che renderanno il tutto più pratico, funzionale e comodo.