Perché gli italiani preferiscono la cucina living

- 28 dicembre 2021

Errori da evitare nel progettare la cucina living

Avete deciso di progettare da soli la vostra cucina living? Allora prendete nota degli errori più diffusi, in modo da evitarli:

  • Scegliere una cucina con isola centrale e con i fuochi collocati sul blocco in questione e non considerare subito lo spazio che verrà occupato dalla cappa sovrastante. Chi ci pensa per tempo, ad esempio, può valutare l’idea di optare per una cappa integrata nel piano stesso.
  • Sottovalutare il ruolo dell’illuminazione artificiale, lasciando alcune zone piuttosto buie e scegliendo (sono esempi) lampadine diverse per l’area soggiorno e l’area cucina.
  • Non mettere in conto il necessario di numero di vani contenitivi e non considerare che la scelta della cucina a vista si traduce nel dovere di mantenere sempre tutto in perfetto ordine.


Aggiungiamo che è necessario scegliere con cura i complementi e gli accessori, evitando di saturare l’ambiente e accostare un numero troppo alto di colori differenti.

La cucina living adatta ai nuovi stili di vita

Le tendenze attuali dell’abitare hanno spostato sempre più il fulcro della casa verso la cucina, che ha abbandonato quello spazio separato unicamente adibito alla preparazione dei pasti per unirsi e fondersi alla zona giorno. Cucina e living diventano, così, un luogo unico, caratterizzato da una continuità visiva e di materiali, in cui la distinzione tra le diverse attività è suggerita dall’arredamento.

Spazi più ampi favoriscono la socializzazione, aumentano le possibilità di movimento e la luminosità di un ambiente, che dovrà essere conviviale e accogliente, una sorta di biglietto da visita della casa, ma anche flessibile e adattabile, che l’occasione sia invitare degli ospiti, cucinare o lavorare in smart-working. Per questo è necessario, allo stesso modo, che vi sia un’interazione tra le componenti di arredo e i numerosi device elettronici presenti nelle nostre case, per una casa sempre più connessa e smart.

Quali tipologie di cucina si preferiscono negli ambienti open

Scopri con noi quali tipologie di cucina meglio si adattano agli ambienti openspace:

  • Cucina lineare: è l’ideale per ambienti più piccoli, presenta una configurazione a parete con blocchi, pensili e colonne. La possibilità di avere ante scorrevoli, a pacchetto o a scomparsa permette di ottenere configurazioni diverse, particolarmente utile nel caso di monolocali;
     
  • cucina angolare: occupa più di una parete andando a chiudere in maniera più o meno forte un ambiente, occupando le pareti nel modo più funzionale possibile;
     
  • cucina a penisola: mantiene un contatto con la struttura portante della cucina, ma ne amplia le possibilità di appoggio e la versatilità di utilizzo;
     
  • cucina a isola: diventa protagonista della zona living. Ha il grande vantaggio di permettere di cucinare guardando verso il soggiorno, non isolandosi dal resto della casa o dai propri ospiti.

Se la cucina è a vista ed è piccola ecco le migliori soluzioni

Non sempre si ha lo spazio per una cucina a isola, ma non per questo bisogna rinunciare a un ambiente funzionale e accogliente, adatto al lavoro e alla vita di tutti i giorni.

  • Scegliere una cucina angolare: addossando mobili, elettrodomestici e piani alle pareti si ottimizza lo spazio per il passaggio, sfruttando ogni centimetro;
  • scelta del colore: evitare contrasti di colore tra mobili e pareti permette di percepirli tutt’uno con le pareti, creando una sensazione di armonia e rendendo l’ambiente più ampio e luminoso;
  • pavimento: la scelta di una superficie con una trama a scacchi, che può discostarsi da quella della zona living, aumenta la profondità visiva della cucina;
  • luce naturale: garantire una buona illuminazione solare oltre ad eliminare gli angoli bui e aumentare lo spazio percepito, migliora efficienza e operatività d’uso.

Come scegliere le finiture della cucina coordinate con living

Spesso i produttori ricercano un’armonia di stile e proporzione tra cucina e living, con tonalità coordinate e richiami cromatici. Questo non significa trattare i due ambienti come se fossero la stessa cosa, ma studiare i giusti contrasti di forme e materiali per farli risaltare entrambi. Tra i trend del prossimo anno si ha un ritorno al colore saturo, che rimanda a un’atmosfera vagamente anni 60 e 70. Il Fenix è un materiale innovativo e versatile con un effetto opaco e setoso, ma allo stesso tempo resistente ai graffi e di facile pulizia, per interni sobri ed eleganti. In alternativa, di forte tendenza sono anche look metallici con laccati speciali o rivestimenti in alluminio o acciaio oppure finiture più tattili, tra cui spicca sicuramente il legno. Se si preferiscono superfici più scenografiche si può optare per la pietra, in particolare il marmo con le sue venature oppure materiali che ne riproducano fedelmente l’aspetto.

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