- 16 aprile 2016

Degustazione vino

Il ritrovato piacere collettivo per la tavola e l’ambiente domestico, sentiti come luoghi di benessere e armonia, il diffondersi di una nuova cultura del bello e la voglia di un lusso ponderato hanno rilanciato da qualche tempo la cultura del vino, bevanda da assaporare da soli o durante le cene con gli amici. Il rito della degustazione vino risponde ad alcune regole generali: il bicchiere va sempre riempito per circa un terzo della sua capienza, per favorire un sufficiente arieggiamento e un buon sviluppo dei profumi. Tre sono le fasi della degustazione: quella visiva, in cui si osservano la limpidezza e il colore del vino; quella olfattiva, in cui si avvicina il bicchiere al naso sorreggendolo dal piedistallo e si colgono i profumi che caratterizzano il vino; quella gustativa, che inizia sorseggiando il vino e trattenendolo in bocca qualche secondo per percepirne le sensazioni gustative. Dopo la deglutizione se ne coglieranno gli aromi e le sfumature di gusto per via retronasale.

Bicchiere degustazione vino

Il bicchiere Vaste Terre, distribuito in Italia da Schönhuber, prodotto francese protetto da brevetto internazionale, è realizzato partendo da un classico bicchiere INAO, alla cui base è stato inserito un Tastevin (insieme di asperità che permettono al vino di circolare più velocemente nel calice). Grazie a tale peculiarità, il fenomeno dell’ossigenazione viene molto accentuato (un livello di mescolanza superiore al 60 per cento), consentendo un’esaltazione degli aromi ben superiore rispetto ai bicchieri a fondo liscio. Frutto di un progetto a cui hanno collaborato i migliori enologi e sommelier europei, ogni Vaste Terre è un pezzo unico, realizzato da maestri vetrai in cristallo soffiato a bocca e modellato a mano. Regalo ideale per gli intenditori della degustazione vino, viene distribuito imballato individualmente in carta di seta ed accompagnato da consigli per la degustazione e da indicazioni per la corretta temperatura del vino.

Bicchiere da degustazione

Per apprezzare appieno la personalità delle differenti varietà di uva e il carattere dei vini, la prima regola è quella di disporre di un calice adeguato. La sua forma è responsabile dell’armonia dei sapori e della concentrazione degli odori. La più appropriata è quella che si allarga nella parte bassa, per restringersi invece verso l’imboccatura. Il bicchiere ideale deve inoltre poter permettere l’impugnatura senza toccare il calice, per evitare modifiche alla temperatura di servizio. I materiali migliori sono il vetro sottile e il cristallo privi di colorazione, per consentire di esaminare il contenuto. Ai vini rossi sono adatti calici ampi, per i bianchi, invece, bicchieri di media grandezza e per i distillati, calici piccoli, che ne esaltino le caratteristiche fruttate.

Temperatura vini

La temperatura di servizio Uno dei fattori fondamentali per poter davvero apprezzare un vino è la temperatura a cui viene servito. Una temperatura troppo alta, ad esempio, sottolinea nei bianchi la vinosità, mentre una troppo bassa fa risultare i rossi troppo ruvidi al palato. Esistono alcune semplici regole, attenendosi alle quali difficilmente si commetteranno errori. I vini bianchi vanno serviti freschi (10-12 gradi), come anche gli spumanti (8-10 gradi per i brut extrasecchi). I rosati si servono più caldi (tra i 12 e i 16 gradi), mentre per i vini rossi, che si bevono a temperatura ambiente (16-20 gradi), occorre tener presente l’età, poichè invecchiando lo stesso vino va servito ad una temperatura intorno ai 20 gradi.Per degustare alla temperatura giusta i vini pregiati.

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