Cosa sapere sui diversi tipi di controsoffitto

- 27 giugno 2019

Come fare un controsoffitto in cartongesso

Un controsoffitto in cartongesso, cioè un paio di fogli di cartone divisi da uno strato di gesso grezzo in varie dimensioni e spessori, è:

  • facile da montare (o smontare) anche per non esperti;
  • versatile, leggero, economico;
  • nasconde fili, tubi, impianti;
  • copre soffitti in muratura o legno dando uno stile contemporaneo;
  • permette di creare forme insolite e creative in casa;
  • con l‘aggiunta di particolari sostanze acquisisce proprietà ignifughe, isolanti termico/acustiche, idrorepellenti e antiumidità.

Come si realizza un controsoffitto in cartongesso?

  • Si monta una apposita struttura a forma di griglia, cioè una intelaiatura di aste di alluminio in genere appesa al soffitto (ma si può anche optare per versioni autoportanti).
  • Si fissano i pannelli con tiranti verticali e orizzontali, chiodi con testa conica e viti autoperforanti.
  • Una volta posizionati e installati i pannelli, le linee di giunzione vanno stuccate e rinforzate con un particolare nastro a rete che evita il rischio di crepe nello stucco.
  • Lo stucco va carteggiato con carta vetrata a grana media/fina per regolarizzare la superficie e prepararla alla tinteggiatura finale.

Le caratteristiche del controsoffitto a cassettoni

Il controsoffitto a cassettoni è un’idea per valorizzare l’estetica delle stanze, in diversi stili di arredo.
Anche se sono disponibili pannelli in polistirene espanso, è il legno, nelle sue varie essenze a seconda del gusto e del budget, il materiale più usato per il controsoffitto a cassettoni, che va tagliato su misura dai falegnami in base alle dimensioni giuste. Di solito è posato dai tecnici esperti ma è possibile, se si hanno le capacità, metterlo con il fai-da-te.

  • Si crea una griglia da fissare alla parete cui vanno installate le cosiddette false travi per coprire la superficie, tenendo conto degli spazi e delle altezze da lasciare liberi per i cassettoni.
  • Si segue lo schema ideato a monte e si fissano gli elementi con chiodi e colla da falegname.
  • Stabilita la sequenza, si rivestono le travi principali e i cassettoni con listelli di legno e colla apposita.
  • Una volta asciutto il tutto, si passa alla finitura dell’insieme che può consistere anche nell’aggiunta di decori o intarsi o pure disegni ad hoc, per arricchire e personalizzare l’insieme.

Che cos’è il controsoffitto teso

È formato da polimeri particolari, a memoria di forma, e si tratta di un telo, anche chiamato membrana, che viene riscaldato e poi tirato per posizionarsi, in modo del tutto uniforme, sul soffitto: è il controsoffitto teso, alternativa alle versioni in cartongesso perché ancora più semplice da posare, non servono lavori di muratura e ha un ingombro minimale, dagli spessori attorno ai 3 cm.
Con il cartongesso condivide alcune caratteristiche:

  • livella la superficie eliminando le imperfezioni; fa sparire sotto di sé cavi e gli impianti;
  • può originare sagome particolari nel soffitto, anche sporgenze, nicchie, curve.

Come funziona?

  • Grazie al generatori di aria calda l’ambiente si riscalda e le molecole del telo si dilatano e permettono la lavorazione.
  • Il telo viene agganciato a un struttura metallica per prendere la forma desiderata che mantiene dopo la fase di riscaldamento.
  • Può essere smontato e rimontato più volte e consente l’arricchimento con decori e lampadine.

Il controsoffitto teso è impermeabile, igienico e non tossico. La sua manutenzione è limitatissima, si pulisce semplicemente spolverandolo, basta non bucarlo.
Disponibile in tanti colori, con immagini varie stampate sopra, può avere tante finiture, metallizzate, satinate, a specchio.

L’illuminazione migliore per il controsoffitto

Quando si decide di costruire un controsoffitto in casa, va prestata un’attenzione mirata alle luci.
L’illuminazione giusta per il controsoffitto

  • decora l’ambiente,
  • lo movimenta,
  • gli dà stile,
  • lo arreda,
  • definisce i suoi spazi.

Nel caso dei controsoffitti in cartongesso e del tipo teso, luminosità adeguate sono fornite dai faretti led, incassati o meno e/o dotati anche di binari bene evidenti per un effetto industrial: posizionati in modo strategico, arricchiscono gli interior con luminosità morbide e da scegliere persino con luci colorate e/o intermittenti. Utili anche le strisce led che fanno risaltare con classe gli arredi moderni. Un’idea è unire faretti e strisce per una speciale intersezione di luci, in grado di sottolineare elementi architettonici e dettagli, dando altresì un equilibrio totale alla stanza ed evitando che gli occhi si affatichino.
La magia dei faretti led è sdoganata anche per i controsoffitti a cassettoni di legno, poiché esaltano il calore e le venature di questo materiale. Un suggerimento è pure quello di usare le strisce sulle travi più lunghe a ridosso dei cassettoni, ottenendo atmosfere dall’estetica molto impattante.

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