#19
da Gina62
Allora, ragazze. Il problema della lana (parlo principalmente di pura) non è il contatto con l'acqua, e neanche la temperatura.
Ve lo dico per esperienza, in quanto mia mamma ha lavorato a contatto con la lana (principalmente cachemire di ottima qualità) per quarant'anni.
La lana non teme l'acqua calda, ma teme lo "sbattimento" o sfregamento. I programmi per la lana delle lavatrici, hanno il cosiddetto "dondolio a culla", cioè non sbatacchiano i capi, ma li cullano.
Provate infatti a lavare una maglia in acqua gelata, ma a sfregare come se voleste mandar via una macchia (cosa che normalmente si fa sul cotone, ad esempio): vi si infeltrirà immediatamente.
Oppure, se come me sudate tanto, vi ritroverete le maglie infeltrite sotto le ascelle, per lo stesso motivo.
Questo perchè a contatto con l'acqua le fibre della lana si aprono, e si richiudono solo con l'asciugatura.
Quindi una maglia infeltrita ha subito un processo che è irreversibile, e non tornerà mai più come prima.
Ecco perchè per la lana, almeno fino a qualche anno fa, quando le lavatrici non erano così evolute, era consigliato il lavaggio a mano, che consiste nel mettere a mollo il capo, sbatacchiarlo un po' e risciacquarlo. Poi, almeno una volta, era consigliato di prendere un salviettone, appoggiarci la maglia, arrotolare e stringere, in modo da togliere l'acqua in eccesso.
Oggi, invece centrifugate tranquillamente: l'acqua in eccesso DEVE essere tolta! Centrifuga al massimo a 600 giri.
Per quanto riguarda il detersivo: sia a mano che in lavatrice: poco, poco, poco!!!! Io personalmente l'ammorbidente non lo metto mai.
Se potete stendete in orizzontale, almeno fin quando il capo non risulterà umido. questo per evitare che vi si sformi tutto!
Ho scritto un papiro, ma spero di essere stata utile a qualcuno.
Se avete bisogno, chiedete!