L'unico neo che vedo nel tuo lavoro è praticamente lo stipendio, certo grande neo, per il resto non lamentarti: meglio soli che lavorare in aziende private schiavi dei principali e magari a contatto di colleghi che devi sopportare; la carriere è un'altra balla inventata dal marketing.annalisa86ce ha scritto:Io ho 24 anni e da 5 lavoro in uno show room di porte ed infissi, in pratica è come se lo gestissi io:
preventivi, ordini, fatture, contatti coi fornitori, coi clienti, pulizia, esposizione, apertura, chiusura...il titolare non viene mai, solo una volta al mese (per fortuna, su questo son abbastanza fortunata) e sono sempre eternamente sola: nè una chiacchiera con qualcuno, nè un diversivo, possibilità di crescita pari a zero (che c'è da crescere qui non so)...
prendo ora 700 euro e ho dovuto penare 4 anni per avere un aumento di 100 euro!
Il lavoro tutto sommato mi piace, o meglio il settore proprio, forse perchè nella mia vita non ho mai sognato nulla di particolare quindi bastava che lavoravo/guadagnavo per esser indipendente, e mi ritengo fortunata se appena diplomata, non conoscendo assolutamente nulla, ho trovato questo posticino, ma se paragono quel che faccio, che molte volte non è nelle mie competenze, con lo stipendio che prendo divento nera come una bestia...
Non so se la mia sia stata una scelta giusta o meno, mi ritengo nonostante tutto fortunata ad averlo un lavoro, ma sono sempre con gli occhi aperti in previsione di qualcosa di meglio...anche per me non è semplice, anche avendo 24 anni ora son sposata e le aziende difficilmente assumono una nella mia posizione!
#63
certo, mi lamento solo dello stipendio e quindi di conseguenza anche delle millemila cosa che svolgo...da sola diciamo che sto bene, anche se talvolta avere qualcuno con cui scambiare due chiacchiere diventa necessario, soprattutto quando l'adsl fa i capricci..mr.undefined ha scritto: L'unico neo che vedo nel tuo lavoro è praticamente lo stipendio, certo grande neo, per il resto non lamentarti: meglio soli che lavorare in aziende private schiavi dei principali e magari a contatto di colleghi che devi sopportare; la carriere è un'altra balla inventata dal marketing.

#64
Ecco sulla banda non transigereiannalisa86ce ha scritto:certo, mi lamento solo dello stipendio e quindi di conseguenza anche delle millemila cosa che svolgo...da sola diciamo che sto bene, anche se talvolta avere qualcuno con cui scambiare due chiacchiere diventa necessario, soprattutto quando l'adsl fa i capricci..mr.undefined ha scritto: L'unico neo che vedo nel tuo lavoro è praticamente lo stipendio, certo grande neo, per il resto non lamentarti: meglio soli che lavorare in aziende private schiavi dei principali e magari a contatto di colleghi che devi sopportare; la carriere è un'altra balla inventata dal marketing.

#65
spesso purtroppo è così, ma non sempre.bubu ha scritto:Che schifo....! Giù la mentalità non cambierà mai....
Dopo essere stata al nord per 5 anni e specializzata in un settore non troppo diffuso, sono tornata al sud e ho sempre lavorato con contratto a tempo indeterminato e tutto regolarissimo. Ho avuto fortuna? Beh forse un po' sì, ma sia nell'azienda dove ho lavorato per 4 anni che anche in quella attuale?
Ho quasi eliminato il mio tempo libero per anni cercando di imparare il più possibile ed investire i miei anni post laurea; ho rischiato, mi sono buttata anche sentendomi dire che ero un po' "matta", ma se si vuole veramente qualcosa, forse non subito, ma pian piano ci si può riuscire.
Io sento tante persone, anche a me molto vicine, che si lamentano perchè al sud non trovano lavoro o se c'è qualcosa è sempre richiesto con anni di esperienza...ma poi se gli accenni a sacrificare qualche anno andando al nord o all'estero per provare poi a tornare al sud (sempre che poi si voglia ritornare)...mi sento dire: "nooooo...ma sei matta...qui ho il gruppo di amici, ho la mamma che mi fa tutto..." E allora?
Io parlo da ragazza del sud...e di sacrifici ne ho fatti rinunciando a tante comodità e sbattutta da un posto all'altro d'Italia viaggiando di continuo. E se non avessi fatto così non avrei avuto quello che ho adesso...e non parlo solo del lavoro. Cambiare, uscire da casa, dalle comodità, catapultarsi in una realtà nuova e dover per forza fare tutto da soli, fa bene e fa crescere.
Non è giusto? Si dovrebbe avere anche al sud la stessa possibilità dei ragazzi del nord sin dall'inizio? Beh questo forse è vero, ma purtroppo la realtà è questa e non è poi così "malvagio" cambiare un po' aria.
Chiaramente parlo solo facendo tesoro della mia esperienza...poi ci sono 1000 implicazioni e difficoltà che impediscono questo a molte persone, ma da quello che noto parlando con alcuni coetanei o anche persone più giovani...spesso non si vuole andare più lontani di 100 metri da casa non per reali difficoltà...
#67
Non volevo dire che non c'è gente che non si muove da casa o non fa sacrifici...assolutamente...
Stefania io parlo della mia esperienza...e purtroppo di persone a me vicinissime...che mi hanno detto quello che ho scritto ce ne sono e neanche tanto poche...
Certo ognuno ha il proprio carattere e ad andar via di casa c'è gente che ci morirebbe, ma...non so...a volte bisognerebbe anche buttarsi...
Stefania io parlo della mia esperienza...e purtroppo di persone a me vicinissime...che mi hanno detto quello che ho scritto ce ne sono e neanche tanto poche...
Certo ognuno ha il proprio carattere e ad andar via di casa c'è gente che ci morirebbe, ma...non so...a volte bisognerebbe anche buttarsi...
#68
se c'è un link dove si vede qualcosa... passa!!chiaretta ha scritto:non c'entra nulla, era solo per abbinare il titolo del topic a questo pezzo letto sul corriere di oggi:
Barbara Berlusconi (che ha acquistato casa in zona Magenta, a Milano: 540 metri quadrati per nove milioni e 300 mila euro) ha aperto le porte della sua dependance di Macherio alla rivista Ad.

EDIT: faccio prima a comprare AD in edicola

Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.
#69
Facendo un discorso più ampio, la cosa migliore sarebbe se i giovani volenterosi del sud facessero qualcosa per il "Sud", certo parlo di un movimento culturare, non di singole persone; se tutti continuano ad andare via, non cambierà mai nulla.dada33 ha scritto:spesso purtroppo è così, ma non sempre.bubu ha scritto:Che schifo....! Giù la mentalità non cambierà mai....
Dopo essere stata al nord per 5 anni e specializzata in un settore non troppo diffuso, sono tornata al sud e ho sempre lavorato con contratto a tempo indeterminato e tutto regolarissimo. Ho avuto fortuna? Beh forse un po' sì, ma sia nell'azienda dove ho lavorato per 4 anni che anche in quella attuale?
Ho quasi eliminato il mio tempo libero per anni cercando di imparare il più possibile ed investire i miei anni post laurea; ho rischiato, mi sono buttata anche sentendomi dire che ero un po' "matta", ma se si vuole veramente qualcosa, forse non subito, ma pian piano ci si può riuscire.
Io sento tante persone, anche a me molto vicine, che si lamentano perchè al sud non trovano lavoro o se c'è qualcosa è sempre richiesto con anni di esperienza...ma poi se gli accenni a sacrificare qualche anno andando al nord o all'estero per provare poi a tornare al sud (sempre che poi si voglia ritornare)...mi sento dire: "nooooo...ma sei matta...qui ho il gruppo di amici, ho la mamma che mi fa tutto..." E allora?
Io parlo da ragazza del sud...e di sacrifici ne ho fatti rinunciando a tante comodità e sbattutta da un posto all'altro d'Italia viaggiando di continuo. E se non avessi fatto così non avrei avuto quello che ho adesso...e non parlo solo del lavoro. Cambiare, uscire da casa, dalle comodità, catapultarsi in una realtà nuova e dover per forza fare tutto da soli, fa bene e fa crescere.
Non è giusto? Si dovrebbe avere anche al sud la stessa possibilità dei ragazzi del nord sin dall'inizio? Beh questo forse è vero, ma purtroppo la realtà è questa e non è poi così "malvagio" cambiare un po' aria.
Chiaramente parlo solo facendo tesoro della mia esperienza...poi ci sono 1000 implicazioni e difficoltà che impediscono questo a molte persone, ma da quello che noto parlando con alcuni coetanei o anche persone più giovani...spesso non si vuole andare più lontani di 100 metri da casa non per reali difficoltà...
#72
Che mancano leggi e controlli è vero, che è molto difficile anche, però manca anche una certa volontà culturale di ribaltare tutto, che non può venire dagli operai, ma dai giovani...eh si che oggi di giovani colti e intelligenti ce ne sarebbero al sudbubu ha scritto:E' sbagliato andar via dal sud, così come è sbagliato essere sfruttati con uno stipendio da terzo mondo....come al solito mancano leggi e controlli
#73
giusto. Finchè non ti trovo con l'esigenza di dover affrontare la vita quotidiana (lavorare, mantenere una famiglia, farti una vita...). E' una scelta, credimi, molto difficile da faremr.undefined ha scritto:Che mancano leggi e controlli è vero, che è molto difficile anche, però manca anche una certa volontà culturale di ribaltare tutto, che non può venire dagli operai, ma dai giovanibubu ha scritto:E' sbagliato andar via dal sud, così come è sbagliato essere sfruttati con uno stipendio da terzo mondo....come al solito mancano leggi e controlli
#74
Che lo sfruttamento sia un'esclusiva del sud e' una grossa bufala purtroppomr.undefined ha scritto:Che mancano leggi e controlli è vero, che è molto difficile anche, però manca anche una certa volontà culturale di ribaltare tutto, che non può venire dagli operai, ma dai giovani...eh si che oggi di giovani colti e intelligenti ce ne sarebbero al sudbubu ha scritto:E' sbagliato andar via dal sud, così come è sbagliato essere sfruttati con uno stipendio da terzo mondo....come al solito mancano leggi e controlli

Per me il dilemma posto da Bubu ha una valenza piu' generale,
per dinamiche del mercato del lavoro ormai, ahime', immodificabili
certi tipi di lavoro tendono a dequalificarsi...(ogni crisi economica
che si passa porta a un peggioramento di retribuzioni/ condizioni di lavoro)
quindi la propria riqualificazione professionale, per quel che si puo', diventa necessaria


http://www.youtube.com/watch?v=FVMDS3qeLb8
#75
Mi auguro che questa crisi economica porti ad un ribaltamento di certi valori, che è necessaria, ma non sono per niente ottimistaLalli04 ha scritto:Che lo sfruttamento sia un'esclusiva del sud e' una grossa bufala purtroppomr.undefined ha scritto:Che mancano leggi e controlli è vero, che è molto difficile anche, però manca anche una certa volontà culturale di ribaltare tutto, che non può venire dagli operai, ma dai giovani...eh si che oggi di giovani colti e intelligenti ce ne sarebbero al sudbubu ha scritto:E' sbagliato andar via dal sud, così come è sbagliato essere sfruttati con uno stipendio da terzo mondo....come al solito mancano leggi e controlli
ma non credo sia questo l'argomento del topic.
Per me il dilemma posto da Bubu ha una valenza piu' generale,
per dinamiche del mercato del lavoro ormai, ahime', immodificabili
certi tipi di lavoro tendono a dequalificarsi...(ogni crisi economica
che si passa porta a un peggioramento di retribuzioni/ condizioni di lavoro)
quindi la propria riqualificazione professionale, per quel che si puo', diventa necessariaah ovviamente vorrei essere piu' ottimista eh