Parete divisoria negozio: Dia?

#1
Il famoso "negozio dei sogni" :lol: ha una pianta a C.

Mi potrebbe tornare utile chiudere una delle due ... chiamiamole "punte" della C per ritagliare alcuni mq per farci un locale magazzino, con una porta chiusa ad un battente.

A parte che devo vedere come farlo, ovvero se arrivare fino alla vetrina o no (la vetrina non la modifico ma è brutta una parete in cartongesso la cui struttura si trova in mezzo ad una vetrina!), è un lavoro soggetto a DIA? Certo viene alterato il numero dei vani, da uno unico (più servizio) come è adesso a due.

E inoltre, stavo pensando ad una controsoffittatura in cartongesso, o parziale solo in corrispondenza del bancone di vendita, o per l'intera superficie del negozio (escluso comunque il vano ripostiglio che verrebbe fuori dalla parete di cui sopra), allo scopo di incassarci i faretti per l'illuminazione e eventualmente l'impianto audio. Anche per questo lavoro serve una Dia?

La tentazione sarebbe in effetti di non fare nulla e "stare alla sorte".... in fondo dove ho lavorato negli ultimi 3 anni era un fondo suddiviso in diversi uffici in cartongesso, non è mai stata fatta DIA o altro e non è mai venuto nessuno a guardare. Ugualmente un amico ha un negozio in cui sono stati fatti molti lavori in cartongesso di controsoffitti e divisioni locali, tutti in cartongesso, per i quali non ha fatto nulla, sebbene, per vincoli estetici della zona abbia dovuto fare la vetrina in modo particolare (anche se in entrambi i casi si tratta di un comune diverso dal mio).

Solo che già devo comunque presentare una DIA in comune quando potrò finalmente aprire, per comunicare l'apertura al pubblico dell'attività.... non vorrei che i vigili urbani venissero a controllare in negozio (ma non è un bar o ristorante o 'attività che ha vincoli ASL) dopo la presentazione della DIA per l'apertura del negozio e mi facciano il proverbiale "mazzo" per la parete divisoria.

Certo, teoricamente potrei divdere anche con i soli mobili, ma ho bisogno di "chiudere" quel locale dall'accesso del pubblico.

Non so che fare... anche perchè il comune è piccolo e con il domandare agli uffici del comune "ma per una parete divisoria serve una dia" mi aiuterebbe a capire la disponibilità del comune in merito, ma non vorrei venire implicitamente "schedato" per controlli in merito.

Certo, ho una speranza... nella planimetria datami a suo tempo dal proprietario (che è il costruttore) una parete divisoria compare proprio là dove vorrei farla io, ma è una piantina a scopo solo commerciale.... se quella parete risultasse già esistente in comune sarei a posto.
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#2
Va premesso che per i lavori interni che intendi realizzare (realizzazione di una parete in cartongesso e abbassamento del soffitto), non è più necessaria la DIA, ma occorre una comunicazione di inizio lavori da presentare in comune, corredata da un progetto e da una relazione asseverata da un tecnico. Infatti con la Legge 73 del 2010, per le opere interne, che non interessano parti strutturali degli edifici, è stata abolita la DIA a favore del nuovo procedimento, un pò più alleggerito ma non molto distante dalla precedente DIA. Infatti cosa cambia? Cambia che non devi più attendere i 30 giorni dalla presentazione della DIA e non hai spese di segreteria e balle varie. Cosa non cambia? Non cambia il fatto che ti occorrono comunque un progetto e una relazione a firma di un tecnico abilitato. Dunque, presentata questa comunicazione di inizio lavori, tu puoi istantanemanete iniziarli.
Architettura e Interior Design

#3
Ciao, se pensi che la parete già ci fosse, vai in catasto e chiedi una visura planimetrica del locale, così sai qual'è lo stato di fatto che risulta e soprattutto puoi confrontarlo con lo stato reale.

Come già ha detto architeto, nn c'è più obbligo di DIA ma solo comunicazione di inizio lavori: in realtà, a parte il nn aspettare i 30 gg nn è cambiato nulla, visto che alcuni comuni chiedono pure la tassa come x la dia...

Ora, spesso nei negozi si segue la filosofia x cui, facendo pareti e controsoffitti in cartongesso & similia, potrebbero (dico "potrebbero") essere considerate come strutture removibili, quindi nn necessitano di dia...

a te la scelta! intanto puoi consultare in maniera informale un tecnico, visto pure il regolamento edilizio etc del tuo comune, che saprà consigliarti!

un saluto
manu
CAFElab.it studio di architettura a Roma

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#4
Premetto che non ho ancora il possesso del locale.... perchè, senza andare per le lunghe in questo thread aspetto il cambio di destinazione da ufficio a commerciale che, dovendo passare tramite una variante al PRG, dovrei poter riuscire ad avere per settembre, spero.... se nel frattempo nessun'altro me lo prende (poi, finita questa traversata epocale, quando tiro su le saracinesce ci farò un thread apposito in off-topic!).

Quindi, non posso, ad oggi, controllare come sta in catasto, perchè non voglio rompere le scatole al geometra a cui farei fare eventualmente le pratiche, anche se è - credo - un'amico, fino a quando non so se posso effettivamente prendere il fondo, perchè tanto la presenza di quella parete non è un elemento determinante per la scelta.

Certo però che, confrontando la planimetria a scopo "commerciale" (ovvero per vendere) che ho in mano con quella che è la situazione reale del negozio, se c'è effettivamente in comune e in catasto quella parete, ci sono anche le vetrine rappresentate diversamente da come poi sono attualmente (nel disegno sono divise in tre con due colonne divisorie, nello stato attuale sono divise in due)....

Comunque, ricapitolando, due sono le opere:

a) Parete divisoria (da vedere bene ancora però come farla perchè non sono convintissimo dei preventivi che mi hanno fatto per l'arredamento), con porta a battente o scorrevole, per creare un ripostiglio. O la creo disponendo in un determinato modo i mobili, o devo ricorrere al cartongesso. Questa è per me un'opera pressochè indispensabile, perchè non c'è il ripostiglio e mi farebbe molto comodo.... per tenere scatoloni ed altro che non è bello siano in bella vista in un negozio.

b) Il controsoffitto (pochi cm di altezza) per l'illuminazione non so se lo faccio. Certo, sopra il banco di vendita sarebbe bello per movimentare. Più che altro però serve una valutazione di costi su cosa possa essere meno costoso tra un controsoffitto a pari (non a volte) con faretti incassati, o un'illuminazione di tipo tradizionale a plafoniere, visto che si parla di circa 75mq di negozio.

Capisco in fondo la necessità di ricorrere a DIA, anzi a comunicazione di inizio lavori per la parete divisoria, visto che altero la disposizione dei locali.... anche se in fondo speravo di no, di poter risparmiare qualche centinaio di euro di parcella di geometra e che fosse sufficiente il cartongessista.

Ma per il controsoffitto speravo di poterne fare a meno... in fondo non si tratta di un soppalco abitabile.

Comunque è tutto rimandato fino a quando non ho le chiavi del locale e posso verificare lo stato in catasto e comune....
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