#16
jurijvi ha scritto:where ignorance is bliss, 'tis folly to be wise :-)
Sarebbe saggio evitare di dispensare risposte inutili.

#17
Lagoon ha scritto:Non credo proprio che il motivo sia quello, quanto piuttosto che la gente crede di poter prendere una lavastoviglie Whirlpool di fascia bassa da 200€ spendendo la metà di quello che (rapportato a cambio della moneta, stipendi, inflazione, costo della vita, ecc) aveva speso sua mamma decenni fa per una Sangiorgio (quelle di una volta) e allo stesso tempo che funzioni altrettanto bene e duri altrettanti anni.
...non fare come si suol dire "tutta un'erba tutto un fascio!" In questo mondo non ci sono solo poveracci!
Lagoon ha scritto:Non stiamo parlando di prodotti modaioli, lanciati da martellanti campagne di marketing che hanno creato esigenze laddove non ne esistevano già di spontanee.
Stiamo parlando di prodotti acquistati da gente che va al centro commerciale e:
* guarda cosa c'è sul volantino
* vuole fare l'"affare"
* vuole tipicamente un prodotto "buono, ma niente di super"
* non ne capisce una mazza di questioni tecniche e sopratutto di materiali (perché spesso non si ha più granché contatto con certi mestieri e quindi le nuove generazioni hanno un po' perso il senso di cosa dia davvero la qualità"
* guarda più che altro le "caratteristiche" che il volantino/cartellino diligentemente gli propina come surrogati della qualità: numero di giri di centrifuga, classe energetica da quando i tizi del marketing han creato il mito del risparmio energetico, numero di lavaggi (notare che quali siano e come funzionino raramente interessa a qualcuno), ecc...
Ecco perché ci sono prodotti fatti male. Chi se ne frega di dove son fatti, sono semplicemente fatti male. Magari funzionano anche bene, spesso lo fanno. Esteticamente gradevoli. Ma poi inesorabilmente si rompono e ripararli è spesso un'operazione a perdere.
Si, questa può essere una delle cause che può giustificare solo chi sceglie di spendere poco.
Lagoon ha scritto:Sono tutti motivi per cui ora si vendono un gran parte elettrodomestici che durano poco, riassumibili in "perché o la gente vuole quello, oppure non lo capisce e se ne frega". Poi c'è chi invece ricerca qualità ed è disposto a pagarla il giusto.
...non è ammissibile una cosa del genere se l'utente decide di orientarsi su un livello di categoria superiore, ti porto un esempio; un mio parente ha fatto un frigorifero Rex, ha speso dei bei soldoni e gli è morto dopo 6 anni, 20 anni fa succedeva questo? Un mio amico ha fatto 5 anni fa una lavatrice whirlpool ha preso il top di gamma ed è morta dopo 5 anni, 20 anni fa succedeva questo? Avrei altri esempi provati anche sulla mia pelle ma è meglio se mi fermo qui.
Lagoon ha scritto:Tutto questo con la Cina non c'entra una mazza, la Cina ha solo dato un forte contributo affinché questo meccanismo potesse proliferare, ma non ne è certo la ragione.
Sono pienamente d'accordo.

#18
Quindi il titolo del tuo post era concettualmente sbagliato. Avresti dovuto intitolare Rex: no grazie. Whirlpool: no grazie.

Il primo che ha fatto di un erba un fascio sei tu.

Il problema e' la delocalizzazione della produzione senza controllo adeguato sulla qualità, cosa di cui sono responsabili solo e soltanto le case madri (non la Cina o il made in China)...

Quindi se una casa madre non si preoccupa della qualita', che sia prodotto in Cina oppure in Germania non cambia nulla.

#20
A maggior ragione il post iniziale, nel suo modo, era forviante. Parlando di made in China e di seguito argomentando con una marca che non produce in Cina (i.e. Rex, ovunque produca).

#21
jurijvi ha scritto:Quindi il titolo del tuo post era concettualmente sbagliato. Avresti dovuto intitolare Rex: no grazie. Whirlpool: no grazie.
Rex e Whirlpool li ho presi semplicemente a titolo di esempio, in realtà non centrano nulla con il made in china, leggi meglio il post precedente.
jurijvi ha scritto:Il primo che ha fatto di un erba un fascio sei tu.
Ah si, non solo pecchi di maleducazione ma anche di presunzione.
jurijvi ha scritto:Il problema e' la delocalizzazione della produzione senza controllo adeguato sulla qualità, cosa di cui sono responsabili solo e soltanto le case madri (non la Cina o il made in China)...
jurijvi ha scritto:Quindi se una casa madre non si preoccupa della qualita', che sia prodotto in Cina oppure in Germania non cambia nulla.
Ma cosa fai, ripeti cose già dette in precedenza? Hai fatto semplicemente uscite in ritardo e di conseguenza inutili.

#22
E' tua pratica portare esempi che non hanno nulla a che fare con l' oggetto della questione? Hai certamente le idee chiare :-)
Che dire, un vero esempio, Jake.

Ho citato cose gia' dette in precedenza???
Caspita, il tuo post iniziale era di per se confuso, ma adesso sono certo sia una tua situazione costante, la confusione.

so long

#23
Lagoon ha scritto:vuole tipicamente un prodotto "buono, ma niente di super"
* non ne capisce una mazza di questioni tecniche e sopratutto di materiali (perché spesso non si ha più granché contatto con certi mestieri e quindi le nuove generazioni hanno un po' perso il senso di cosa dia davvero la qualità"
Ecco perché ci sono prodotti fatti male. Chi se ne frega di dove son fatti, sono semplicemente fatti male. Magari funzionano anche bene, spesso lo fanno. Esteticamente gradevoli. Ma poi inesorabilmente si rompono e ripararli è spesso un'operazione a perdere.
E poi infilaci che le famiglie di un tempo esistono sempre meno... che c'è più mobilità sul lavoro e quindi la gente cambia casa spesso e non vuole portarsi dietro troppa roba, ecc, ecc...
Sono tutti motivi per cui ora si vendono un gran parte elettrodomestici che durano poco, riassumibili in "perché o la gente vuole quello, oppure non lo capisce e se ne frega". Poi c'è chi invece ricerca qualità ed è disposto a pagarla il giusto.
Tutto questo con la Cina non c'entra una mazza, la Cina ha solo dato un forte contributo affinché questo meccanismo potesse proliferare, ma non ne è certo la ragione.
Son d'accordo.
Inoltre consideriamo l'esigenza (spesso indotta) di cambiare più spesso gli oggetti rispetto alle generazioni precedenti: una volta l'arredo, la casa, l'auto ecc. si acquistava, dopo lunghe analisi e molti risparmi, con la prospettiva che durasse nel tempo, possibilmente per la vita.
La produzione si adeguava alla domanda.
Credo sia la mentalità dell'usa e getta che induce tutte le marche, anche quelle note, a produrre oggetti più economici ma di minor durata.

#24
jurijvi ha scritto:E' tua pratica portare esempi che non hanno nulla a che fare con l' oggetto della questione? Hai certamente le idee chiare :-)
Ascolta, nessuno ti ha incollato in quella sedia a leggere i post che non hanno nulla a che fare con l' oggetto della questione! Sei l'ultimo e l'unico a lamentarsi, non l'hanno fatto i tuoi predecessori, quindi se hai confusione per la testa cambia post, onde evitare di andare OT. Peraltro quell'esempio non era neanche rivolto a te personalmente, quindi ti chiedo di cambiare tono in questa discussione iniziata da te ironicamente.

#25
myfriend ha scritto:consideriamo l'esigenza (spesso indotta) di cambiare più spesso gli oggetti rispetto alle generazioni precedenti: una volta l'arredo, la casa, l'auto ecc. si acquistava, dopo lunghe analisi e molti risparmi, con la prospettiva che durasse nel tempo, possibilmente per la vita.
La produzione si adeguava alla domanda.
Credo sia la mentalità dell'usa e getta che induce tutte le marche, anche quelle note, a produrre oggetti più economici ma di minor durata.
...infatti anch'io ho la vaga impressione che c'è stato un cambiamento di rotta nel tempo e per questo non trovo neanche giustificabile puntare una scelta d'acquisto su di un top di gamma spendendo dei soldi sapendo che la durata è tutta un punto interrogativo.

#26
@ jurijvi
Non vedo che confusione hai per la testa. Sii un pò elastico, non puoi fare queste uscite!

#27
Jake ha scritto:
giulio p ha scritto:nonostante tu non te ne renda conto, stai usando e hai usato prodotti fatti in Cina da anni, perché anche se un prodotto non è marchiato "Made in China", è probabile - anzi molto probabile - che abbia componenti, elettronici e non, fatti in Cina.
... e queste sono le conseguenze di far produrre marchi noti in Cina! Il consumatore rischia di trovarsi una marca nota con assemblato qualche pezzo cinese.
Rischio? In che cosa consiste questo "rischio"?
Jake ha scritto: E' la spiegazione del perchè gli elettrodomestici di una volta duravano parecchi ma parecchi anni, ed invece adesso, durano la metà degli anni!
No, non c'entra assolutamente niente, per i motivi detti sopra.
jurijvi ha scritto:so long
and thanks for all the fish.

#28
Comunque un po' è "colpa" della tecnologia che progredisce molto più velocemente rispetto a 30-40 anni fa.

Perché Rex-Whirlpool-ecc.ecc. dovrebbero fabbricare prodotti costosi, destinati a durare 20 anni, sapendo che dopo 2-3 anni sarebbero già superati?
Sapendo che il consumatore medio vuole sempre l'ultimo modello?

I consumatori sono capaci di "accontentarsi" di un prodotto buono, durevole, ma senza le "diavolerie" supertecnologiche che 10 anni fa non c'erano? Sono capaci di ignorare la pubblicità martellante? Non credo, comunque in pochi :?
Naturalmente qui non considero il caso di chi "deve" accontentarsi perché non può fare diversamente, dico solo che sono pochi quelli che, pur potendo farlo, non acquistano la "novità" perché preferiscono la durata.

#29
Jake ha scritto:non trovo neanche giustificabile puntare una scelta d'acquisto su di un top di gamma spendendo dei soldi sapendo che la durata è tutta un punto interrogativo.
Dipende, in moltissime categorie c'è top di gamma e top di gamma...
Tipicamente ci sono due tipi di marchi, un po' in tutti i settori (ma possono esserci eccezioni, chiaramente): da una parte il marchio che man mano che sale di prezzo aggiunge tante bella funzionalità e un pochino di qualità, dall'altra il marchio che punta molto, all'aumentare del prezzo, su qualità dei materiali, durata nel tempo, assistenza, ecc... Anzi, spesso questi marchi (vedi Miele nel settore lavatrici) partono già con prezzi altini sul loro prodotto più "scarso" perché comunque sotto un certo livello di materiali non vogliono neanche scendere e tipicamente questo livello è già inarrivabile per molte (non tutte) delle marche che invece sono dell'altra tipologia. Chiaramente io semplifico la situazione, in realtà ci sono varie gradazioni di grigio tra il bianco e il nero che ho descritto.
Ma se si fanno acquisti oculati spesso si può trovare la qualità e non sono soldi buttati come investimento a lungo termine.

#30
myfriend ha scritto:Comunque un po' è "colpa" della tecnologia che progredisce molto più velocemente rispetto a 30-40 anni fa.

Perché Rex-Whirlpool-ecc.ecc. dovrebbero fabbricare prodotti costosi, destinati a durare 20 anni, sapendo che dopo 2-3 anni sarebbero già superati?
Sapendo che il consumatore medio vuole sempre l'ultimo modello?

I consumatori sono capaci di "accontentarsi" di un prodotto buono, durevole, ma senza le "diavolerie" supertecnologiche che 10 anni fa non c'erano? Sono capaci di ignorare la pubblicità martellante? Non credo, comunque in pochi :?
Naturalmente qui non considero il caso di chi "deve" accontentarsi perché non può fare diversamente, dico solo che sono pochi quelli che, pur potendo farlo, non acquistano la "novità" perché preferiscono la durata.
Bah... innovazione tecnologica nel settore elettrodomestici per la casa... si, un po' ce n'è, ma non certo rivoluzioni ogni 2 anni. Il settore che sta facendo passi da gigante è quello dei robot per le pulizie e della robotica casalinga in generale. Ma a parte quello, forni, frighi, lavatrici, lavastoviglie, ecc... ha decisamente senso acquistarne uno perché duri molti anni e direi che non c'è tanto corsa al ricambio perché il vecchio viene percepito obsoleto. Gli altri motivi che ho precedentemente elencato credo siano molto più radicati.

Concordo invece quando dici che nel momento dell'acquisto ci sia una corsa alla novità tecnologica. Scommetto che tra una Miele con tastini analogici ed una qualsiasi marca inferiore con display touch saranno molti a scegliere la seconda perché "eh, sticazzi, è touch".