onemarco ha scritto: Io non sono d'accordo su quello che dici.
Quello varenna e' un listino prezzi dove il mobiliere non deve calcolare il suo margine, ma un listino prezzi compreso gia del margine calcolato da Varenna, questo serve per uniformare le vendite, quindi serve solo come mezzo per stilare preventivi e avere il prezzo finale al pubblico di una composizione.
Cerchiamo di fare chiarezza sulla situazione, perché qui non si tratta di essere d’accordo o meno, è necessario prendere coscienza della realtà:
Varenna come qualsiasi azienda che si rispetti vende ai "mobilieri" e non ai privati. Di conseguenza fa un listino per i mobilieri che dall'azienda acquisteranno.
Varenna non si permette assolutamente di dare un prezzo consigliato al pubblico ne tantomeno ha la minima preoccupazione di uniformare le vendite ai privati.
A Varenna interessa solo che il suo bravo mobiliere abbia una bella esposizione mantenendo l'immagine dell'azienda, che raggiunga un buon fatturato annuo, che paghi regolarmente e che magari ordini le campionature costantemente per i prodotti nuovi.
Le varie aziende hanno pensato di produrre dei listini prevedendo uno sconto medio intorno al 45/50% in modo tale che il mobiliere abbia uno strumento liberamente utilizzabile in sede di vendita perché così parte dal suo costo per 2 e poi può se lo desidera applicare uno sconto.
E’ chiaro che non è l’azienda a decidere quanto deve guadagnare il mobiliere e ci mancherebbe altro. Quindi il mobiliere può decidere in completa autonomia che ricarico applicare (magari rimanendo nella decenza) e non è assolutamente tenuto a rispettare il listino o rispettare un determinato ricarico.
E’ evidente che un mobiliere che applica prezzi troppo alti non venderà, per questo esiste la libera concorrenza.
onemarco ha scritto:
Poi che il mobilire faccia delle modifiche ad alcune voci o tutte per pompare il preventivo e' un'altra cosa.
Che io non debba vederlo mi puo' stare bene, ma se il mobiliere e' cosi' poco furbo da farmi vedere il listino e da dirmi che quello vedo e' il PREZZO AL PUBBLICO che poi verra' scontato,quando invece si tratta di un raggiro da parte di esso per farmi apparire una cosa al posto di un'altra non e' colpa mia.
La “fumosità” dei prezzi è unicamente dovuta alla cultura tutta italiana dello sconto a tutti i costi.
Ripeto e sottolineo che se gli sconti non esistessero i prezzi sarebbero pubblici e trasparenti, come avviene in altri stati.
Il cliente vuole lo sconto... e il mobiliere da lo sconto... a quel punto il prezzo perde di significato... importa solo la percentuale di sconto...