Re: FIGLI ADOLESCENTI

#181
Credo che i regali per i successi scolastici siano un espediente educativo dovuto al fatto che non si sa piu' come motivare la gente a studiare; un bel voto non e' piu' un successo in se; io se prendevo 8 ero gia' talmente contenta e soddisfatta che non avevo bisogno di niente altro (invece all'universita' quando non passavo un esame ero cosi depressa che mia madre mi portava a fare shopping per tirarmi su :lol: ).
fede65 ha scritto:Fede hai ragione che l'insuccesso può diventare traumatico ma se per nove mesi non hai fatto il tuo dovere .... bè beccati il trauma, l'anno successivo ti metterai in riga per evitarne dei nuovi.
Si, ok, forse non mi sono spiegata... dicevo che l'avviso per evitare il trauma e' un palliativo reso necessario dal fatto che i ragazzi un trauma non sono in grado di gestirlo.
E per "gestirlo" intendo accusare il colpo, non farne una tragedia oppure farla per un breve lasso di tempo, analizzare le cause del fallimento e trarne un qualche insegnamento costruttivo per il futuro.
Luna, forse ai nostri tempi forse nessuno e' mai morto... ma adesso si, ogni tanto si sentono casi di ragazzini suicidati per un brutto voto o una bocciatura... sono esempi lampanti del "caso peggiore" di "trauma non gestito" (e penso proprio siano quello che le scuole vogliono evitare con questo gran giro di telefonate).
Al di la' di questi casi estremi, credo comunque che sia molto comune oggi davanti a un insuccesso reagire con apatia anziche' con propositivita', tanto piu' se si fa anche una brutta figura.
Guardare un tabellone puo' essere un'esperienza formativa (ovvero: ti sbatto in faccia i risultati del tuo lavoro/impegno, accettali perche' vengono da te e non piovono dal cielo) solo per una persona gia' abbastanza responsabilizzata.
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Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#182
Federinik ha scritto:Guardare un tabellone puo' essere un'esperienza formativa (ovvero: ti sbatto in faccia i risultati del tuo lavoro/impegno, accettali perche' vengono da te e non piovono dal cielo) solo per una persona gia' abbastanza responsabilizzata.
ma cos'è cambiato in questi ultimi 10/15 anni? cosa avevamo di più? perchè noi eravamo ""responsabilizzati""

io penso che tutti questi approcci soft stiano ottenendo il risultato opposto!
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Re: FIGLI ADOLESCENTI

#183
Non lo so, Andrea.
Pero', se guardo me e mia madre, gia' noto molte differenze.
Piu' dedizione al lavoro, piu' resistenza alla fatica, piu' senso del dovere, piu' senso del sacrificio (praticamente assente ai giorni nostri)... per certi versi io sono una persona piu' fragile di lei.
Se poi prendo come termine mio nonno, praticamente e' un iron-man.
Quindi per certi versi e' ovvio che genitori diversi crescano figli diversi, visto che piu' delle direttive imaprtite conta l'esempio per l'apprendimento.
Mia madre con me ha volutamente smussato certi aspetti di eccessiva durezza educativa di mio nonno, che l'hanno fatta soffrire. Io non vorrei essere meno severa di mia madre, ma comunque sono diversa da lei [OT: Anche se non sono mamma e non posso dire cosa farei (qui ti direi che sarei molto severa, ma si sa che piu' si e' annamarie piu' si rimbambisce davanti al frugoletto :lol: tremo al solo pensiero :shock: ).]

Poi, se confronto con lui (nonno) la fiducia nel futuro e nel progresso della nazione, la differenza fra me e lui e' abissale! Lui aveva davanti un paese da costruire, io non so se lavorero' fra 6 mesi e comunque vivo convinta che la nostra economia non puo' progredire oltre, il capitalismo implodera' e torneremo a un'economia rurale... :lol:
:?
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Re: FIGLI ADOLESCENTI

#184
Clà hai ragione, però confesso che utilizzo il premio come incentivo a far meglio. A casa mia il "minimo sindacale" è obbligo per non sorbirsi le mie prediche e utilizzo il regalo come "premio di produzione".
Le vacanze non sono mai state proposte come regalo, mi sembrerebbe un autogol.
So che è sbagliato ma è uno dei pochi metodi che con i miei figli funziona.

Andrea, bellissimo l'articolo di Serra, contiene tante verità che condivido pienamente, sono convinta che i ragazzi siano poco responsabilizzati. Ricordo quell'episodio spaventoso e come genitore mi sono chiesta se davvero è possibile avere in famiglia un mostro e non accorgesene.
FEDE65

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#185
fede65 ha scritto:Clà hai ragione, però confesso che utilizzo il premio come incentivo a far meglio. A casa mia il "minimo sindacale" è obbligo per non sorbirsi le mie prediche e utilizzo il regalo come "premio di produzione".
Le vacanze non sono mai state proposte come regalo, mi sembrerebbe un autogol.
So che è sbagliato ma è uno dei pochi metodi che con i miei figli funziona.
Io scrivo così ma a casa ho il marito che invece è - temo - a favore del "premio di produzione", quindi la mia è tutta teoria e buona volontà. La pratica spesso è un'altra cosa (federinik però non gufare sul rimbambimento ti prego...)
- Aspettando Godot -

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#186
fede65 ha scritto:Ieri ho saputo da mio figlio che la scuola telefona a casa alle famiglie dei respinti e rimandati prima che escano i quadri. Lo fanno anche da voi?
Quando ho mostrato sorpresa per questa eccessiva attenzione e ho chiesto a mio figlio "ma perchè se mettono fuori i quadri?" la sua risposta è stata che così il ragazzo evita "brutte sorprese" e magari "evita" di andare a vedere i quadri per non sentirsi a "disagio" :shock: .
Forse io son troppo dura ma penso che a 15 anni se per un qualsiasi motivo a scuola non sei andato bene è giusto vivere un "grosso" disagio e incominciare a prendere atto che la vita i conti prima o poi te li presenta e mamma e papà non possono pagare sempre per te.
Inutile lamentarsi che a 18 anni sono ancora mammolette se poi passiamo il tempo a parargli tutti i colpi ..... o forse son troppo vecchia :cry: e non riesco a capire.

e sinceramente anche io non capisco.....a 15 anni un ragazzo deve già essere responsabile delle proprie azioni e ricevere un duro colpo per un dovere non compiuto penso sia la giusta , non dico punizione, ma la giusta scossa per spronarlo a recuperare...in effetti è vero i ragazzi di oggi vivono nella bambagia...i genitori li tutelano troppo, sono rappresentante della scuola di mio figlio e durante le interclassi sono letteralmente sconvolta dalla rassegnazione degli insegnanti davanti alle ingerenze di alcuni genitori.....un alunno non si punisce per chè poi viene il genitore a scuola a prenderne tutte le difese anche se poi ha torto marcio..e le insegnanti che fanno???onde evitare qualche querela o chissàcche tacciono e vanno avanti, con la conseguenza che solo dopo due anni di bagarre in classe si è riusciti finalmente a prendere una posizione severa verso alcuni alunni, che poi alla fine non servirà a nulla poichè è successo verso la fine dell'anno e quindi i ragazzi non rischiano neppure la bocciatura, poichè il regolamento d'istituto prevede che dopo 3 sospensioni c'è la bocciatura ,bhe e di sospensioni sti ragazzi neavrebbero dovute evere a iosa :roll:
Quando andavo a scuola io se a scuola mi capitava di ricevere qualche nota di demerito a casa mi aspettava pure il resto......oggi appena un ragazzo riceve una nota i genitori si precipitano a scuola a chiedere spiegazioni e a difendere a spada tratta il loro figlio....sminuendo in tal modo la figura dell'insegnante...beh sta cosa mi fa andare in bestia.......non sarò severissima su tutto ma sulla scuola sono una iena...certe volte mi rendo conto di essere più severa delle insegnanti :mrgreen:
la mia casina
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Re: FIGLI ADOLESCENTI

#187
edith ha scritto:rassegnazione degli insegnanti davanti alle ingerenze di alcuni genitori.....un alunno non si punisce per chè poi viene il genitore a scuola a prenderne tutte le difese anche se poi ha torto marcio..e le insegnanti che fanno???onde evitare qualche querela o chissàcche tacciono e vanno avanti, con la conseguenza che solo dopo due anni di bagarre in classe si è riusciti finalmente a prendere una posizione severa verso alcuni alunni, che poi alla fine non servirà a nulla poichè è successo verso la fine dell'anno e quindi i ragazzi non rischiano neppure la bocciatura, poichè il regolamento d'istituto prevede che dopo 3 sospensioni c'è la bocciatura ,bhe e di sospensioni sti ragazzi neavrebbero dovute evere a iosa :roll:
Quando andavo a scuola io se a scuola mi capitava di ricevere qualche nota di demerito a casa mi aspettava pure il resto......oggi appena un ragazzo riceve una nota i genitori si precipitano a scuola a chiedere spiegazioni e a difendere a spada tratta il loro figlio....sminuendo in tal modo la figura dell'insegnante...beh sta cosa mi fa andare in bestia.......non sarò severissima su tutto ma sulla scuola sono una iena...certe volte mi rendo conto di essere più severa delle insegnanti :mrgreen:
Qui siamo finiti da mia nonna che il primo giorno di scuola diceva al maestro che se i suoi figli se lo meritavano doveva picchiarli al dover avere paura di essere denunciati per un rimprovero o una nota. E' pazzesco. Possibile che la giusta via di mezzo di quando ero a scuola io si sia persa?
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Re: FIGLI ADOLESCENTI

#188
io....sento tantissimi miei amici, quindi della mia età che la pensano come edith.
e pure io la penso così.

se un insegnante prende una decisione "contro" mio figlio, io (credo) cerco di capire....ma di certo nn parto a difendere a spada tratta mio figlio.....

spero che la mia generazione "torni un pò indietro" su qst aspetto rispetto ai genitori di oggi, che, da quel che si sente, fan tanto gli amici....e poi magari hanno i figli delinquenti....
ecco viola (psw in mp)

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Re: FIGLI ADOLESCENTI

#189
edith ha scritto:
Quando andavo a scuola io se a scuola mi capitava di ricevere qualche nota di demerito a casa mi aspettava pure il resto......oggi appena un ragazzo riceve una nota i genitori si precipitano a scuola a chiedere spiegazioni e a difendere a spada tratta il loro figlio....sminuendo in tal modo la figura dell'insegnante...beh sta cosa mi fa andare in bestia.......non sarò severissima su tutto ma sulla scuola sono una iena...certe volte mi rendo conto di essere più severa delle insegnanti :mrgreen:
E' cambiata la mentalità delle persone, si è passati da una scuola che prendeva a bacchettate i ragazzi a quella di oggi in cui il genitore difende a spada tratta suo figlio.

Io ho 32 anni e a scuola andavo abbastanza bene, per esempio se raccontavo qualcosa o qualche episodio successo a scuola mia madre di default pensava che i professori avessero sempre ragione, nonostante io cercavo di farle vedere il contrario.

Io penso che questo cambiamento di rotta di pensiero sia principalmente imputabile a due fattori;
l'educazione scolastica più elevata rispetto al passato, oggigiorno tutti i genitori o futuri sono mediamente diplomati o laureati, magari prima un po' meno, mia madre per esempio ha la scuola media presa con le famose 150ore.
Questo fa sì che il professore/ssa non sia visto come un mostro sacro, infallibile e quasi vicino alla divinità.
Tutti possono azzeccare o sbagliare delle valutazioni, professori compresi, sono persone come noi, non come pensava mia madre quasi oracoli viventi.
il diverso rapporto tra famiglia - figli - scuola - società, mi spiego meglio, quando ero bambino e poi adolescente, non sò se vi è capitato pure a voi, sembrava che tutti a qualsiasi livello potessero insegnare la famosa "educazione", che tutti avessero il diritto di rimproverarti se non ti eri comportato bene, dalla scuola, al catechismo, magari anche in chiesa persone che non avevi mai visto ti sgridavano se sentivano vociare, al supermercato, ecc.
Oggi il figlio è talmente cercato, voluto, che non si permette a nessuno di interferire con l'educazione che i genitori vogliono dare, si è gelosi del proprio figlio, ma anch'io se avessi un figlio/a sarei geloso, e non mi andrebbe bene che un pinco pallino qualsiasi possa permettersi il lusso di "fare la morale" a mio figlio; perché io "l'ho cresciuto", io ho lo nutro, vesto ecc..
Per questo si sentono genitori che difendono i propri figli, come giusto che sia, fino a prova contraria, perché sono parte di noi e il loro "fallimento" è un po' come se avessimo fallito pure noi.

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#190
theprofessionist ha scritto: Per questo si sentono genitori che difendono i propri figli, come giusto che sia, fino a prova contraria, perché sono parte di noi e il loro "fallimento" è un po' come se avessimo fallito pure noi.
e poi ci stupiamo se per una bocciatura scappano di casa o peggio...!?!
più passa il tempo più mi convinco che buona parte delle responsabilità vadano ricercate nei genitori, i quali non fanno altro che: da un lato caricarli di aspettative e dall'altro cercare di proteggerli a tutti i costi, risultato... ragazzi frustrati e con poca spina dorsale
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Re: FIGLI ADOLESCENTI

#191
ma è logico e naturale che ogni genitore decida dell'educazione del proprio figlio, ed è anche logico e naturale tendere a proteggere i propri figli, ma questo non vuol dire che ciò che insegno a mio figlio è sacro ovunque vada...se a casa mia permetto che mio figlio mangi sul divano o a terra non vuol dire che quando vada a scuola si metta a mangiare a terra, se a casa mia si è abituati ad urlare ciò non vuol dire che mio figlio vada a scuola ad urlare a squarciagola...bisogna sopratutto imparare ai prorpi figli a rispettare anche le regole che esistono nei vari contesti in cui viviamo.....che sia il supermercato...la scuola....la chiesa....
la mia casina
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Re: FIGLI ADOLESCENTI

#192
ho letto molto velocemente quindi mi scuso se ripeto cose già dette.
Parto dalla telefonata per le famiglie al fine di "salvaguardare"...perchè i ragazzi d'oggi non reggono la frustrazione.
A mio parere le cause di questa incapacità vanno ricercate fin dalla prima educazione, dall'infanzia.I bimbi d'oggi vengono spesso giustificati, si cercano motivazioni a tutti i loro comportamenti facendo magari psicologia spicciola, oppure dandogliele vinte per attenuare i propri sensi di colpa per il poco tempo a loro dedicato, ci si sostituisce a loro per mancanza di tempo/voglia. Sembra quasi che i bimbi non debbano mai piangere :shock: Ok Rebecca è piccola, ma non sapete quante volte mi è già capitato che lei piangesse (erano frigne di stanchezza che anticipano il sonno, ma questo posso saperlo solo io che sono sua mamma) e la gente mi guardasse allucinata oppure mi consigliasse di fare qualcosa, come se non fosse normale che un bimbo pianga. IO vedo la frustrazione come fonte di crescita, come occasione per maturare e per arricchirsi.Non voglio evitarla a Rebecca, sarà mia cura piuttosto affiancarla per ricercare gli strumenti per superarla,ma li dovrà trovare lei.
La penso come edith (e per forza sono dall'altra parte della barricata :lol: :lol: ), a scuola è subito chiaro su quali genitori si possa contare e quelli che invece faranno storie per ogni minima questione. Ma non per questo mi è mai passato per l'anticamera del cervello di lasciar correre comportamenti scorretti solo perchè so che i genitori non ne prenderanno atto.Sarà mia cura intervenire in maniera diversa (esempio non scrivo note), ma di certo non mi sfugge l'intervento educativo.Detto questo è chiaro che la "potenza" del mio intervento sarà maggiore se ci sarà collaborazione, dappertutto non si può arrivare, siamo persone anche noi e non abbiamo un'ispirazione salvifica (e per fortuna, sennò altro che burnout),..forse questa è quella che passa per rassegnazione :roll: -Io genitore, in quanto essere pensante e competente, potrò anche non essere d'accordo sull'intervento della scuola però non mi permetterei mai di denigrare gli insegnanti di mia figlia davanti a lei.Farò le valutazioni del caso e cercherò comunque di fare il bene per lei, così come normalmente fanno gli insegnanti.

ah e miei genitori alle superiori mi davano sempre soldi quando prendevo dall'8 in su :shock: ...Chiaramente le mie motivazione allo studio erano ben altre, però intanto incassavo :mrgreen:
mi sono ripromessa però di non adottare assolutamente questa tecnica, più che altro per non farmi fregare soldi :lol:
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Arrivo pupa

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#193
elemauli ha scritto:ho letto molto velocemente quindi mi scuso se ripeto cose già dette.
Parto dalla telefonata per le famiglie al fine di "salvaguardare"...perchè i ragazzi d'oggi non reggono la frustrazione.
A mio parere le cause di questa incapacità vanno ricercate fin dalla prima educazione, dall'infanzia.I bimbi d'oggi vengono spesso giustificati, si cercano motivazioni a tutti i loro comportamenti facendo magari psicologia spicciola, oppure dandogliele vinte per attenuare i propri sensi di colpa per il poco tempo a loro dedicato, ci si sostituisce a loro per mancanza di tempo/voglia. Sembra quasi che i bimbi non debbano mai piangere :shock: Ok Rebecca è piccola, ma non sapete quante volte mi è già capitato che lei piangesse (erano frigne di stanchezza che anticipano il sonno, ma questo posso saperlo solo io che sono sua mamma) e la gente mi guardasse allucinata oppure mi consigliasse di fare qualcosa, come se non fosse normale che un bimbo pianga. IO vedo la frustrazione come fonte di crescita, come occasione per maturare e per arricchirsi.Non voglio evitarla a Rebecca, sarà mia cura piuttosto affiancarla per ricercare gli strumenti per superarla,ma li dovrà trovare lei.
La penso come edith (e per forza sono dall'altra parte della barricata :lol: :lol: ), a scuola è subito chiaro su quali genitori si possa contare e quelli che invece faranno storie per ogni minima questione. Ma non per questo mi è mai passato per l'anticamera del cervello di lasciar correre comportamenti scorretti solo perchè so che i genitori non ne prenderanno atto.Sarà mia cura intervenire in maniera diversa (esempio non scrivo note), ma di certo non mi sfugge l'intervento educativo.Detto questo è chiaro che la "potenza" del mio intervento sarà maggiore se ci sarà collaborazione, dappertutto non si può arrivare, siamo persone anche noi e non abbiamo un'ispirazione salvifica (e per fortuna, sennò altro che burnout),..forse questa è quella che passa per rassegnazione :roll: -Io genitore, in quanto essere pensante e competente, potrò anche non essere d'accordo sull'intervento della scuola però non mi permetterei mai di denigrare gli insegnanti di mia figlia davanti a lei.Farò le valutazioni del caso e cercherò comunque di fare il bene per lei, così come normalmente fanno gli insegnanti.

ah e miei genitori alle superiori mi davano sempre soldi quando prendevo dall'8 in su :shock: ...Chiaramente le mie motivazione allo studio erano ben altre, però intanto incassavo :mrgreen:
mi sono ripromessa però di non adottare assolutamente questa tecnica, più che altro per non farmi fregare soldi :lol:
QUOTONEONEONE....!
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Re: FIGLI ADOLESCENTI

#194
elemauli ha scritto:ho letto molto velocemente quindi mi scuso se ripeto cose già dette.
Parto dalla telefonata per le famiglie al fine di "salvaguardare"...perchè i ragazzi d'oggi non reggono la frustrazione.
A mio parere le cause di questa incapacità vanno ricercate fin dalla prima educazione, dall'infanzia.I bimbi d'oggi vengono spesso giustificati, si cercano motivazioni a tutti i loro comportamenti facendo magari psicologia spicciola, oppure dandogliele vinte per attenuare i propri sensi di colpa per il poco tempo a loro dedicato, ci si sostituisce a loro per mancanza di tempo/voglia. Sembra quasi che i bimbi non debbano mai piangere :shock: Ok Rebecca è piccola, ma non sapete quante volte mi è già capitato che lei piangesse (erano frigne di stanchezza che anticipano il sonno, ma questo posso saperlo solo io che sono sua mamma) e la gente mi guardasse allucinata oppure mi consigliasse di fare qualcosa, come se non fosse normale che un bimbo pianga. IO vedo la frustrazione come fonte di crescita, come occasione per maturare e per arricchirsi.Non voglio evitarla a Rebecca, sarà mia cura piuttosto affiancarla per ricercare gli strumenti per superarla,ma li dovrà trovare lei.
La penso come edith (e per forza sono dall'altra parte della barricata :lol: :lol: ), a scuola è subito chiaro su quali genitori si possa contare e quelli che invece faranno storie per ogni minima questione. Ma non per questo mi è mai passato per l'anticamera del cervello di lasciar correre comportamenti scorretti solo perchè so che i genitori non ne prenderanno atto.Sarà mia cura intervenire in maniera diversa (esempio non scrivo note), ma di certo non mi sfugge l'intervento educativo.Detto questo è chiaro che la "potenza" del mio intervento sarà maggiore se ci sarà collaborazione, dappertutto non si può arrivare, siamo persone anche noi e non abbiamo un'ispirazione salvifica (e per fortuna, sennò altro che burnout),..forse questa è quella che passa per rassegnazione :roll: -Io genitore, in quanto essere pensante e competente, potrò anche non essere d'accordo sull'intervento della scuola però non mi permetterei mai di denigrare gli insegnanti di mia figlia davanti a lei.Farò le valutazioni del caso e cercherò comunque di fare il bene per lei, così come normalmente fanno gli insegnanti.

ah e miei genitori alle superiori mi davano sempre soldi quando prendevo dall'8 in su :shock: ...Chiaramente le mie motivazione allo studio erano ben altre, però intanto incassavo :mrgreen:
mi sono ripromessa però di non adottare assolutamente questa tecnica, più che altro per non farmi fregare soldi :lol:

quoto tutotutto e soprattutto la parte in grassetto...

quando i miei figli fanno questioni sui professori (anche quando evidentemente il prof. ha toppato :? ), io la prima cosa che gli dico e che un professore va rispettato:
per il ruolo che ricopre (è un tuo superiore)
per il fatto che comunque è laureato (e tu sei uno zuccone ache non si sa nemmeno se riuscirai a prendere il diploma...)
eccetera

detto questo, dopo avere ragionato sul come/perchè di un rimprovero/nota/bruutto voto, li esorto sempre a parlare apertamente (ed educatamente) con il professore di turno per confrontarsi e capire: e questa credo sia la cosa più difficile, ma sulla quale io punto sempre...
Simona

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#195
elemauli ha scritto:....
A mio parere le cause di questa incapacità vanno ricercate fin dalla prima educazione, dall'infanzia.I bimbi d'oggi vengono spesso giustificati, si cercano motivazioni a tutti i loro comportamenti facendo magari psicologia spicciola, oppure dandogliele vinte per attenuare i propri sensi di colpa per il poco tempo a loro dedicato, ci si sostituisce a loro per mancanza di tempo/voglia. .......
Questa è una delle cose che non avevo adeguatamente considerato prima di avere dei figli. Sapevo che volevo/dovevo lavorare, speravo in un p.t. che ovviamente non è stato concesso, ma non avrei mai creduto di sentirmi così tanto in colpa per non essere molto più partecipe nella vita dei miei figli, possiamo dire fin che si vuole che quel che conta è la qualità ma anche la quantità ha la sua grande importanza.

Fede, quando dici che le annamarie sono quelle che si rimbambiscono di più .... bè nel mio caso è vero, la tendenza è quella, ed è una lotta interiore continua tra la voglia di proteggere tuo figlio da tutto e tutti e la consapevolezza che per essere quello che credo sia un buon genitore devi in un certo senso buttare tuo figlio nella mischia, metterlo alla prova, consentirgli di sbagliare ..... dandogli nel contempo la sicurezza necessaria che tu ci sei, che ne ha la capacità .... quando in realtà se potessi respirerei per lui!!
theprofessionist ha scritto:
edith ha scritto: Io penso che questo cambiamento di rotta di pensiero sia principalmente imputabile a due fattori;
..... tutti i genitori o futuri sono mediamente diplomati o laureati, magari prima un po' meno, mia madre per esempio ha la scuola media presa con le famose 150ore.
Questo fa sì che il professore/ssa non sia visto come un mostro sacro, infallibile e quasi vicino alla divinità.
.....
Oggi il figlio è talmente cercato, voluto, che non si permette a nessuno di interferire con l'educazione che i genitori vogliono dare, si è gelosi del proprio figlio, ma anch'io se avessi un figlio/a sarei geloso, e non mi andrebbe bene che un pinco pallino qualsiasi possa permettersi il lusso di "fare la morale" a mio figlio; perché io "l'ho cresciuto", io ho lo nutro, vesto ecc..Per questo si sentono genitori che difendono i propri figli, come giusto che sia, fino a prova contraria, perché sono parte di noi e il loro "fallimento" è un po' come se avessimo fallito pure noi.
Sinceramente non condivido, l'insegnante per svolgere bene il suo compito ha bisogno di essere una figura autorevole, se anche commette degli errori tu genitori non devi mai e poi mai svilirla ai suoi occhi.
A volte la morale fatta da un pico pallino qualsiasi vale più di cento paternali fatte da mamma e papà.
FEDE65