Re: I miei ventimila dubbi sulle cucine

#76
Q mi autocito, a mio avviso, e non solo visto che ci sono anche degli esperti che la pensano come me, i pannelli "ecologici" possono contenere di tutto e pertanto non sono ideali da portarseli in casa
Solaria ha scritto:Ciao Q

Il vantaggio di un pannello fatto da legno vergine e da componenti NOTI di cui puoi studiare il rilascio nel tempo e tutti i parametri che vuoi è notevole. Il pannello riciclato invece in quanto fatto da spazzatura ( più o meno selezionata ma sempre rifiuto è) è formato da una miscela eterogenea ed IGNOTA di componenti chimici( anche pesticidi ) che sono impossibili da testare individualmente e quindi incontrollabili.IMHO si intende
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: I miei ventimila dubbi sulle cucine

#78
Lietta ha scritto:L'ecologia cura la salvaguardia del pianeta.
La salubrità cura la salute delle persone.

Io poi sono a favore della stringente logica secondo cui essendo l'uomo a generare spazzatura, è eticamente più corretto che la spazzatura se la gestisca senza disfarsene a spese dell'ambiente, ma riutilizzandola per evitare di generarne dell'altra.

Sarà meno salubre tutto ciò? Beh, in natura nulla si crea e nulla si distrugge. Le spese delle trasformazioni qualcuno le deve pur fare. E tra natura e uomo direi che ha maggior responsabilità il secondo.

di morti nel settore legno ce ne sono ma sono morti da altro (incidenti sul lavoro)... non certo da pannello riciclato... al momento nessuno può dire alcun che sul truciolare riciclato quindi chi fa congetture ed ipotesi di insalubritò del prodotto dice in realtà una bugia.

come diceva solaria ci sono studi (...tutti di parte perchè tutti i pannelli riciclati vengono testati dalle autorità competenti senza che vengano riscontrati problemi) che hanno trovato degli inquinanti (tipo prodotti antimuffa o antitarlo) in taluni riciclati in quanto talvolta i tronchi e le palizzate per esterni vengono trattati con prodotti antitarlo/antimuffa ed una volta riciclati una minima qta di questi prodotti finisce nel pannello... si ma a ben riflettere sono gli stessi identici prodotti che teniamo in forma pura non mischiata nelle travi dei ns soffitti a vista per anni e non rivestita ed inoltre non sono diversi dai prodotti usati nei frutteti e quindi nelle mele che mangiamo e nel truciolare normale.
Pax tibi Marce

Re: I miei ventimila dubbi sulle cucine

#80
QUOTONE
lariosto77 ha scritto:basta che non mi dite che usano il riciclato per motivi ecologici però :lol: :lol: :lol:
Lietta non ho capito la tua affermazione :shock: :shock: Perchè singolo TUTTI comprano, mobili,letti,porte ecc
Per me e come penso per la maggior parte della gente la salute viene al primo posto.
L'ho spiegato più volte che l'unica soluzione ad oggi veramente valida per la sostenibilità ambientale è la produzione di beni molto durevoli. Industrie di ricambi e lavoro per i riparatori.Invece in modo paranoico negli ultimi anni in tutti i settori si stanno producendo beni che non durano nulla. Ed è paradossale che costi di meno l'oggetto nuovo della sua riparazione. Preferisco poi tacere sui problemi che sto avendo nel mio comune per smaltire reti e materassi e quanto costerà farlo. Col cavolo come dicono in altro settore del forum che ogni otto anni devo fare questo traffico e questa spesa per lo smaltimento di reti e materassi:twisted:

PS Mentre ormai si sta delocalizzando tutto all'estero, persino la Bialetti si è trasferita in Romania come produzione, I riparatori dovranno essere per forza locali e quindi italiani. Quindi non credo che il lavoro diminuirebbe anzi aumenterebbe
Lietta ha scritto:
Tuttavia in linea teorica trovo molto più etico riciclare l'esistente anche a scapito della salute del singolo, che produrre materiali meno nocivi con un impatto ambientale di gran lunga maggiore. Ma l'etica, si sa, è roba da utopisti :lol:
Ultima modifica di Solaria il 23/09/11 18:30, modificato 1 volta in totale.
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Re: I miei ventimila dubbi sulle cucine

#81
La salvaguardia della salute dell'uomo dall'inquinamento vanno nella stessa direzione della protezione dell'ambiente non sono mica in conflitto o indipendenti :D :D
PS Ma quale millenni :shock: sei disinformata le previsioni sono ben diverse
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Re: I miei ventimila dubbi sulle cucine

#82
Solaria ha scritto:La salvaguardia della salute dell'uomo dall'inquinamento vanno nella stessa direzione della protezione dell'ambiente non sono mica in conflitto o indipendenti :D :D
PS Ma quale millenni :shock: sei disinformata le previsioni sono ben diverse
guarda che sei tu quella che vuole farci disboscare l'amazzonia perchè pensi che il riciclato ammazzi per contatto la gente :lol:
Pax tibi Marce

Re: I miei ventimila dubbi sulle cucine

#84
i piatti della bilancia sono tre: capitalismo, ecologia, tecnica.
se uno dei tre piatti vince siamo morti. il gioco è semplice... il complicato è giocarlo :lol:

lietta... sulle tempistiche dei disastro ecologico però ha ragione sol.. sei un pò disinformata!
"Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori"

Re: I miei ventimila dubbi sulle cucine

#87
Dal libretto poliform leggo testualmente:
Pannello di particelle di legno ( truciolare)
Il pannello di truciolare sfrutta gli assortimenti del legno meno pregiati ed i sottoprodotti di altre lavorazioni: per questo motivo è un prodotto molto interessante dal punto di vista ecologico.
Parla di sottoprodotti di altre lavorazioni e non di legno o materiale postconsumo. Quindi non di legno riciclato da mobili usati. E' giusta questa interpretazione? Quali sarebbero poi queste altre lavorazioni ?
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Re: I miei ventimila dubbi sulle cucine

#88
Solaria ha scritto:Dal libretto poliform leggo testualmente:
Pannello di particelle di legno ( truciolare)
Il pannello di truciolare sfrutta gli assortimenti del legno meno pregiati ed i sottoprodotti di altre lavorazioni: per questo motivo è un prodotto molto interessante dal punto di vista ecologico.
Parla di sottoprodotti di altre lavorazioni e non di legno o materiale postconsumo. Quindi non di legno riciclato da mobili usati. E' giusta questa interpretazione? Quali sarebbero poi queste altre lavorazioni ?

aaaahhh forse ho capito quello che non hai capito... :lol:
Non vorrei fare una statistica dei piazzali di Saviola ma una fetta importantissima e forse addirittura maggioritaria di riciclato non proviene dalla cucina della zia e dalle piazzole ecologiche dei comuni ma dagli scarti di lavorazione del legno a tutti i livelli... significa che a puro titolo di esempio un cuciniere tiene fuori dallo stabilimento un container dove getta ogni tipo di resto di lavorazione (foro lavello top, sfridi, segatura, bancali spaccati, ante scarte). Detto questo non credo proprio che poliform sia tenuta a dirti se il suo truciolare proviene da legno vergine o postconsumo.
Pax tibi Marce

Re: I miei ventimila dubbi sulle cucine

#89
Q questa volta non sei convincente come fai a fare le cucine in truciolare dagli scarti dello stesso cuciniere, mi sa che mancherebbe la materia prima :shock:
qsecofr ha scritto:forse addirittura maggioritaria di riciclato non proviene dalla cucina della zia e dalle piazzole ecologiche dei comuni ma dagli scarti di lavorazione del legno a tutti i livelli... significa che a puro titolo di esempio un cuciniere tiene fuori dallo stabilimento un container dove getta ogni tipo di resto di lavorazione (foro lavello top, sfridi, segatura, bancali spaccati, ante scarte).
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Re: I miei ventimila dubbi sulle cucine

#90
Solaria ha scritto:Q questa volta non sei convincente come fai a fare le cucine in truciolare dagli scarti dello stesso cuciniere, mi sa che mancherebbe la materia prima :shock:
qsecofr ha scritto:forse addirittura maggioritaria di riciclato non proviene dalla cucina della zia e dalle piazzole ecologiche dei comuni ma dagli scarti di lavorazione del legno a tutti i livelli... significa che a puro titolo di esempio un cuciniere tiene fuori dallo stabilimento un container dove getta ogni tipo di resto di lavorazione (foro lavello top, sfridi, segatura, bancali spaccati, ante scarte).
il materiale riciclato è usato ad integrazione di tutte le altre fonti (ramaglie, tronchi vergini (si anche quelli...e tanti), segatura, imballaggi in legno, tetti di vecchie case) e comunque non tutto il truciolare sul mercato è riciclato e non tutti gli scarti sono prodotti per forza in italia.
C'è comunque un problema di reperimento dello scarto soprattutto da quando incentivano le centrali elettriche a biomassa (e quindi le centrali elettriche pagano meglio gli scarti rispetto ai riciclatori)... purtroppo a volte i ns politici con questi contributi farebbero meglio a tenerseli in tasca perchè turbano pesantemente gli equilibri di mercato.
Pax tibi Marce