coolors ha scritto:Io rimango basito quando vedo con i miei occhi la riprova che c'è ancora chi crede "alla teoria dello sconto".

Coolors, ne avevamo già parlato anche nella discussione aperta da me, però siccome c'è questa bizzarra usanza da parte di tutti i rivenditori, è normale che ci si trovi un po' smarriti le prime volte...
Io non ho mai chiesto uno sconto sui preventivi, però di fatto poi mi trovavo con venditori che dicevano cose tipo "sono 11.000, facciamo 8.000"...che uno rimane interdetto, cosa vuol dire? perchè facciamo 8.000? soprattutto, perchè mi dici 11.000 se invece sono 8.000? dove son finiti 'sti 3.000 euro?
Quando poi uno gira un po' e capisce che è prassi consolidata deve cercare di orientarsi tra trombonate esagerate che puzzano di presa in giro e sconticini risicati "tanto per far vedere che l'ho fatto"...
a me viene da chiedere come mai ci sia questa usanza, che è davvero un'anomalia (non so se solo italiana, ma temo di sì).
Da cliente tra l'altro la trovo una cosa anche piuttosto imbarazzante, nel momento in cui introduci una variabile come lo sconto, che non è soggetta ad alcuna regola (non è, ad esempio come la regola non scritta del 10% ai camerieri USA) si passa da una semplice transazione commerciale ad una conversazione quasi "personale"...io non voglio che tu rivenditore mi faccia un favore o finga di essermi amico, voglio che tu mi venda una cucina che corrisponda alle mie esigenze, come succede quando vado a comperarmi un cappotto o una borsa...
Prima ci si trova nella vita reale a relazionarsi con venditori che scontano e fanno l'occhiolino e poi se uno cerca di approfondire la questione in un ambito come il forum viene anche sbeffeggiato...
Vabè, scusami lo sfogo, ovviamente non ce l'ho con te (figuriamoci! perlatro sei stato molto gentile con me) nè con nessuno di questo forum, che ormai leggo con interesse ossessivo-compulsivo

bell'intervento Francilla!
io penso che a questo punto l'unica via per un privato serio sia quella di acquisire passivamente tutte le informazioni (sconto, iva sì e iva no, etc.) e valutare il rivenditore in base a sensazione di competenza+professionalità e prezzo finale. alla fine a me interessa portare a casa un prodotto che soddisfi le mie esigenze estetico-pratiche ad un prezzo che soddisfi le mie esigenze di budget, tutta la giostra intorno non mi interessa anzi mi imbarazza.

Francilla ha scritto:

coolors ha scritto:Io rimango basito quando vedo con i miei occhi la riprova che c'è ancora chi crede "alla teoria dello sconto".

Prima ci si trova nella vita reale a relazionarsi con venditori che scontano e fanno l'occhiolino e poi se uno cerca di approfondire la questione in un ambito come il forum viene anche sbeffeggiato...

1. Mai e poi mai mi permetterei di sbeffeggiare qualcuno.

2. Anch'io come voi compro prodotti e anch'io come voi assisto alle stesse scene tipiche dell'italia di oggi in cui ad esempio l'Iva c'è o non c'è a seconda ...

3. il fatto di assistere a certe scene non cambia di una virgola il mio comportamento, molto semplicemente dico che a me dello sconto non me ne frega nulla, che le scene dello sconto "sparato" a me non fanno nessun effetto, visto che a me interessa SOLO il prezzo NETTO finale che devo pagare, i prodotti forniti e il servizio legato agli stessi.

Non mi ritengo un consumatore evoluto, sono una persona normale che certe cose le vive come tutti e che cerca di non farsi prendere in giro da venditori che pensan di esser furbi ...

No, ma infatti Coolors, l'ho scritto anche in chiusura dell'intervento che non si trattava affatto di una polemica, tanto meno con te, era piú uno sfogo che ha preso spunto da una tua frase...mi sembra anzi che la pensiamo in maniera piuttosto simile sull'argomento,
Ciao

Sono decenni che sostengo la tesi dei prezzi IVA compresa e le principali aziende con cui lavoro si attengono a questa prassi. Da questo deriva che lo sconto dovrebbe attestarsi ad un 5/10% max, magari utilizzandolo come un "premio" per un acquisto di notevole entità o per pagamento immediato o cose del genere. Purtroppo, mettici la crisi, mettici la concorrenza, anche qui, se io dico 10, il mio concorrente dice 15 e via di seguito.
Proprio qualche settimana fa avevo in trattativa un letto importante e già di fronte al 15% il cliente aveva nicchiato. Successivamente poichè l'azienda aveva messo in promozione le reti omaggio, mi sono fatto scrupolo di richiamare il cliente per informarlo di questo. Si presenta solo il marito per prendere visione dell'ulteriore riduzione (che in buona fede ho girato interamente) e ci lasciamo con l'accordo di sentirci presto, anche perchè la cosa aveva una scadenza. Cosa pensate che abbia fatto? Con quel prezzo ha girato ancora... Ieri l'ho richiamato e candidamente mi dice "ho già provveduto!".
Quindi il problema non sta solo da una parte, ma da tutte e due: gli acquirenti cercano sempre il prezzo più basso e non si fermano mai (magari trovare tutti clienti come chi sopra diceva di non chiedere sconti) e i rivenditori non capiscono che c'è un limite sotto il quale non si può e non si deve andare per più motivi: perchè non metti in tasca niente, perchè le tasse (leggi studi di settore) le devi pagare lo stesso, perchè rovini il mercato a quelli che lavorano correttamente, perchè alla fine svilisci azienda e prodotto. E poi si arriva al peggio che è quel colore scuro scuro che oggi la pubblicità televisiva indica come "parassiti dell'uomo" e/o le RiBa che tornano indietro.

Rivendico il sacrosanto diritto ad esprimere la mia modesta opinione senza offendere la dignità di nessuno ergo domanda BANALE!
Quando in negozio capita qualcuno che invece di fare domande sui prodotti esordisce chiedendo informazioni su fantomatici sconti statisticamente va via entro 10 minuti. amen.

Bravi...

Un bel passaggio di maturità e amore reciproco.

Facciamo che vi fate qualche giorno di ban per schiarirvi le idee, ok?

ovsp84 ha scritto:ciao a tutti...qual'è la percentuale MEDIA che avete riscontrato nei preventivi che avete fatto dai vostri rivenditori??
GRazie mille

messa in questo senso la tua domanda è da ingenui

prima di tutto devi individuare almeno un marchio altrimenti di caspita stai parlando?

bisognerebbe semmai capire quali aziende hanno listini rigidi e quali invece gonfiati ad arte, poi fatto questo occorre capire che margini hanno i venditori e cioè la scontistica a loro riservata la posibbilità di pagare la merce in tempi lunghi e tante altre cose, perché le aziende in tutti i settori riservano trattamenti diversi a seconda della tipologia del rivenditore

insomma messa come l'hai messa te non c'è un granchè da dire

paul ha scritto:Sono decenni che sostengo la tesi dei prezzi IVA compresa e le principali aziende con cui lavoro si attengono a questa prassi.

io invece sono da sempre contrario... per me il prezzo di listino è semplicemente un punto di partenza per fare i conti in acquisto o in vendita e l'iva è un'imposta che si calcola alla fine sulla base imponibile. In conseguenza di questo mio punto di vista trovo scorretto scrivere su un listino "iva compresa" anche perchè come ho detto per il passato l'iva non è detto che sia applicabile sempre.
Senza entrare nell'ennesima polemica sterile tra le mie e le "iva inclusa posizioni" mi piacerebbe capire come ci si comporta ora con l'aumento repentino dell'iva... in teoria logica vorrebbe di ristampare tutti i listini con una maggiorazione dell'1%...

qsecofr, il tuo ragionamento nn fa una piega, però il concetto di listino che hai tu (più corretto sicuramente) e quello che hanno i clienti (tecnicamente scorretto ma più vicino a quello che gli esce di tasca) non sono propriamente identici, da qui le incomprensioni
Per il discorso "quanto sconto"? la domanda è banale perchè trita, ma l'argomento non è semplice, e i ricenditori stessi, che qui e in altre sedi esecrano l'atteggiamento dei clienti "sempre a caccia di sconti" ecc. ecc. ecc. non fanno molto per rendere le cose più chiare. Il tutto si riduce poi sempre alla sterile diatriba "eh, ma ci prendete in giro" contro "eh, ma vi fate prendere in giro, vi interessa solo spendere poco".

Per rispondere a chi ha aperto il topic, lo sconto reale è sempre poco sulle cucine, già il 10% è un bell'andare; per darti un esempio, penso che non esista in Italia una sola Berloni venduta a meno del 30% di sconto (tradotto: 30% = 0% di sconto), poche Veneta vendute meno che al 10/15% (sempre = 0%), e così via. Per questa buffonata dei prezzi "da scontare" siamo tristemente famosi all'estero, più di una volta ho ricevuto apprezzamenti del genere "voi italiani prima sparate un prezzo grosso e poi uno sconto più grosso ancora" da colleghi e clienti oltrefrontiera.
In definitiva, le basi e le ante non costano tantissimo e le condizioni applicate solitamente sono piuttosto buone, o comunque difficili da muovere.
Tieni conto poi che maggiori sconti sui mobili poi possono ripercuotersi su montatori meno pagati -> meno competenti, con effetti potenzialmente devastanti sull'esito finale, quindi se da una parte è giusto non prendere per oro colato il primo preventivo, non è prudente andare a cercare il prezzo pià basso di tutti a parità di prodotto.

gli unici "settori" dove in effetti c'è possibilità di movimento sono gli eldom e il piano (se in pietra o agglomerato): lì la differenza tra grande distribuzione e marmisti è piuttosto pesante, e anche senza rivolgersi a terzi (con tutti i rischi del caso) si può sfruttare a proprio vantaggio la concorrenza.

In conclusione, sconti di facciata a parte, se su 15000€ di cucina riesci a risparmiarne 1000/1500 vuol dire che hai rotto le palle parecchio, oppure che il venditore era alla canna del gas

Chiaramente concordo sull'importanza del confronto sul prezzo finale e non sulla % di sconto. Anzi mi verrebbe da dire che dove lo sconto risulta essere troppo alto o strillato, valga la pena dubitare della bontà dell'offerta.
Sono tanti i settori dove è spesso particato uno stile di vendita fondato sullo sconto o sulla promozione e certamente il mobile non è l'unico. In un supermercato i metà prezzo, i 3x2, ecc. si sprecano da tempo. Tali tecniche sono volte a spostare l'attenzione sulla % di sconto e quindi sul risparmio percepito, piuttosto che sul prezzo finale. Dobbiamo riconoscere purtroppo che nei confronti degli acquirenti meno accorti spesso funzionano.
Per fortuna però il consumatore si sta facendo più attento ed attrezzato: vuole vedere i prezzi, vuole fare confronti e arriva all'acquisto maggiormente consapevole.