paul ha scritto:Tutto dipende, purtroppo dal contenimento dei costi. Ormai la maggior parte dei negozi si affidano a montatori esterni: li paghi quando ti servono, non hai personale in carico aziendale, contributi e ammennicoli vari, puoi valutare esattamente quanto incide il costo di trasporto e montaggio solo su quello che vendi e se non vendi non hai costi fissi da sostenere. Chi come me resta con montatori interni ha costi decisamente più alti che da qualche parte devono rientrare, però quando consegno so che affido il prodotto a persone che lo conoscono. Molti, come cla56 e altri colleghi, hanno ottime squadre ma tanti si affidano a montatori generici che magari hanno montato cucine importanti solo raramente e con risultati penosi. Poi il prodotto Valcucine (ma anche altri) sono difficili da gestire e la cosa si complica. Ecco perchè insistevo sullo scegliere un buon rivenditore che però non necessariamente lo è solo perchè vende determinati marchi. E le aziende non possono occuparsene più di tanto e garantire per loro.
Quoto .... anch'io credo che uno degli elementi qualificanti di un rivenditore sia quello di utilizzare montatore proprio o, perlomeno, fortemente fidelizzati.
Detto questo, potrebbe essere fatta un bella riflessione di quello che è, ad oggi la filiera del mobile. Siamo alla fiera del "fuori ditta" ... o per dirla all'inglese dell'outsourcing ... tutto quando viene terziarizzato in una logica di variabilizzazione del costo .... pago solo ciò che uso ... niente costi fissi e quindi massima competitività (che corrisponde poi alla massima redditività). Il consumatore finale, che al di là dell'essere più o meno scaltro (ma che in quanto "pagante" merita sempre il massimo rispetto da parte di tutti) si affida ad un "marchio" ... viene martellato di pubblicità ... e si forma un'idea supponendo che quel marchio si faccia garanzia di un buon risultato finale. Si vengono a spendere mole significative di quattrini non sapendo che, in definitiva, quasi nulla è sotto il diretto controllo di quel "marchio" al quale si riconosce la massima fiducia ed affidabilità.
I costruttori, come tali ormai sono, nella maggior parte dei casi delle società di servizi. La progettazione è delegata a studi esterni, così come la realizzazione di ogni singolo componente viene ad essere affidata a realtà di subfornitura specializzata per ogni singola tipologia di prodotto (c'è chi fa le casse, chi le antine, chi impiallaccia, e via di questo passo). Forse forse ... si provvede ancora all'imbalo finale ed al raggruppamento dell'ordine ed alla spedizione ... ma anche per questo esistono società terze di logistica che possono provvedere a costi variabili. Anche il fantomatico "customer service" è il più delle volte assegnato a società di marketing specializzate che rispondo in nome e per conto di .....
Se poi analizziamo un minimo ciò che accade nelle filiera distributiva ... ci accorgiamo che il consumatore acquista da un rivenditore il quale dialoga, in numerose situazione, non direttamente con il produttore .... ma con intermediario terzo .... la figura dell'agente di vendita e del responsabile di zona.
Tuto queso per dire .... ecco in che contesto mettiamo i nstri quattrini e la nostra fiducia. Se funziona tutto ... tutto OK ... Appena si inceppa qualcosa ... è la corsa allo scarica barile.
Mi chiedo solo se questo modello sia quello più adeguato per ottenere la soddisfazione del cliente e per presidiare al massimo il livello qualitativo nei confronti del mercato. Forse forse .... l'artigiano evoluto ... in un ambito in cui progettualità e la capacità di installazione la fanno da padroni .... rimane la soluzione migliore.