I prezzi delle case in città, previsioni

#1
Ciao a tutti
dato che dovrei comprare/vendere casa vorrei sapere se è il momento adatto,perchè in teoria potrei aspettare.Oppure comprare e non vendere subito.
Come sono i prezzi oggi delle case nelle grandi città , Nord, Centro,Sud. Anche se non si può avere la sfera di cristallo cosa si prevede per i prossimi 2 anni :?: Normalmente le variazioni ( aumento/diminuzione)dei prezzi in Sicilia sono avvenuti dopo circa un anno rispetto al Nord. Quindi capire cosa sta succedendo oggi al Nord può essere utile per sapere cosa succederà nei prossimi anni al Sud.
Qui sto notando un mercato sostanzialmente fermo, forse chi vuole vendere spera che i prezzi saliranno, o forse per chi deve acquistare non ci sono soldi per comprare le case e le banche stentano a fare i mutui.
Grazie
NB parlo dei prezzi reali di vendita/acquisto perchè da noi le richieste iniziali superano talvolta di molto i reali prezzi di vendita
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: I prezzi delle case in città, previsioni

#2
parlo dei prezzi reali di vendita/acquisto perchè da noi le richieste iniziali superano talvolta di molto i reali prezzi di vendita
Ovvio!
La questione è delicata, a prescindere dalla situazione di grave crisi nella quale si trova l'Italia, l'Europa (non credete alla grandeur della Francia e nemmeno alla Kraft e alla Wirksamkeit ti crande Cermania!) ed il mondo intero.
I prezzi delle abitazioni non sono sensibili a questi fatti ma, proprio perchè siamo in questa situazione, qualche vantaggio vi può essere: è probabile che chi abbia necessità di realizzare, sia disposto a cedere ad un prezzo minore il bene. Ma attenzione: si tratta di necessità che, quindi, esula dal principio di ordinarietà al quale devono soggiacere tutte le stime. Ed è facile che chi abbia intenzione di acquistare, rivolgendosi ad una persona in difficoltà (prescindendo da questioni morali davanti alle quali nessun estimatore si toglierebbe il cappello) tenti di tirar giù il prezzo al fine di acquistare il bene ad un prezzo minore di quello di partenza.
Oggi, pertanto, la questione si gioca tutta sulla disponibilità ma soprattutto sulla necessità di vendere ed è chiaro che chi abbia potenza economica sia avvantaggiato rispetto a chi si trovi in difficoltà. Ma questo da sempre!!
Ciò invece non vale per i grandi costruttori, ai quali il fatto di vendere o meno un appartamento, non cambia di un millimetro la loro posizione sulla scala economica. Essi hanno un'infinità di beni e quindi di "svendere" non hanno la minima necessità.
Diverso il discorso sulle persone "normali" per le quali incassare o meno 200-300-4000 mila euro, di sicuro fa la differenza!
Da quel che appare qui, la situazione è stagnante proprio perchè le banche hanno stretto la disponibilità al credito e chi vuole acquistare non incontra più le facilitazioni di qualche anno fa.
A mio parere, chi acquista in centro non avrà mai brutte sorprese perchè vi sono tali e tanti vincoli alle costruzioni che, chiunque decida di affrontare una ristrutturazione (mi riferisco ad edifici interi) sa in partenza di avere la potenza economica di farlo e pertanto non ha alcuna necessità impellente di realizzare. Per questo motivo, i prezzi in centro città, secondo me, non avranno mai flessioni, al contrario di quanto accade in periferia/campagna, ove la disponibilità di aree è maggiore.

Re: I prezzi delle case in città, previsioni

#3
e infatti qui da me dove i vincoli paesaggistici, architettonici e archeologici hanno del tutto fermato le costruzioni nuove i prezzi salgono sempre :cry:

però tornando al discorso , quindi questo non è un buon momento per vendere giusto???non parlo qui ma su al nord !!!
la mia casina
viewtopic.php?t=51467

Re: I prezzi delle case in città, previsioni

#5
Grazie Ola
Non mi sembra che ci sia una grande differenza in questo momento tra Nord e Sud.
Quello che noto invece è lo stato penoso di diversi stabili in città sia storici che quelli degli anni 60.Anche qui la gente ha pochi soldi e li lascia decadere, a volte anche a rischio della sicurezza. Io credo che se ci fossero delle norme più severe sul mantenimento e la sicurezza degli stabili, non solo si vivrebbe meglio ma ci sarebbe più disponibilità di appartamenti. Se infatti devi tenere gli stabili in un certo modo devi spendere. Spesso la gente ha ereditato appartamenti o li aveva e poi non riesce a mantenerli a dovere.E' un concetto che qui da noi sfugge :twisted: ed è quello che le case e gli edifici in genere devono essere costantemente mantenuti. Il problema che mi pongo da tempo e su cui punterò per il prossimo acquisto è proprio la cura dei condomini dello stabile. A questo proposito c'è anche da dire che se le case venissero mantenute a dovere i prezzi poi degli affitti dovrebbero essere così alti che non ci sarebbe più mercato, almeno da noi. Il mattone non sarebbe più un investimento come lo era prima.
Trovare case in città in buoni stabili è diventato molto difficile sia perchè la città non è grandissima e si è costruito poco e niente, quindi chi ha buone case difficilmente le vende, sia perchè c'è un certo ritorno dalla periferia in centro e quindi molto richieste. Spesso così i prezzi superano il loro valore reale. Come dicevi tu bisogna intercettare quelle situazioni in cui la gente deve vendere, altrimenti in città è molto difficile trovare

Olabarch ha scritto:
parlo dei prezzi reali di vendita/acquisto perchè da noi le richieste iniziali superano talvolta di molto i reali prezzi di vendita
Ovvio!
La questione è delicata, a prescindere dalla situazione di grave crisi nella quale si trova l'Italia, l'Europa (non credete alla grandeur della Francia e nemmeno alla Kraft e alla Wirksamkeit ti crande Cermania!) ed il mondo intero.
I prezzi delle abitazioni non sono sensibili a questi fatti ma, proprio perchè siamo in questa situazione, qualche vantaggio vi può essere: è probabile che chi abbia necessità di realizzare, sia disposto a cedere ad un prezzo minore il bene. Ma attenzione: si tratta di necessità che, quindi, esula dal principio di ordinarietà al quale devono soggiacere tutte le stime. Ed è facile che chi abbia intenzione di acquistare, rivolgendosi ad una persona in difficoltà (prescindendo da questioni morali davanti alle quali nessun estimatore si toglierebbe il cappello) tenti di tirar giù il prezzo al fine di acquistare il bene ad un prezzo minore di quello di partenza.
Oggi, pertanto, la questione si gioca tutta sulla disponibilità ma soprattutto sulla necessità di vendere ed è chiaro che chi abbia potenza economica sia avvantaggiato rispetto a chi si trovi in difficoltà. Ma questo da sempre!!
Ciò invece non vale per i grandi costruttori, ai quali il fatto di vendere o meno un appartamento, non cambia di un millimetro la loro posizione sulla scala economica. Essi hanno un'infinità di beni e quindi di "svendere" non hanno la minima necessità.
Diverso il discorso sulle persone "normali" per le quali incassare o meno 200-300-4000 mila euro, di sicuro fa la differenza!
Da quel che appare qui, la situazione è stagnante proprio perchè le banche hanno stretto la disponibilità al credito e chi vuole acquistare non incontra più le facilitazioni di qualche anno fa.
A mio parere, chi acquista in centro non avrà mai brutte sorprese perchè vi sono tali e tanti vincoli alle costruzioni che, chiunque decida di affrontare una ristrutturazione (mi riferisco ad edifici interi) sa in partenza di avere la potenza economica di farlo e pertanto non ha alcuna necessità impellente di realizzare. Per questo motivo, i prezzi in centro città, secondo me, non avranno mai flessioni, al contrario di quanto accade in periferia/campagna, ove la disponibilità di aree è maggiore.
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: I prezzi delle case in città, previsioni

#6
Quello che noto invece è lo stato penoso di diversi stabili in città sia storici che quelli degli anni 60.Anche qui la gente ha pochi soldi e li lascia decadere, a volte anche a rischio della sicurezza. Io credo che se ci fossero delle norme più severe sul mantenimento e la sicurezza degli stabili, non solo si vivrebbe meglio ma ci sarebbe più disponibilità di appartamenti. Se infatti devi tenere gli stabili in un certo modo devi spendere. Spesso la gente ha ereditato appartamenti o li aveva e poi non riesce a mantenerli a dovere.E' un concetto che qui da noi sfugge ed è quello che le case e gli edifici in genere devono essere costantemente mantenuti.
Hai centrato il problema!
Hai mai fatto un giro da queste parti?
Avrai notato che, tanto nei paesi quanto nelle valli, gli edifici siano perfettamente mantenuti e questo è dovuto alla lungimiranza della Provincia autonoma che destina un bel po' di quattrini ai contributi per le ristrutturazioni. Ogni edificio che abbia più di 25 anni può essere oggetto di interventi di manutenzione straordinaria con una quota di contributo pubblico pari a circa il 30% del preventivo. Naturalmente questi quattrini non vengono dati a pioggia ed i controlli (prima e dopo) ci sono eccome!
La Provincia investe sulla qualità del patrimonio edilizio, che sia di sua proprietà oppure dei residenti e quindi, con questo criterio e quest'opportunità che non è da poco (soprattutto di questi tempi!), ogni fienile, ogni stalla, ogni abitazione è sempre linda. Anche questo serve a dare un'idea di pulizia, di ordine, di attività volta alla conservazione del paesaggio. Gli ambiti d'intervento della mano pubblica sono davvero amplissimi e pensa che anche le recinzioni delle proprietà eseguite in legno e realizzate secondo vecchi schemi rurali e differenti per valle, sono soggette a contributo! Così come i tetti in paglia e le grondaie in larice.
Dai un'occhiata alle direttive:
http://www.provincia.bz.it/it/modulisti ... id=1001922