Antog ha scritto:Vorrei riordinare un po' le idee, avendo fatto
autoformazione in merito al gres porcellanato può essere che abbia conoscenze inesatte. Sarei contenta se qualcuno volesse rettificare (

quanto di sbagliato sostengo. Credo che il gres porcellanato si possa classificare innanzi tutto come naturale o smaltato. Il gres naturale presenta una superficie non trattata, mentre il gres è smaltato quando appunto viene apposto uno strato di graniglia vetrosa sulla superficie per aumentare le possibilitá di colorazioni, decori e tessiture. Il supporto può essere colorato in massa per garantire che un'eventuale scalfitura dello smalto sia meno evidente. Il tipo di materiale usato per la smaltatura determina un risultato più o meno opaco. Il gres naturale può essere sottoposto ad ulteriori lavorazioni quali la lappatura che rendono la piastrella parzialmente lucida, la bontà del risultato dipende dalla bontá del supporto. Infatti ritengo che i prodotti non siano affatto qualitativamente simili, ma che possono differire per composizione percentuale ed anche per la qualità delle materie prime. D'altronde la varietà di prezzi che il consumatore trova non si giustifica solo con l'immagine commerciale del marchio, altrimenti non si capisce perchè ci siano gres che costano 20€ al md ed altri 80€, perchè alcuni mosaici ccostano alcune decine di euro ed altri alcuni centinaia. Penso che chiunque, date queste variabili, voglia acquistare il prodotto più convincente compatibilmente con il proprio budget ed i propri gusti. Il forum apporta l'esperienza di chi è ha maggiori conoscenze, o anche di chi ha conoscenze dirette.
Il gres non smaltato ormai non è quasi più utilizzato se non per cantieri pubblici (scuole, autogrill, ecc) perchè non ha grandi possibilità grafiche. Se uno ha bisogno di un grigio o nero tinta unita, allora OK, ma se uno vuole una imitazione di pietra, di cemento, di legno, di metallo, ecc, allora serve una decorazione sulla superficie.
Questa decorazione può avvenire con:
un semplice smalto liquido distribuito con un rullo.
una miscelazione di polveri di diverso colore e dimensione sulla superficie prima della cottura
una decorazione con stampa digitale
La prima soluzione è la più tradizionale.
La seconda fa avere un risultato simile a un prodotto non smaltato ma con qualche variaizone grafica.
La terza è quella più moderna e di tendenza e permette di imitare alla perfezione qualsiasi cosa venga inserita nel software di stampa.
L'applicazione di graniglie vetrose sulla superficie può servire per dare una consistenza più ruvida e al tempo stesso per avere brillantezza e resistenza.
Se poi questa graniglia viene lucidata allora il risultato sarà di grande luminosità.
Altro discorso è la tradizionale levigatura, che viene fatta sui prodotti non smaltati e consente in una vera e propria asportazione di alcuni mm di superficie fino ad ottenre un effetto quasi a specchio.
La differenza di prezzo è dovuta in piccola parte alla vera e propria qualità. Molto invece determina la ricerca (sviluppare un prodotto da zero, o copiarlo da uno esistente: creare una tecnologia o acquistarla, ecc,,,) il marketing, il servizio offerto, l'ampiezza di gamma, la politica aziendale.
Ad esempio Marazzi (marca primaria nel mondo) porta su mercato prodotti di grande impatto estetico e ottima qualità a prezzi assolutamente concorrenziali.
Basta vedere il mondo dell'abbigliamento: una borsa da 500 Euro e una da 50 non sono per forza distanti per qualità...
Un'auto da 100.000 Euro non dura 4 volte quanto dura una da 25.000....