cara Rele, ho consultato per te uno dei massimi esperti mondiali del settore gestione degli spazi con l'eco, quel Georgios (Re)Spiros Liberosson, autore tra l'altro de "Il minimalismo, illusione o tormento? Ovvero ascesi e vita pratica di un anacoreta greco-danese", ed. 100parolevuote
Ecco quello che ti suggerisce: "La problematica del riporre nuove suppellettili/oggetti/inutilia ha poche soluzioni; il minimalista, infatti, rifugge l'orpello fine se stesso, l'acquisto dettato da una brama inconsulta, ma è capace di razionalizzare fino all'estremo ogni suo movimento. La frugalità degli spazi, la rarefazione francescana si raggiunge solamente attraverso un lungo cammino, un percorso di crescita che ti deve portare a rispondere con coscienza alla grande Domanda "UNO al posto di DUE?" ovvero "Che cazkalò (è l'anima greca che viene allo scoperto) ti serve un servizio bello se lo tiri fuori una volta ogni sei mesi?"
L'asceta dei grandi spazi non rinuncia al bello, ma ama circondarsi di poche cose scelte, le vive e le usa tutti i giorni, perciò sta a te:
1. o tiri fuori il servizio legrottagliese tutti i giorni, e fai fuori quello che usi comunemente
2. oppure, metti su e-bay il servizio bello, lui non ti merita, qualche altro saprà valorizzarlo al meglio.
In fin dei conti la vita è fatta di rinunce, come la libreria di Pepe Carvalho dove per ogni libro che entra uno finisce nel caminetto."
Mi sembra un concetto espresso in maniera molto chiara, no?

sono graditi consigli
http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=55355
"This is degrading! You don't buy paintings to blend in with the sofa!"
[from Hannah and her sisters]