sì lalli, ma continuo a domandarmi cui prodest? e perché si pensa che accettare l'aiuto della famiglia sia indice di immaturità e incapacità a vedersela da soli? nella malaugurata ipotesi un domani ci si dovesse trovare completamente soli non è mica detto che uno non sia capace ad adattarsi senza perdersi...forse non ho inteso quello che vuoi dire, ma non capisco la necessità di un 'sacrificio' così estremoLalli04 ha scritto:Poi per me lo "sperimentarsi" fuori casa può avvenire in diverse forme, studiare lontano da casa è normalissimo (mica le sedi universitarie sono ovunque) e li' sta nel sapersi gestire senza considerare mamma e papà come dei bancomat , mentre l'aspetto più estremo di cui si parlava qui
è proprio nel cavarsela da soli senza appoggi...
per il discorso di non sapere bene cosa si vuole...beh, in tanti non lo sanno, nemmeno io all'epoca lo sapevo, ho fatto una scelta razionale e molto probabilmente tornando indietro seguirei altre strade...ma all'epoca mi ero assunta una responsabilità e ho portato a termine, pure nelle difficoltà, il mio percorso...non è detto che si possa fare sempre quello che ci piace, maturità a volte è anche accettare un giusto compromesso tra quello che si vorrebbe fare e quello che si può fare...non so se mi sono spiegata