Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#61
giramondo75 ha scritto:Tra un listino con un mare di codice e un investimento reale sul web e sui processi sottostanti, c'è di mezzo il mare.
Già.

Sapete che vi dico? A me il 90% della roba ikea non piace. Esteticamente, proprio.
Però se mi serve una libreria o un comodino o una lampada vado all'ikea lo stesso.
E sapete perché?
Perché è l'unica che ha un catalogo su internet.

Perché prima di comprare una cosa voglio vedere un po' quali sono le alternative, ragionare sulle misure e le caratteristiche, e l'ikea è l'unica che mi dà questa possibilità. Posso sfogliare tanti prodotti senza fare chilometri.

Altrimenti come faccio a scegliere? Cosa faccio, cerco sulle pagine gialle tutti i negozi di arredamento della città? E in base a quale criterio vado in uno piuttosto che un altro? Dovrei iniziare a visitarli sistematicamente, fotografare tutti i prodotti, misurarli, segnarmi i prezzi e poi tornare a casa a confrontarli e meditarci su?
...Vi pare? Per questo sì che non basterebbe una vita.

I produttori non lo faranno mai? Fatelo voi rivenditori. Investite in un informatico, fatevi creare un sito coi controcoglioni e catalogate i vostri prodotti in modo che sia possibile personalizzarne la composizione.

Guardate, io comprerei in un posto così anche se costasse di più, perché mi risparmierebbe un sacco di fatica, benzina, tempo e incertezze.
....E sarebbe pure divertente. Non sono un genio del commercio, ma a mio avviso un cliente divertito (anziché stressato dai pellegrinaggi tra mobilieri) compra più volentieri.

(...Chiaramente quando uno di voi sfonderà grazie a questa idea geniale vorrò una percentuale U.U)

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#62
allegri ha scritto:Il prezzo imposto e' impossibile da praticare in un libero mercato.

Non esiste nessuna legge che può impedire al furbo di turni di violare l'accordo. E i produttori mai e poi mai si sognerebbero di vigilare.

IKEA e' diverso essendo un franchising.

Il rivenditore può solo cercare di differenziarsi proponendo la sua professionalità. È l'unica (nonché fondamentale) cosa che lo differenzia dagli altri.

Il prezzo, se capisco le esigenze del cliente e riesco ad accontentarlo in tutto e per tutto, passa non in secondo piano, ma di più.

Se il problema e' quello di capire più o meno il costo di una determinata cucina nel proprio ambiente, lo si può risolvere in 10 minuti, senza bisogno di studiarsi tomi ed enciclopedie....

Poi certo se si va ad approfondire il discorso e' diverso. Però perché mettersi a studiare ore e ore un listino, quando c'è una persona che lo conosce bene e può farti risparmiare tempo e denaro?

Se poi lo scopo e' fare confronti fra aziende diverse, allora e' proprio impossibile per un cliente, perché è' difficile anche per noi che siamo del mestiere. Le variabili da "incrociare" sono troppe.

Solo una cosa e' sicura (per la mia esperienza): prodotto identico = prezzo identico, altrimenti non si sta sul mercato. È che è difficile confrontare prodotti tra loro se non si va a montarli/toccarli con mano. Per valutare la qualità di un mobile, le schede tecniche arrivano fino a un certo punto. Poi bisogna vedere sul campo.
Ci sono aziende che cambiano ferramenta di continuo. La cucina di oggi, può non essere la stessa di quella del mese prossimo.....
I fornitori delle ante possono cambiare dall'oggi al domani!! La stessa identica anta oggi e' fatta bene, tra due tre mesi fa schifo!!!!
Sono cose che succedono tutti i giorni da tutti i produttori!!
Arredo 3 tanto per non fare nomi ha fatto sparire dalle schede tecniche il truciolare idrorepellente. Vuol dire che ha cambiato la produzione...
Queste cose non vengono dette neanche al rivenditore....

Come fa un privato a valutare da un pezzo di carta o da un "tool"

Chi fa rendering poi, e' meglio che pensi al suo lavoro.... :wink:
grazie allegri per la pacatezza del tuo intervento (la competenza è scontata e non sono di certo io a dovertelo dire). Però nel tuo discorso credo che molti degli elementi che hai citato vanno proprio nella mia direzione...questi due in particolare:

Il rivenditore può solo cercare di differenziarsi proponendo la sua professionalità. È l'unica (nonché fondamentale) cosa che lo differenzia dagli altri.

Prodotto identico = Prezzo identico?



Ok, allora prezzo imposto! Quanto ne guadagna il rivenditore in produttività ed efficienza? Quante energie e tempo libera per diversificare la propria proposta e per rafforzare il vero proprio valore che danno senso alla sua esistenza nella filiera, cioè la competenza e la professionalità? Riguardo al tool, mi sono già espresso e ritengo molto validi gli interventi di Coppetta...

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#63
coppetta ha scritto:(...Chiaramente quando uno di voi sfonderà grazie a questa idea geniale vorrò una percentuale U.U)
tanto per cominciare potresti copartecipare alla realizzazione del sito: domani ti mando l'iban (di jnicola perchè io fortunatamente non ho alcun negozio).

Comuqnue non è vero che non ci sono i prezzi: molti negozi hanno delle sezioni dove espongono i prezzi di alcuni articoli che hanno in expo o altro... e quasi tutti i produttori espongono il catalogo di ciò che vendono (magari senza prezzo ma per alcuni articoli vendibili online è facilissimo conoscere delle quotazioni)... dai non raccontiamoci palle: se scavolini avesse i prezzi online non andresti certo ai negozi scavolini come andrestia all'ikea...
Pax tibi Marce

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#64
kik ha scritto:Uno:
kik ha scritto:Che i mobilieri possono essere arcaici ci può stare e dovranno pure aggiornarsi.
Giramondo75 per ciò che ha scritto è ignorante oppure presuntuoso.


E due:
coolors ha scritto:

Giramondo, in parte capisco quello che dici, io invento per mestiere e per scelta. :wink:

In parte però non ti capisco, permettimi ma sei un pò presuntuoso e ti spiego il perchè.

Io comincerei a farmi qualche domanda....


giramondo75 ha scritto: Non ""accetto"" la definizione di presuntuoso, ma non per permalosità, semplicemente perchè quello che io sto cercando di affermare è tecnicamente assolutamente fattibile, bisogna solo avere la mentalità per comprenderlo e avere la volontà di metterlo in pratica!

E chi dice che non è fattibile?
Io stesso e anche nicoalematte (tanto per fare nomi) abbiamo scritto che siamo favorevoli alla pubblicazione online dei listini delle aziende.


giramondo75 ha scritto: Mi ripeto,, nessuno pensa di poter progettare la cucina con un clic.
Dunque di cosa stiamo parlando?
giramondo75 ha scritto: Sapete perchè non c'è volontà? Perchè non c'è la mentalità, perchè per l'italiano la trasparenza non esiste nel DNA, perchè le zone d'ombra rappresentano sempre un margine di manovra, perchè la presunzione ce l'ha il rivenditore che pensa che essere il depositario di un listino rappresenti un valore aggiunto del proprio fare impresa, perchè decidere la marginalità x per caio (magari amico o parente o persona che ci interessa) e la marginalità y per sempronio (perfetto sconosciuto) per questo imprenditore significa fare business, tessere la sua rete di "relazionI". Perchè il fare le cose all'italiana è un cancro che pervade le nostre teste e la nostra società a tutti i livelli e gli ambiti e che ci sta facendo sprofondare.
Tipico pensiero da italiano....
non trovo nulla di interessante nei contenuti del tuo intervento, quindi mi astengo dal commentarlo.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#65
capperugiola ha scritto:Leggendo questo topic ,sembra che la formula per far ripartire l'economia ed in questo caso il settore del mobile, sia mettere on line un listino in modo che il cliente si conteggi da solo la spesa e soprattutto il commerciante non possa fare il furbo.....questa cosa mi fa sorridere....ma chiaramente il mio è un parere da persna lenta e con una mentalità chiusa :wink:
diciamo che questa considerazione è altamente riduttiva IMHO per due motivi:

1) perchè non è di certo la ricetta per far ripartire l'economia, ma sicuramente i benchmark bisogna farli e rendersi conto che il mercato cambia, il mondo cambia e quello che di buono viene introdotto DEVE essere preso in considerazione. L'expertise rappresenta un tesoro fondamentale per un professionista, ma rischia di diventare una gabbia mentale se non si ha l'approcci giusto nel valutare le innovazioni che ci circondano, e che non sono affatto romanzi, come li ha definiti qualcuno, ma fatti presente o molto prossimi che ti mangiano in testa.

2) si continua a parlare di listino, ennesima conferma che non è chiara la portata e il valore pratico di quello che intendevo.
Ultima modifica di giramondo75 il 13/09/13 22:37, modificato 1 volta in totale.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#66
cla56 ha scritto:Ho letto velocemente ciò che è stato scritto e vorrei puntualizzare alcune cose:
1° L'ikea vende i suoi prodotti,cioè prodotti che si fà produrre a suo nome e che poi commercializza, quindi su questi prodotti non ha alcuna concorrenza e lei stessa ne determina il prezzo,le condizioni di vendita,il costo dei servizzi annessi,quindi,tranquillamente può mettere online il suo listino.
2°Gli altri produttori distribuiscono il loro prodotto sul territorio dove ci sono o ci possono essere realtà territoriali e commerciali molto diverse.Praticamente tutte danno il loro listino cartaceo o elettronico da usarsi nel punto vendita.All'inizio del rapporto commerciale si stabiliscono le condizioni di acquisto,che più o meno possono variare in funzione di vari fattori (troppo lungo per elencarli) ma non di vendita al privato,che pertanto rimane a discrezionalità del punto vendita stesso.
Nessuna ditta può o vuole imporre un prezzo di vendita dei suoi prodotti nei punti vendita:normalmente lascia alla libera concorrenza il prezzo di vendita finale traendone indubbi vantaggi dalla concorrenza,a volte estrema,che si crea tra gli stessi rivenditori perchè l'unicosuo obbiettivo é quello che si venda il proprio prodotto.Il punto vendita (rivenditore) in tutto questo non può far nulla!Può solo accettare o meno la situazione cercando di gestirla al meglio.
3°Mettere un listino on line in una situazione come questa sarebbe dirompente!!!Ed é facile intuirne il perchè pensateci....stesso prodotto,in mani diverse,in situazioni diverse con un potenziale acquirente che avrà come unico e solo obbiettivo quello di trovare il punto vendita che glielo offrirà al prezzo più basso (così come si compra sulla rete un paio mutande,un profumo o un ferro da stiro).E' questo questo quello si vuole?E per cortesia non mi si venga dire che il cliente guarderà la professionalità,l'accoglienza....ma perchè queste cose non si cercano all'Ikea???
OK!Lì hanno la trasparenza...Certo é facile avere la trasparenza sul proprio prodotto......semplicemente perchè non c'é concorrenza su quel prodotto!
Io pure potrei essere più trasparente (e per quello che posso cerco di esserlo :wink: ) se fossi l'unico rivenditore di Valcucine-Varenna......ma non è così!
Sono stanco anch'io di vedere i miei visitatori,frastornati e stanchi del loro girare,girare con la testa sempre più confusa.Li capisco eccome!!Mi sentirei anch'io stremato e confuso......e allora che si fà?
Io come rivenditore posso fare ben poco,posso auspicarmi che un giorno questa trasparenza ci sia ma credetemi,per quello che vi ho scritto precedentemente,bisogna che si cominci a monte non a valle!


A proposito di negozi che chiudono o che chiuderanno...Tanti anni fà avevo un mio collega concorrente nelle mie immediate vicinanze....Mi fece patire le pene dell'inferno..non c'era verso... se il mio visitatore andava a trovarlo di sicuro non tornava da me!La cosa é andata avanti per un paio di anni.
Le mie rimostranze verso il nostro fornitore non servirano a nulla..... Dopo un pò di tempo il mio collega ha chiuso "repentinamente" lasciando anche diversi problemi.......ed io stavo per fare la sua stessa fine.In conclusione...lui ha chiuso perchè vendeva male e io stavo per chiudere perchè non vendevo nulla!

Scrittura veloce,d'istinto...perdonatemi :wink:
cla56
Caro Sig. Claudio (e non ti sto dando del lei, ma del signore), grazie per il tuo intervento. La cosa che mi stupisce è che in molte delle tue considerazioni, un po' come nel caso di allegri, si va nella mia direzione in termini di soluzione.....

Concorrenza spietata, guerra dei prezzi, vedo tre modi per combatterla:

1) Scannarsi
2) Fare cartello
3) risolvere il problema a monte, spostando la partita su altri temi che fanno emergere i valori del negozio che il cliente sceglierà = listino imposto dal produttore.

Una domanda, cosa che non so? I produttori di cucine concordano con i rivenditori dei rebate, dei bonus di fine anno da elargire al raggiungimento di una soglia di fatturato, o di altri indicatori concordati ad inizio anno, così come avviene in molti altri settori?

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#67
qsecofr ha scritto:
Comuqnue non è vero che non ci sono i prezzi: molti negozi hanno delle sezioni dove espongono i prezzi di alcuni articoli che hanno in expo o altro... e quasi tutti i produttori espongono il catalogo di ciò che vendono (magari senza prezzo ma per alcuni articoli vendibili online è facilissimo conoscere delle quotazioni)...
Negozi di cucine coi prezzi? Io non ne ho mai trovati. Al massimo prezzi di una manciata di composizioni standard, che tanto non c'entrano un tubo con quella che servirebbe a me.
Tantomeno "quotazioni" trovabili online. Ma sarò lieta di vederli se me li vorrai linkare.
qsecofr ha scritto: dai non raccontiamoci palle: se scavolini avesse i prezzi online non andresti certo ai negozi scavolini come andrestia all'ikea...
Aehm, il tuo esempio è particolarmente calzante: come ho anticipato, sono molto portata a scegliere scavolini anche perché mi hanno fornito un adorabile preventivo dettagliato, nonché un catalogo (senza prezzi, però, naturalmente) con le tipologie di mobili disponibili, così potevo sapere le misure esatte dei mobili di serie e giocare a incastrarli. Per dire, guardandolo mi è venuta un'idea che al mobiliere con tutta la sua professionalità BLA BLA non era mica venuta, ecco.

Quindi sì, visto che una cucina ikea proprio non la voglio, il mio sogno sarebbe avere la comodità del planner online ikea.. ma con dentro prodotti scavolini! :D

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#68
jnicola ha scritto:in questo topic vedo affiorare due esigenze distinte: il prezzo imposto e la trasparenza dei listini.

Mentre il prezzo imposto è un'utopico desiderio di tanti rivenditori (utopico=irrealizzabile) la seconda esigenza è effettivamente una richiesta dell'acquirente ed è quella sulla quale dovremmo dibattere. D'altronde chi comanda è il consumatore con i suoi desideri, è inutile che ci inerpichiamo sulle nostre convinzioni, seppur riteniamo che queste siano migliori e portino a risultati migliori.

Parliamo di questa trasparenza dei prezzi e dell'offerta, e qui mi rivolgo proprio ai consumatori. Credo di capire che l'esigenza sia quella di poter disporre di quelle informazioni che ci consentano di ragionare sull'acquisto comodamente a casa (oppure anche in negozio ma indisturbati), senza dover concentrare le scelte in quelle 2 ore in cui siete seduti in ufficio con il venditore. Mi sembra un desiderio condivisibile. Non è il possedere il listino tecnico del fornitore che ci consente di ottenere ciò, aggiungo che è controproducente, ma una serie di informazioni filtrate e accessibili potrebbero veramente coprire questo vuoto.
Gent. Sig. Nicola (per lo stesso motivo di Cla),

grazie per avere analizzato e valutato il mio punto di vista, senza alcuna ombra di strumentalizzazione come hanno fatto alcuni tuoi colleghi.
Non è il possedere il listino tecnico del fornitore che ci consente di ottenere ciò, aggiungo che è controproducente, ma una serie di informazioni filtrate e accessibili potrebbero veramente coprire questo vuoto
ohhhhhh, finalmente! :wink: Signori, molti privati ormai non sono degli sprovveduti e siete voi stessi che partecipando a forum come questi consentite alle persone di informarsi, formarsi e fare un acquisto consapevole. E' fondamentale che l'utente venga messo in condizione di sperimentare, riflettere, ipotizzare, comodamente a casa sua. C'è un'esigenza, ma anche un profondo sottile piacere in tutto questo, che ha impatti positivi enormi sul percepito del marchio che offre questa possibilità! Poi ci penserà il rivenditore a smontare, modificare, confermare, suggerire e confezionare il prodotto più giusto e corretto per le esigenze del cliente, ma state sicuri che un acquirente ci entra molto più volentieri nel negozio di quel marchio con quattro fogli in mano stampati a casa, che gli hanno dato la sensazione (e non solo questa) di avere a che fare con un'azienda trasparente.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#69
Pensi anche tu che il cliente avendo la lista della spesa in mano e avendo avuto le informazioni accessorie nonchè aver preso visione del prodotto nel primo punto vendita che gli capita,non vada ugualmente a fare il giro delle sette chiese per vedere di ottenere la miglior condizione possibile ed immaginabile (che poi é quello che fà oggi,purtroppo!)?
E pensi veramente che si faccia degli scrupoli di qualsiasi genere nell'acquistare nel punto vendita che troverà semplicemente può conveniente piuttosto che tornare da chi si é mostrato professionalmente più capace?
Ripeto:Io mi auspico che ci possa essere più trasparenza ma se non viene IMPOSTA a monte non ci può essere a valle.
Ciao :)
cla56
No non ci va a fare il giro delle sette chiese, perchè il produttore che a monte avrà definito una politica di prezzi imposti la divulgherà con forza con le proprie campagne pubblicitarie, ne diffonderà il concetto, ne valorizzerà i vantaggi, ci costruirà sopra la propria politica e il proprio modo di stare sul mercato, con clienti e rivenditori!

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#70
giramondo75 ha scritto:Una domanda, cosa che non so? I produttori di cucine concordano con i rivenditori dei rebate, dei bonus di fine anno da elargire al raggiungimento di una soglia di fatturato, o di altri indicatori concordati ad inizio anno, così come avviene in molti altri settori?

aaa be: premi sul fatturato, ritiri, affitti di spazi, cartellonistica più o meno a pagamento, spese di trasporto, condizioni di pagamento svariate, viaggi premio, pacchetti sugli elettrodomestici, spese per i campionari più o meno ammortizzate, spese per il software di render più o meno conteggiate, soprammobili, fiere di settore, allestimenti più o meno pagati o più o meno allestiti... persino affitti di spazi... il settore non si fa mancare nessun strumento di marketing.
A complicare ulteriormente questa situazione c'è il fatto che ogni rivenditore tiene minimo 2 produttori, frequentemente dai 3 in su ed ogni produttore/agente propone la sua politica in base alle esigenze della ditta mandante e del punto vendita... el degheio...
giramondo: è apprezzabile il tuo sforzo... spero ti renda conto che è vano però... è proprio un casotto insormontabile.... o meglio vuoi sormontarlo? bisogna formattare tutto e provare con un produttore nuovo ed una rete di punti vendita nuovi al fine di creare una specie di franchaising monomarca (tipo quello dei divani) che per la cronaca tutelano tutti fuorchè i consumatori 8)
Pax tibi Marce

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#71
paul ha scritto:Mi sono letto in 5 minuti queste 4 pagine. Ho ricevuto l'altro giorno un listino di una azienda di cucine: 700 pagine. Modelli che si incrociano, colori che si incrociano, finiture che si incrociano. Bene. Mettiamolo online. Quanti saranno capaci di interpetrare il tutto? E ammesso che lo riuscissero a fare (cosa a volte difficile anche per un rivenditore che deve sentirsi con l'azienda per trovare la soluzione a un problema) e ottenessero la loro bella cucina disegnata e preventivata sul pc di casa. Poi? Abbiamo risolto solo il problema del prezzo della merce. Se applichiamo la logica IKEA, dopo la cassa passi al banco del trasporto e montaggio. E tra i rivenditori cosa succede? Che uno calcola x spese perchè offre determinati servizi e garanzie, un altro calcola y spese perchè lavora con squadre esterne, un altro z spese perchè si affida a cooperative con manodopera extra comunitaria... E da chi acquistate??? Che sapete voi di cosa vi offrirà? Chiedereste al primo perchè il suo costo è più alto, vi farete avere la lista dei dipendenti e libro,paga? Ma siate seri...
Ciao Paul,

io ho parlato di una cosa completamente diversa da questa.

- Il listino di 700 pagine: non lo pubblichi, se lo mangia un tool disegnato, progettato, architettato in modo che diventi fruibile per l'utente. Si può fare.

- Poi non succede nulla di quello che succede all'ikea, la parola passa al rivenditore, che fa il suo lavoro come oggi.

- Anche le spese sono regolamentate e si manda a monte tutto quello schifo che gravita attorno al mondo cucine e a a cui fai riferimento. Regole chiare, percentuali chiare e definite su base territoriale.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#72
allegri ha scritto:Jnicola come al solito è avanti!!

Non ha detto che vuole mettere i listini on-line perche' è CONTROPRODUCENTE, ma vorrebbe rendere accessibili al consumatore una serie di informazioni SEMPLIFICATE E FILTRATE, in modo che lui possa da solo a casa farsi i suoi ragionamenti.

Come concretamente si possa fare ci sarebbe da discutere. Pero' l'idea di partenza non è male.
Allegri, ma è il motivo per cui io ho aperto questo topic insieme al discorso dei prezzi imposti!!!!!!! :shock: Ora perchè lo dice nicola ha più senso? :wink:

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#73
coppetta ha scritto:
allegri ha scritto: Non gli basterebbe un mese intero!!!
Il cliente ha un mese. Anche due, volendo, prima di prendere una decisione su un investimento così importante come una cucina. Sei tu, rivenditore, che non hai un mese, anzi, non hai nemmeno mezza giornata da dedicare a fare un preventivo come quello che ha qui sintetizzato (e che sarebbe il mio preventivo ideale, se me lo fai la compro da te xD )

Non è detto comunque che servirebbe così tanto tempo: basterebbe un sistema informatizzato che consenta di effettuare proprio quelle scelte che hai elencato tu.

Secondo me sottovalutate i clienti di oggi. Presto non avrete più di fronte signore che si fanno convincere dall'aria più rassicurante e affidabile che potete sfoggiare, ma piccoli nerd che sono abituati a sondare internet per due settimane solo per scegliere un cellulare, analizzando le schede tecniche e leggendo tutte le recensioni possibili.

Questo forum ne è un primo esempio: i non addetti ai lavori, come me, appena si imbattono in un prodotto che non conoscono lo "googlano" e vengono ad aprire topic su forum come questi, sperando di trovare opinioni e consigli da chi magari ha comprato lo stesso prodotto.

Il mio "planner cucine" ideale ha una struttura simile a quella del tuo post:
Es. vuoi scegliere il top? Ti propongo un menu di scelta, con il prezzo accanto a ogni voce (laminato, quarzo, bla bla). Se clicchi sulla voce, ottieni qualche sintetica informazione tecnica e sui pro e contro del materiale. Se non ti fidi, googli e integri quelle info con le opinioni degli altri.

Naturalmente non è un sistema che eviti qualunque errore, e un confronto con un arredatore è sempre utile. Però vi propongo questa riflessione: spesso leggo che secondo voi il cliente dovrebbe scegliere in base al venditore che gli ispira più fiducia.
E scusate... vi pare questo un criterio più oggettivo e affidabile? Vi pare che premi veramente i migliori che propongono il prodotto migliore, o piuttosto quelli che hanno la faccia più paciosa, la parlantina più abile o la maggior capacità di cogliere i desideri inespressi del cliente?
Che ne sappiamo noi che il venditore più simpatico abbia anche i montatori migliori? Che ne sappiamo che il più disponibile ci abbia proposto anche le idee più pratiche?

Ora si che ci siamo, grande Coppetta!!!!!!

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#74
giramondo75 ha scritto: Ora si che ci siamo, grande Coppetta!!!!!!

bene ora coppetta che hai la soluzione apri un negozio "trasparente".

Stiamo parlando del sesso degli angeli. Non capisco cosa si voglia andare a dimostrare o proporre. I fatti sono chiari, perchè è così è chiaro, perchè non si può è stato spiegato. Imho questo è questo rimane. Se qualche genio del marketing ha una soluzione diversa il suggerimento è di non sprecare ulteriormente tempo in questo forum ma di attuarlo subito: :roll:
Pax tibi Marce