gigiotto ha scritto:Ciao.
Io penso di aver una visione abbastanza neutrale. Sono nel settore da circa 20 anni ('usti se son vecio....)
Pivello!
Il problema non esiste ma solo alcuni dati di fatto incontrovertibili.
La manifattura italiana è superiore di gran lunga a quella dei paesi dell'est europa, lo dice la storia e nonostante una palla al piede come la pressione fiscale e la burocrazia è seconda solo alla Germania, ma come numeri e non come qualità.
Ora in un prodotto come una finestra in PVC la manifattura centra ben poco, non sono in grado di fare percentuali ma si tratta di prodotto industriale che è ben diverso da un prodotto artigianale.
In Francia e Germania la cultura del protezionismo è molto diffusa (e anche un po di amor proprio verso la nazione d'origine) io credo che questo tipo di atteggiamento li abbia protetti dalle regole/non regole del WTO che è una ciofeca che fa acqua da tutte le parti e da chi ha voluto questa europa unita con libero scambio delle merci
che non tiene minimamente conto delle diverse condizioni di chi fa imprenditorìa e industria.
Ora io ragiono un po come Teteski e Franscesi, nel mio piccolo ho cominciato a non comprare più da chi ha delocalizzato all'estero, vedi una famosa marca di serrature ma anche altri,
Hai delocalizzato in turchia?, beh vendi ai turchi a me non cendi più niente
Tralasciando l' aifon e altro ma, se Mario produce Tavoli e comodini io vado a comprare da Mario spero e mi auguro che Mario venga a comprare i serramenti da me.
La globalizzazione va bene ma se la Cina non rispetta 21 trattati firmati e il WTO gli mette una semplice nota sul diario invece di sospenderla con dazi pesanti e altre contromisure.
Se i governi dei paesi dell'est agevolano le esportazioni delle loro aziende in maniera poco legale per attrarre ricchezza da noi beh, allora andate affancucciolo voi e la Cina.
Poi ieri mi arriva un cliente che mi chiede delle finestre con caratteristiche qualitative elevate e poi sempre parole sue
Non mi metta finestre Cinesi 