ecco lore hai citato le frasi fastidiose a volte un semplice mi dispiace sarebbe meglio che tentativi dolorosi di consolare

io poi mi trovo con anche l'ignoranza in materia degli amici giovani che non hanno esperienza di gravidanze... ieri un caro amico se n'è uscito "dai meglio ora che non si è ancora formata" "ah ma non te la tolgono con la pinzetta?"
la più gettonata però è appunto "dai hai 27 anni puoi farne altri"

per ora tengo botta, cerco di focalizzarmi su altro, bho mi sento fredda e distaccata come se non mi stesse realmente succedendo, e non pronta al crollo che inevitabilmente avrò

Frozen, mi spiace moltissimo.
Capisco che le frase dette da chi vuole un minimo consolarti, possano farti sentire peggio, ma credo che le dicano solo per rafforzare il "mi dispiace" che potrebbe sembrare "poco": vogliono in qualche modo farti capire quanto ti siano vicini.
Questo ragionamento non vale, ovviamente per le frasi "dementi" degli amici che hai citato.
Ti auguro di soffrire, in ogni senso, il meno possibile.
Spero che Martina, sia la cura migliore.
Per quanto riguarda il tatto di alcuni medici, beh, purtroppo è una qualità che si ha o no e , soprattutto per loro si tratta di "lavoro" di situazioni che vivono quotidianmente.
Certo, sarebbe auspicabile, che, visto che hanno a che fare con la malattia, con esseri pensanti e con un cuore, ne tenessero conto.
Mi ricordo ancora quando, durante la mia prima visita ginecologica a 17/18 anni, la dottoressa (cara amica di famiglia e donna in gambissima), rispose alla telefonata di una sua paziente, che aveva perso il bambino (credo che lei fosse già al corrente di ciò) e le disse "beh, ora si riprenda e poi ci riproverà".
Ecco rimasi così .

Il coinvolgimento non è permesso a mio parere, indipendentemente dalla specializzazione!
La freddezza con la quale affrontano certe situazioni è data dai tanti casi difficili con i quali hanno a che fare! Certo un minimo di umanità non guasterebbe!
Con questo non giustifico la categoria ma per certi versi la comprendo!

La vicinanza delle persone care, quella si che conta, anche se spesso nonostante tante presenze si è ugualmente soli!

Tu Frozen non lo sei, hai Martina... Lei a suo modo di aiuterà!

Scusate, non per fare la solita polemica, ma anche la povera Martina, insomma, non diamole un ruolo che non può avere: lei è la prima figlia, ma è ancora una bimba così piccola, l'aiuto e la vicinanza, il conforto si possono cercare negli adulti, magari appunto, nella propria mamma. Martina è ciò che di bello ha già, può sicuramente essere una spinta per non lasciarsi abbattere, quando è se dovesse pensare di non avere niente, però ecco, più di così la vedo dura.


In compenso, magari, meglio tenersi lontani da certe amicizie, per un po' almeno...

sunset ha scritto:Scusate, non per fare la solita polemica, ma anche la povera Martina, insomma, non diamole un ruolo che non può avere: lei è la prima figlia, ma è ancora una bimba così piccola, l'aiuto e la vicinanza, il conforto si possono cercare negli adulti, magari appunto, nella propria mamma. Martina è ciò che di bello ha già, può sicuramente essere una spinta per non lasciarsi abbattere, quando è se dovesse pensare di non avere niente, però ecco, più di così la vedo dura.


In compenso, magari, meglio tenersi lontani da certe amicizie, per un po' almeno...

Ma infatti io intendevo dire ciò ed era anche per fare da controcoro a quello che le aveva detto lo stesso medico, quando era incinta di lei.

Martina è la mia forza e posso raccogliere tutte le gioie che mi da, senza d lei sarei finita.. ma appunto non può però darmi conforto psicologico, non può capire cosa sto passando (se non la mamma ha la bua le do il bacino che le passa )... quello che sento che mi manca più di tutto è il supporto che dovrebbe darmi LUI, siamo sulla stessa barca, dovrebbe soffrire con me anche se in modo diverso e invece bho nemmeno ne parla, nemmeno chiede, ieri sera non ha nemmeno disdetto un appuntamento (inutile) di lavoro e tutto ciò mi fa sentire ancora più sola...

Qui il colloquio con psicologo e psichiatra avviene il giorno in cui si apre la pratica sos l ivg
La mia amica mi ha detto che più che altro le erano state spiegate le tecniche per respirare e spingere. Lì per lì mi è sembrato assurdo che il colloquio fosse finalizzato a questo
Poi dopo aver saputo come è andato il parto e il suo reale ritrovarsi sola, capisco perché hanno insistito proprio su quello

frozenlady ha scritto:Martina è la mia forza e posso raccogliere tutte le gioie che mi da, senza d lei sarei finita.. ma appunto non può però darmi conforto psicologico, non può capire cosa sto passando (se non la mamma ha la bua le do il bacino che le passa )... quello che sento che mi manca più di tutto è il supporto che dovrebbe darmi LUI, siamo sulla stessa barca, dovrebbe soffrire con me anche se in modo diverso e invece bho nemmeno ne parla, nemmeno chiede, ieri sera non ha nemmeno disdetto un appuntamento (inutile) di lavoro e tutto ciò mi fa sentire ancora più sola...

Guarda, ovviamente non posso mettermi nei suoi panni nè è mia intenzione difenderlo (anzi, come è abbastanza evidente, penso sia un uomo indegno di quello che ha e non mi fare mancare occasione per ribadir lo), però, per farti un esempio, io non parlo delle cose brutte che mi accadono, con nessuno, è un modo per allontanare il pensiero e il dolore da me. Ora, premesso che in quello che state passando ci siete in due, forse questa è anche la sua reazione. Reazione che comunque è sbagliata, ancora di più perché tu stai comunque sopportando il peggio e lui dovrebbe esserti vicino, però, in minima parte, lo capisco.
Detto questo, sbagli, temo, a contare su di lui.

Frozen, mi dispiace davvero e asvolta le parole di difra, cerca il conforto di tua madre ora... Lui non è in grado di darti il sostegno ora, figuriamoci la prossima settimana...

Frozen un abbraccio.

Frozen se riesci, se ne hai e quando ne hai la forza, prova con i gruppi come CiaoLapo di cui parlava Loremir, penso che meglio di loro nessuno ti possa capire e dire le parole giuste, oltre allo psicologo ovviamente.

frozen, leggo ora... mi dispiace moltissimo, non so che altro dire...

betty_boop ha scritto:Frozen se riesci, se ne hai e quando ne hai la forza, prova con i gruppi come CiaoLapo di cui parlava Loremir, penso che meglio di loro nessuno ti possa capire e dire le parole giuste, oltre allo psicologo ovviamente.

poi in generale sul sito scrivono le mamme a cui è successo da poco e con le quali ci si può confrontare, parlare, ricevere e dare conforto. l'automutuoaiuto serve, serve davvero tanto. per me è stato fondamentale per capire meglio me stessa, a riconoscere prima certi meccanismi che si creano nella tua testa, anche ad "assolvermi" ad un certo punto.
io ho conosciuto persone davvero belle con cui mi sento anche adesso, dopo 2 anni.

sunset ha scritto:

frozenlady ha scritto:Martina è la mia forza e posso raccogliere tutte le gioie che mi da, senza d lei sarei finita.. ma appunto non può però darmi conforto psicologico, non può capire cosa sto passando (se non la mamma ha la bua le do il bacino che le passa )... quello che sento che mi manca più di tutto è il supporto che dovrebbe darmi LUI, siamo sulla stessa barca, dovrebbe soffrire con me anche se in modo diverso e invece bho nemmeno ne parla, nemmeno chiede, ieri sera non ha nemmeno disdetto un appuntamento (inutile) di lavoro e tutto ciò mi fa sentire ancora più sola...

Guarda, ovviamente non posso mettermi nei suoi panni nè è mia intenzione difenderlo (anzi, come è abbastanza evidente, penso sia un uomo indegno di quello che ha e non mi fare mancare occasione per ribadir lo), però, per farti un esempio, io non parlo delle cose brutte che mi accadono, con nessuno, è un modo per allontanare il pensiero e il dolore da me. Ora, premesso che in quello che state passando ci siete in due, forse questa è anche la sua reazione. Reazione che comunque è sbagliata, ancora di più perché tu stai comunque sopportando il peggio e lui dovrebbe esserti vicino, però, in minima parte, lo capisco.
Detto questo, sbagli, temo, a contare su di lui.

quoto tutto
soprattutto la parte in neretto e soprattutto il fatto che ognuno di noi reagisce al dolore in maniera diversa....

so che ognuno reagisce al dolore a modo suo, infatti non giudico ne mi incazzo, però ecco sento quel vuoto in più... io gli chiedo come sta, gli do il mio supporto e affetto cmq, ma ho anche bisogno di riceverne
oggi altra domanda di quelle che ti lasciano il gelo dentro "ma puoi riprovare subito a restare incinta?!" fatta poi da una persona che sa anche come stanno le cose con lui bho mi rendo conto che davvero da fuori la visione è così diversa