coolors ha scritto:Posto che se una persona non legge le modalita' d'uso e pulizia dei vari prodotti ma soprattutto se ne stra-frega di teschi e croci nel retro dei vari prodotti non e' certo colpa del prodotto che ha subito il trattamento ...
Posto che c'e' tanta superficialita' nell'utilizzo dei detersivi da parte del mondo femminile, in barba anche al futuro del pianeta e a quello che si lascera' ai propri figli (le piccole consuetudini quotidiane di milioni di persone incidono parecchio sullo stato del nostro pianeta) ...
Posto che quando scritto da Birba e' il decalogo del 'pulisci ecologicamente' e che tanti prodotti denominati bio di bio hanno ben poco ...
... trovo assolutamente giusto che si, e' corretto che il consumatore si informi su cio' che usa per cui non e' scontabile l'effetto ignoranza.
Ma dopotutto non mi stupisco, di fronte a migliaia di mamme/papa' che non vogliono trovare qualche ora di tempo per approfondire la tematica relativa ad esempio ai vaccini dei PROPRI FIGLI, magari preferendo lo svago presso il centro commerciale vicino casa ...
Troppo facile crogiolarsi nella propria ignoranza lasciando che sian altri a decidere/subire i danni per i ns (spesso errati) atti quotidiani.
OK, però non esiste una normativa riferita al Biologico realativa a ciò che non è alimentare, bensì ci sono Disciplinari di Produzione Privati promossi dai singoli Organismi di Certificazione. Questo vuol dire che un prodotto certificato Bio risponde a criteri diversi a seconda dell' Organismo di Certificazione che lo dichiara tale, quindi bisognerebbe prendersi lo sbattimento di andare a leggerseli per valutare quale sia il più stringente e affidabile, e per ora non c'è dubbio che mi ci sia messa

. Per quanto riguarda la tua critica vs il consumatore distratto e disinteressato, condivido, ma a livello pratico credo che il consumatore "medio" non viva certe decisioni di acquisto come "estensive", è una forma mentis che si sta diffondendo ultimamente, ecco perchè ti chiedevo circa la fruibilità di tutte queste informazioni, a prescindere da Internet. Io non mi crogiolo della mia ignoranza, sono qui per avere informazioni per applicarle, e magari passerò parola anche a mia madre. Ma se mia nonna va al supermercato e si compra il Chanteclair, e questo le rovina un elettrodomestico, penso anche che la ditta produttrice, come azione preventiva, dovrebbe tutelarsi riportando le categorie di prodotto che possono recar danni. Poi se c'è chi si ostina a utilizzarli lo stesso perchè non legge, pace: tentativi ed errori come le scimmie di Pavlov.