







Long, pioniere della Land Art (avanguardia degli anni '60, tra gli altri Smithson, Morris, De Maria, Heizer, Christo) è noto per gli interventi impressi nella natura anche solo semplicemente calpestando un prato (notissimo, A line made by walking, 1967, tra le ultime foto sotto, in b/n) in cui mantiene col paesaggio un rapporto 'romantico' spesso risiedendo per giorni nel luogo su cui decide di intervenire, esplorando con le sue famose camminate la zona circostante. Partendo quindi da schizzi, fotografie, mappe, e prelevando i materiali raccolti in viaggio (rami, pietre, terra, fango, dall'Africa ed America soprattutto, in aree disabitate), ricostruisce in galleria il rapporto stretto e l'esperienza vissuta nella natura.
La mia arte consiste nell'atto stesso del camminare.. si fa camminando.
Ciò che interessa a Long infatti è soprattutto attraversare un territorio lasciandovi delle tracce leggere destinate a scomparire in fretta - atteggiamento ecologista ante litteram - e la geometria delle forme risponde ad una geometria della camminata: le tracce che imprime sulla terra, le aggregazioni di rami e pietre, sono destinate presto a sparire, non sono altro che sculture effimere, segni destinati a non essere mai apprezzati.
Le uniche testimonianze (è il destino di molti artisti Land, in polemica col mercato dell'arte) sono gli scatti fotografici connotati da impressioni e schizzi, che inducono lo spettatore ad immaginare il contesto e l'artista intento nella costruzione delle forme. Un'arte quella della Land Art quindi del tutto slegata dalle logiche economiche del mercato contemporaneo, e gli interventi degli artisti della Land Art, quando si tratta di grandi dimensioni (gli scavi di Smithson, per esempio) sono finanziate dalle stesse gallerie d'arte.


Info artista e galleria:
http://www.richardlong.org/
http://www.lorcanoneill.com/site/index.php








