Piano a induzione o a gas?

#1
Ciao a tutti...inutile dire tutti i vantaggi dell'induzione...ma i consumi?è vero che si può regolare la potenza, ma è possibile che non si possa per esempio tenere acceso il forno contemporaneamente? oppure la lavatrice? l'intenzione non è quella di alzare il voltaggio del contatore...ma vorrei sapere se si può utilizzare comunque senza poi pentirsi di averlo preso perché ogni due per tre salta la corrente!mi serve qualche dritta!Grazie!

Re: Piano a induzione o a gas?

#4
Perché in Italia dal punto di vista della distribuzione elettrica è cambiato poco, da dopo la seconda guerra mondiale. Si è rimasti ancorati ai 3kW monofase, che potevano andare bene nel 1947, ma già negli anni 60 cominciavano a essere stretti, con forni e lavatrici. E quando qualcosa in Italia entra nella cultura generale, come "Se hai più kW sprechi di più", è dura a morire.
In Germania da subito dopo la guerra sono passati alla trifase in tutte le abitazioni, con 11kW di base per tutti (che in trifase è il minimo), altro che i 3 kW. In più, i costi fissi al mese non cambiano, se aumenti i kW. Credo che neanche nei paesi dell'Est siano messi come noi. Oggi però passare a 6 kW costa solo un poco di più all'anno di costi fissi. L'energia consumata ha lo stesso prezzo.

Re: Piano a induzione o a gas?

#5
Molti hanno problemi con induzione perchè NON SANNO che per cuocere la pasta bastano 3-4 minuti a potenza massima, spegnere il piano induzione appena acqua bolle, mettere coperchio e l'acqua si manterrà >70 gradi per quasi 30 minuti. Continuare a consumare elettricità dopo che acqua è andata in ebollizione (1 - 1,5 litri d'acqua è più che sufficiente) è TOTALMENTE inutile, uno spreco di energia.
In quel tempo puoi cuocere pasta, bollire patate, uova etc, col vantaggio ulteriore di poter controllare in modo preciso la cotture e evitare che l'acqua tracimi fuori dalla pentola (cosa che avviene immancabilmente con i coperchi e continua immissione di calore in pentola).
In pratica così facendo bastano i 3kw e si può usare forno e altri fuochi..basta NON farlo nei 3-4 minuti in cui un fuoco è a P.

Il piano induzione una volta provato non lo cambi più, il gas è troppo scomodo e "lento" per far bollire acqua.
Purtroppo del gas non si può fare a meno per scaldare acqua, altrimenti l'avrei fatto fuori (scaldabagno elettrico è un suicidio economico ed ecologico)

Provate e mi ringrazierete. :lol:

Re: Piano a induzione o a gas?

#6
Questa è in parte una leggenda che viene dal gas, dove non è facile misurare il consumo per ogni singola cottura, e dove la fiamma è tenuta sempre più alta di quello che serve.
Con la pasta la maggior parte dell'energia se ne va per fare bollire l'acqua, non per cuocere la pasta (con coperchio). Quindi se si aumenta la quantità di acqua da bollire per poi spegnere la fiamma, si consuma di più, non di meno.

Per consumare meno bisogna diminuire la quantità d'acqua. Per 80-100g di pasta bastano 0,5-0,6 l di acqua e cuocere poi a bassa potenza (3,5-4) con coperchio.
Se hai l'induzione, collega un misuratore di consumo al piano e vedrai che consumi meno così, e fai anche molto prima, con meno acqua da bollire.
Sono anche balle che la pasta viene meglio con più acqua. Per fare incollare l'amido ci vuole proprio poca acqua, come per farla risottata.