eldu ha scritto:simarlau ha scritto:
Se in Italia ci fosse una vera politica per la famiglia potrei anche accettare i pacs, ma siccome io non ho nessun appoggio dallo Stato nel creare una famiglia perché se ne frega delle difficoltà che oggi si devono affrontare...allora che i pacs non vengano!
non è giusto che lo stato non aiuti le famiglie, su questo sono più che d'accordo... i miei genitori ad esempio mi pagano le tasse per l'università, se fossi a carico di mia madre soltanto pagherei molto meno (ai miei conveniva separarsi...

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però non per questo non si devono aiutare anche coppie atipiche... e infatti, come dici tu, discorso a parte per gli omosessuali!
Inizio dicendo che non ho simpatie o antipatie particolari per pacs dico convivenze ecc e che, NONOSTANTE TUTTO, ancora credo nel matrimonio, sia civile che religioso, perche' penso che sia ancora (sia a livello morale che soprattutto sociale) la formula piu' equilibrata di compromesso tra persone e che, ANCORA E NONOSTANTE TUTTO, garantisca una maggiore tutela per i figli, che dovrebbero essere un punto focale in un argomento come questo..
Che ci piaccia o no, viviamo in una societa' complessa da cui non si può prescindere, per cui io credo che il matrimonio tradizionale abbia ancora una funzione importante per la tutela/educazione/ inserimento sereno della societa' di un figlio. oggi giorno sia ssiste ad un sempre piu crescente e pressante bisogno di laicita' e liberalita', ma mi chiedo se effettivamente, in una societa' strutturata come la nostra, siamo effettivamente pronti e maturi per questo. Daccordo o no, e' un dato di fatto e non sempre l'avvenierismo e' un giovamento, soprattutto in un paese come l'italia: bisognerebbe valutare anche con maggiore ponderatezza se siamo pronti o no ad un sistema del genere, se siamo culturalmente e moralmente maturi per eliminare vincoli di tutela verso il piu debole ecc...pensare di piu a chi paghera' domani il peso delle nostre scelte di oggi....
Su argomenti cosi' scottanti stranamente concordo con la politica dei piccoli passi, che di solito, da guerrafondaia qualesono, disdegno.
Riallacciandomi a cio' che ho quotato vorrei mettere in evidenza pero' anche un esempio contrario, che a me fa molto incazzare.
Se sei una coppia convivente, l'universita' pretende di calcolarti l'importo delle tasse che tu devi pagare anche sul reddito del tuo compagno.
Ma il bello e' che l'universita' si basa sul reddito dell'anno precedente, per cui se io l'anno scorso convivevo con un ragazzo e ci siamo lasciati io dovrò pagare nel nuocvo anno in base al suo reddito, anche se dimostro che non viviamo piu insieme. La differenza e' che mentre un marito separato e ' obbligato a contribuire l'ex convivente no. Per cui, se il tuo ex-lui era benestante e tu tiri a campare dovrai pagare comunque una barcata di soldi, finoi all'anno successivo, mentre se ti avessero considerato il tuo solo reddito addirirttura saresti stato nello scaglione dei meritevoli della borsa di studio
Vedo succedere spesso cose del genere spesso in Universita'.
E' giusto? Io non credo.
E' una realta' che, purtroppo, quando allo stato conviene ti "parifica" per farti pagare, ma quando non gli conviene con la scusa che la convivenza non vale niente, nulla ti da.
Io credo che tutto questo casino dei dico e pacs sia dovuto in buona parte ad incongruenze dello stato in materia fiscale come questa.
L'assenza di una posizione ed equa in materia fiscale (e non legale) secondo me sta alla base di tutto questo gran parapiglia tra matrimonio a, b, c, convivenze e chi piu' ne ha piu' ne metta.
Poi vorrei anche dire che e' vero che basta una mia firma per risolvere le cose, ma che comunque da uno stato equo non mi aspetterei che si "giocasse" su situazioni come questa, in particolare pensando a tutti quelli che, come si e' largamente detto, per motivi vari ed eventuali non possono sposarsi.
Il mio timore e' che lo stato si opponga ai vari dico pacs solo per motivi di carattere finznziario, quale r il problema pensioni, e non perche' gliene freghi realmente qualcosa dello stato sociale e delle eventuali ripercussioni sulla moralita' del paese....
Ci vorebbe maggiore coerenza da entrambe le parti.
Spero di essermi spiegata, non prendo le parti di nessuno, quoto in pieno kali, ma non mi piacciono le ingiustizie, da entrambe le parti.
Sul discorso di affidare invece figlia coppie omosessuali, scusatemi, ma non sono daccordo, perche' sono fermamente convinta che non siamo ancora pronti e che nella stragrande maggioranza dei casi le ripercussioni psicologiche sia interne che esternesu quei figli sarebbero violentissime. Aspetterei ancora .