#361
annsca ha scritto:
Mercury ha scritto:Non ha torto Domovoy quando dice "Se impazzisci e lasci tutto al portinaio credo sia corretto che lo stato dia una parte a tua figlia ad esempio"...
invece se impazzisci e lo sposi, il portinaio, va tutto bene e lo stato ti da anche il suo benestare ...ma avanti 8) :lol: :lol: :lol:
:lol: :lol: in ambo i casi puoi attaccarti alla circonvenzione d'incapace :lol: :lol: :lol: però dev'essere un gran figo sto portinaio 8) come scopa lui.... nessuno!
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#362
Mercury ha scritto:
annsca ha scritto:
Mercury ha scritto:Non ha torto Domovoy quando dice "Se impazzisci e lasci tutto al portinaio credo sia corretto che lo stato dia una parte a tua figlia ad esempio"...
invece se impazzisci e lo sposi, il portinaio, va tutto bene e lo stato ti da anche il suo benestare ...ma avanti 8) :lol: :lol: :lol:
:lol: :lol: in ambo i casi puoi attaccarti alla circonvenzione d'incapace :lol: :lol: :lol: però dev'essere un gran figo sto portinaio 8) come scopa lui.... nessuno!
peccato solo che il portinaio figo sia un esemplare in via di estinzione .. per fortuna sopravvivono i GILLLLLL :mrgreen:
Immagine

#363
io lo ho sempre beccati brutti i portinai! :roll:
e sempre con l'aspirapolvere... :lol: :lol:
ma sempre, comunque...strega inside! 8)
Immagine
la vita è tutta una questione di cul@, o ce l'hai o te lo fanno...(Cit. Dammispazio)

#364
Mercury ha scritto: La forma più piccola e più vecchia di società è la famiglia, e la famiglia è innanzitutto un legame di sangue. Uno Stato ci pensa sempre due volte ad affermare giuridicamente che i legami di sangue non valgono una cippa solo perchè col tuo prozio o tuo fratello ci hai litigato 20 anni fa...... :roll:
non direi, visto che la forma + piccola di famiglia è costituita da due individui non necessariamente legati da vincoli di sangue.

Detto questo, tutti noi conosciamo situazioni di figli , mogli/mariti che si sono disinteressati completamente del loro caro estinto fintanto che è stato in vita e che diventano improvvisamente parenti e quindi legittimi eredi "a babbo morto"... quindi ci sarebbe molto da discutere anche su questo, lasciamo perdere :?
Immagine

#365
bon, a questo punto però, mi sorge spontanea una domanda.

Siamo stati tutto il giorno a cercare di spiegare, senza troppa fortuna direi, perchè non ci riconosciamo nell'istituzione del matrimonio.

A questo punto perchè non ci spiegate perchè è così difficile per voi accettare che ci siano persone che la pensano diversamente ? sembra quasi che la semplice realtà della convivenza tolga qualcosa al matrimonio , quasi vi sentiate minacciati da qualcosa/qualcuno :? .
Ovviamente, la mia è solo un'impressione ma più volte, quando si è toccato questo argomento, ho avuto questa sensazione e mi piacerebbe capire il motivo di tanta animosità :roll:
Immagine

#366
ann per quanto mi riguarda è: non arrivo proprio a capire il perchè si è contro il matrimonio a priori e quindi sto tentando, con pessimi risultati, di cpaire il vostro pensiero.
Probabilmente, come hai detto tu, partiamo proprio da due punti di vista talmente differenti da non riuscire proprio ad incontrarci.
Per il resto sia chiaro che per me un essere umano è libero di fare, pensare ed essre ciò che vuole, l'importante è solo che la sua libertà non leda la mia...........e non è questo il caso :wink:


p.s.:mettici pure che per una volta, almeno per ora, non è entrata la politica e il discorso chiesa è stato solo sfiorato......ma poi evitato con classe :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: quindi direi topic perfetto 8) :D
Da atea, sono convinta che ci sia comunque un'intelligenza o una forma di pietà superiore che da figli abbastanza gestibili a chi altrimenti farebbe casini pazzeschi.(cit. sunset)

#367
Che mi son persa...25 pagine in un giorno e arrivo solo a notte :cry:
Uff, non riesco a leggere tutto, ma vorrei dire la mia: divorziata e attualmente convivente da 8 anni con 2 figlie dal nuovo compagno.
Dovrei essere disincantata nei confronti del matrimonio, eppure mi vorrei risposare.
Perché sento che quel riconoscimento legale manca a me e alle mie figlie. Col passare degli anni mi vengono mille paure...è un discorso molto lungo, ma in sintesi vorrei risposarmi per poter dire sì all'uomo che amo in modo diverso rispetto alla prima volta, in modo più profondo e sentito seppur non in chiesa e per sentire che la nostra famiglia è più tutelata.

#368
Sil70 ha scritto:
aleale ha scritto:
capperugiola ha scritto:scusate ma dopo 20 e passa pagine mi sorge spontanea una domanda ,alle sposate cosa interessa il perchè le conviventi non vogliano sposarsi ? cosa vogliono capire? ma saranno libere di fare ciò che vogliono e di auspicare delle leggi migliori per loro stesse le loro famiglie?
è un fatto troppo personale per giudicare ,ognuno ha un proprio percorso,delle proprie idee ,quindi,secondo me non c'è nulla da capire :wink:
Cappe...prima infilavo i piatti in lavastvoglie e pensavola stessa cosa... :wink:
li tiravi i piatti ad un certo punto, di la verità! :lol: :lol:
:mrgreen: :mrgreen:

No tutto sereno e tranquillo...ma mentre cercavo di incastrarli tipo tetris..rimuginavo..ed ho pensato la stessa cosa di cappe... :lol:
CASACASA ALEALE VEROVERO
COMMENTI!

#369
Guarda, io purtroppo ho letto il post solo a spot, quindi non ho recepito un "non accettare" la condizione di convivenza da parte di chi invece è sposato, ma appunto dovrei rileggermi tutto..
Ho letto un bruttissimo paragone tra convivenza e lavoro in nero, molto fuori luogo direi, questo si.

Quindi tralascio questa premessa e parlo solo per me.
Io non ho assolutamente nulla contro la convivenza (condizione che ho anche "praticato"), faccio un pò fatica, come qualcun altro, a comprendere il significato del più volte letto "non credo nel matrimonio", questo si, ma io ho un problema con tutte le affermazioni così decise e generalizzate, cosa mia direi..

L'unica cosa che mi lascia perplessa è che GIUSTAMENTE ci si pone il problema di avere dei diritti/doveri verso il compagno di vita, e dell'assoluta non tutela di questi diritti da parte dello stato italiano.
Io la possibilità di aver questa tutela la vedo semplicemente nelle firme in comune.
Sarà che inconsciamente o meno, faccio molta distinzione forse tra il matrimonio in Chiesa e quello in comune.
L'ho chiesto prima ma non mi pare che nessuno mi abbia risposto: cosa è del fatto di mettere nero su bianco le firme davanti al sindaco , che crea problemi? Se non si chiamasse "matrimonio civile" ma "patto bilaterale" cambierebbe qualcosa?
Non è domanda polemica è...ma è una cosa che non riesco a capire. Si sente la necessità di avere dei diritti e c'è il modo per averli, o meglio, lo stato italiano questo modo concede, non obbliga ad andare davanti ad un Dio che non si riconosce, non obbliga a snaturarsi, quindi veramente chiedo quale è il punto che non vi torna??

- Articolo 143 Diritti e doveri reciproci dei coniugi
Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. Dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione. Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia.

- Articolo 144 Indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia
I coniugi concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa. A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l'indirizzo concordato.

- Articolo 147 Doveri verso i figli
Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli.
Lavora come dici tu e pago come dico io.
Lavora come dico io e pago come dici tu.

http://www.facebook.com/DalloZuccheroAlleTorte?ref=hl" onclick="window.open(this.href);return false;

#370
annsca ha scritto:Siamo stati tutto il giorno a cercare di spiegare, senza troppa fortuna direi, perchè non ci riconosciamo nell'istituzione del matrimonio.
Ann, scusa ma il mio problema è proprio che non riesco a capire cosa c'è da riconoscere :oops: :oops:
Al di là dell'aspetto religioso (per me è fondamentale, ma qui non è attinente), il matrimonio comporta diritti e doveri. Dite che i doveri li conoscete e ve ne fate carico indipendentemente dal matrimonio. Benissimo, ovviamente ci credo, quindi il matrimonio da questo punto di vista non vi cambia niente. Allora cosa vi cambia se per assicurarvi quei diritti lo stato vi chiede di mettere due firme su un foglio?

Non capisco se il problema è mettere le firme di fronte a un pubblico ufficiale, o il fatto che giudicate il matrimonio un'istituzione superata, o la potenziale perdita dello status di donna indipendente, o il timore di "conformarvi", o... non so che altro...

E in quanto alla libertà dell'individuo di destinare le proprie sostanze al proprio compagno e di delegare a lui le decisioni relative alla mia salute, io quella libertà l'ho esercitata nel momento in cui mi sono sposata...

Mi spiace, proprio non riesco a capire :oops: :oops:
Immagine
Immagine
Immagine
The Sisterhood of The Calf 38

#371
Per completezza, aggiungo anche che io contro la convivenza non ho assolutamente nulla (mio zio paterno ha convissuto per 33 anni con mi zia, hanno avuto mio cugino, e dopo 33 anni lo scorso dicembre si sono decisi a sposarsi in comune, e sono due persone che si sono voluti e si vogliono bene non meno che se si fossero sposati 33 anni fa)
L'unica cosa su cui mi interrogo è sul perchè le coppie conviventi chiedano - giustamente - il riconoscimento di certi diritti ma poi rifuitino le due semplici firme che glieli garantirebbero... :roll: :roll:
Immagine
Immagine
Immagine
The Sisterhood of The Calf 38

#372
pan ha scritto:Io la possibilità di aver questa tutela la vedo semplicemente nelle firme in comune. [...]
Si sente la necessità di avere dei diritti e c'è il modo per averli, o meglio, lo stato italiano questo modo concede, non obbliga ad andare davanti ad un Dio che non si riconosce, non obbliga a snaturarsi, quindi veramente chiedo quale è il punto che non vi torna??
ok l'hai detto meglio di me :lol: :lol:
Immagine
Immagine
Immagine
The Sisterhood of The Calf 38

#373
pan, anche a me quel pragone ha dato fastidio e molto, e in verità anche altre affermazioni che, a mio avviso, sono stati lanciate come "proclami", forse con la stessa forza che tu hai letto nel ns. "non credo nel matrimonio".

L'ho scritto prima, ma lo ripeto senza problemi (poi basta però, perchè vengo a noia 8) :lol: ): la coppia per me è una dimensione privata, non mi interessa che venga riconosciuta dallo stato italiano, non è questa la mia esigenza (ma parlo per me e solo per me, ovvio): io e il mio compagno siamo una coppia nei ns. cuori e nel ns. impegno quotidiano e questo è più che sufficiente. Quello che personalmente contesto e che, in quanto individuo, io non abbia diritto di decidere su cose che riguardano la mia vita, la mia salute e perchè no anche i miei averi visto che ho lavorato per accantonarli. Mi viene risposto che la famiglia è questo e quello, non discuto, voi avete fatta una scelta rispettabilissima, la mia è diversa e altrettanto rispettabile.

Ma se continuiamo così non arriveremo mai capirci: voi parlate di tutela della famiglia, di diritti/doveri della famiglia, io parlo dell'individuo, dei diritti/doveri del singoli individuo. Prima di essere famiglia, io sono un individuo ..potrò non essere una famiglia nel concetto costituzionale, ma sono sicuramente un individuo e vorrei vedere rispettate le mie volontà e i miei diritti :wink:
Immagine

#374
lunaspina ha scritto:
annsca ha scritto:Siamo stati tutto il giorno a cercare di spiegare, senza troppa fortuna direi, perchè non ci riconosciamo nell'istituzione del matrimonio.
Ann, scusa ma il mio problema è proprio che non riesco a capire cosa c'è da riconoscere :oops: :oops:
Al di là dell'aspetto religioso (per me è fondamentale, ma qui non è attinente), il matrimonio comporta diritti e doveri. Dite che i doveri li conoscete e ve ne fate carico indipendentemente dal matrimonio. Benissimo, ovviamente ci credo, quindi il matrimonio da questo punto di vista non vi cambia niente. Allora cosa vi cambia se per assicurarvi quei diritti lo stato vi chiede di mettere due firme su un foglio?

Non capisco se il problema è mettere le firme di fronte a un pubblico ufficiale, o il fatto che giudicate il matrimonio un'istituzione superata, o la potenziale perdita dello status di donna indipendente, o il timore di "conformarvi", o... non so che altro...

E in quanto alla libertà dell'individuo di destinare le proprie sostanze al proprio compagno e di delegare a lui le decisioni relative alla mia salute, io quella libertà l'ho esercitata nel momento in cui mi sono sposata...

Mi spiace, proprio non riesco a capire :oops: :oops:
luna, rispetto quello che dici ma così come tu non riesci a capire me, io non riesco a capire perchè per vedere rispettate le mie decisioni di individuo ( e non di famiglia, lo ripeto) io debba sottostare a un'istituzione in cui non credo e in cui non mi riconosco.. per me è una questione di principio e di coerenza personale. Vuoi mettere quanto sarebbe + comodo e facile adeguarsi alle regole...
Immagine

#375
che energia Ann...io non je la fo'! :lol: :lol:

pensa che stasera ho raccontato delle info di Costa a Sillo...
lui e come si fa allora!??!
io sposiamoci, famo prima! :lol: :lol:
ma sempre, comunque...strega inside! 8)
Immagine
la vita è tutta una questione di cul@, o ce l'hai o te lo fanno...(Cit. Dammispazio)