Concordo in pieno.
Se ho capito bene, il 65% sostituisce il vecchio 55% sul risparmio energetico, che data la maggior complessità documentale, aveva perso un po' di appeal rispetto ad un più semplice 50% laddove si potevano applicare entrambi, in alternativa (es i condizionatori a pompa di calore). I cosiddetti mobili fissi (che già sono una contraddizione nei termini

) rientrano nel 50%, a condizione che facciano parte di una ristrutturazione (questo per sgombrare subito il campo da equivoci, altrimenti nasce la convinzione che chiunque voglia comprare una cucina nuova abbia diritto ad uno sconto!). Sono poi curioso di capire cosa saranno i mobili fissi e cosa non lo sarà. Più che gli armadi a muro, io avrei incentivato ad esempio la sostituzione di tutti gli elettrodomestici ad alta efficienza energetica, così da averne un beneficio sull'ambiente e sul conto energetico del paese. Poi c'è da dire un'ultima cosa, a mio parere. Che spesso sono questi incentivi a fare i prezzi, e non è più il mercato a determinarli. Prendiamo il caso del fotovoltaico. Incentivi altissimi, il prezzo dei pannelli rimaneva, secondo me artificiosamente, alto, nonostante l'avanzamento della tecnologia e i volumi di produzione crescenti. Scendono gli incentivi, scendono i prezzi, ed il periodo di recupero dell'investimento resta costante. Ora che aumenta il bonus statale al 65%, vedrete che i prezzi dei pannelli non scenderanno per un po', e magari qualche sconto che si riusciva a strappare prima al venditore, ora non ci sarà più...tanto lo recuperiamo col bonus statale. E alla fine il beneficio per il consumatore finale non c'è!
A proposito, vediamo come sta attualmente la situazione del fotovoltaico, prima o poi arriverà il momento che mi convincerò a metterlo
