capperugiola ha scritto:Ros
Partecipaaaaaaaa!!!!
Cappe,confesso che la poesia,pur lasciandomi tutt'altro che indifferente, non è proprio la mia passione

,le poesie le scopro quando mi ci imbatto per caso, come con quella da pelle d'oca della Merini che hai postato tu
Scavando nei meandri della memoria ho ripescato questa di Vladimir Majakovskij che adoravo al liceo
Invece di una lettera
Il fumo del tabacco ha roso l'aria.
La stanza
è un capitolo dell'inferno di Kruchenych.
Ricordi?
Accanto a questa finestra
per la prima volta
accarezzai freneticamente le tue mani.
Oggi, ecco, sei seduta,
il cuore rivestio di ferro.
Ancora un giorno,
e mi scaccerai,
forse maledicendomi.
Nella buia anticamera, la mano, rotta dal tremito,
a lungo non saprà infilarsi nella manica.
Poi uscirò di corsa,
e lancerò il mio corpo per la strada.
Fuggito da tutti,
folle diventerò,
consunto dalla disperazione.
Ma non è necessario tutto questo;
cara,
dolce,
diciamoci adesso addio.
Il mio amore,
peso così schiacciante ancora,
ti grava sopra
lo stesso,
dovunque tu fugga.
Lasciami sfogare in un ultimo grido
l'amarezza degli offesi lamenti.
Se lo sfiancano di lavoro, un bue,
se ne va
ad adagiardi sulle fredde acque.
Ma, al di fuori del tuo amore,
per me
non c'è mare,
e dal tuo amore neanche col pianto puoi impetrare tregua.
Se l'elefante sfinito cerca pace,
si stende regalmente sulla sabbia arroventata.
Ma, al di fuori del tuo amore,
per me
non c'è sole,
e io non so neppure dove sei e con chi.
Se così tu avessi ridotto un poeta,
lui
avrebbe lasciato la sua amata per la gloria e il denaro
ma per me
non un solo
suono è di festa
oltre a quello del tuo amato nome.
Non mi butterò nella tromba delle scale,
non ingoierò veleno,
non saprò premere il grilletto contro la tempia.
Su di me,
al di fuori del tuo sguardo,
non ha potere la lama di nessun coltello.
Domani dimenticherai
che ti ho incoronato,
che l'anima in fiore ho incenerito con l'amore,
e lo scatenato carnevale dei giorni irrequieti
scompiglierà le pagine dei miei libi...
Potranno mai le foglie secche delle mie parole
trattenerti un momento
per aspirare avidamente?
Ma lascia almeno
ch'io lastrichi con un'ultima tenerezza
il tuo passo che s'allontana.
E già che ci sono posto anche quella da cui ho tratto la mia firma
sempre di Majakovskij
FRAMMENTI
Mi ama? Non mi ama? Mi spezzo le mani
e sparpaglio
le dita spezzate
cosi si strappano per l'auspicio e si gettano
in maggio
ghirlande di margherite in cui t'imbatti
Che le forbici e il rasoio svelino la canizie
Risuoni a non finire l'argento degli anni
Spero credo che non verrà mai
per me l'infame buonsenso