Re: Top cucina: nuovo materiale

#2
SsilviaA ha scritto:Ciao! Sto impazzendo da giorni per trovare il nome di un materiale, che non trovo. Potete aiutarmi ed eventualmente darmi pareri?
È un materiale composto altamente da silicio, disponibile (che io sappia) solo in bianco o in nero. Ho personalmente preso in mano un taglierino e graffiato un agglomerato di quarzo standard, su questo materiale non sono riuscita a provocare nessun graffio mettendoci forza.
Mi spaventa che sia composto maggiormente da vetro perché esso teme gli shock termici se non sbaglio e volevo informarmi a riguardo per fare il mio top della cucina. Il bianco è un bianco splendente che definisco da "apple" perché sembra la mela illuminata a led che si trova in negozio.

Lo conoscete? In questa sezione, nel Topic di sola lettura sui materiali, mi sembra di averlo individuato nel link a fine pagina, ma non funziona e non posso paragonarlo!
no. da come lo descrivi potrebbe essere una ceramica tipo lapitec o dekton però... sono quasi tutti composti di silicio... e tutti hanno più colori, non solo bianco e nero.
che i top subiscano lo shock termico... tutti e nessuno... nel senso che più rigidi sono e meno resistono però in base alla loro composizione chimica potrebbero espandersi anche meno e quindi soffrire meno della problematica (per esempio ci sono i vetri borosilicati che resistono ad alte temperature). C'è da dire che con un sottopentola il problema non si pone.
Pax tibi Marce

Re: Top cucina: nuovo materiale Nano Glass White

#9
SsilviaA ha scritto:In riferimento a quanto mi avete suggerito nell'altro Topic, ovvero di controllare bene i miei acquisti perché questo materiale proviene dalla Cina e devo controllare che sia giusto per il contatto con gli alimenti, vi chiedo come?
Nel senso.. ok stare attenti, ma c'è qualche certificazione? Devo chiedere qualcosa al produttore, ma soprattutto richiedere qualche cosa? Perché attualmente ho solo la sua parola e non mi va di farmela bastare :oops: :oops:
... non te ne fai nulla imho... dubito che ci si sia posto il problema anche se dubito che possa dare problemi... comunque queste sono 3 norme applicate ai piani top in HPL (2) ed una ai quarzi (Cd/Pb)
EN 1186 per il contatto alimentare.
EN 13130 contatto alimentare migrazione formaldeide.
UNI EN ISO 10545 Cessione di Cadmio e Piombo


Ecco... poi l'HPL essendo un materiale nato per la cucina e non solo è blindato dal punto di vista normativo anche per shock termico, calore secco, calore umido, impatto con sfera, detergenti e liquidi alimentari però è coperto con una normativa specifica studiata per questo tipo di superficie e per le problematiche della cucina/bagno top in generale, altri materiali tipo okite ceramiche eccetera non esibiscono gli stessi test ma dei test specifici per il loro settore d'appartenenza o almeno quello più importante per loro (quindi ad esempio l'HPL ha una norma En 438 per quanto riguarda la durezza nel senso di prova del graffio e taber mentre su un'okite magari trovi la durezza secondo la scala Mohs). Neanche a farlo apposta i vari test non sono sovrapponibili e/o applicabili al materiale succedaneo ne a quanto sembra c'è una volontà di trovare e testare delle caratteristiche comuni ed utili nell'uso top cucina (...uscirebbero reciproche figure di m3rda).
Pax tibi Marce

Re: Top cucina: nuovo materiale Nano Glass White

#12
per come lo vedo in foto da lontano non mi preoccuperei: sembra nulla più che un vetro tinto in massa cosa che è nel mercato da anni.

Però detto questo non mi addentrerei in considerazioni chimiche e fisiche: la materia è delicata e va trattata test alla mano.... non centra nulla che è duro e che non entra il cibo... le prove di cessione si fanno oltre che in acqua distillata in soluzioni di acido acetito ed alcool perchè nulla è dato per scontato: potrebbe essere una superficie liscia e dura da impazzire ma che si corrode e cambia completamente forma chimica a contatto con un pomodoro o un limone: non a caso sui quarzi ho citato una prova su piombo e cadmio che sono sostanze tra l'altro spesso utilizzate come coloranti nonchè nel caso del piombo nei cristalli.
Inoltre ammettendo alla fine che sia vetro e trascurando il problema del contatto alimentare ci sono altre N prove molto interessanti dal punto di vista del top da cucina: una per tutte è la prova da impatto con sfera... la famosa "sfera" che la valcucine tirava sui piani vetro (ma i loro sono temperati) potrebbe impattare su un'altra superficie "vetroceramica" e farla a pezzi e più alti siamo su scala mohs più il rischio di crack diventa concreto... poi c'è lo shock termico e la prova al calore secco, l'assorbimento (macchiabilità in pratica) che può essere facilmente superata magari da un vetro puro ma è tutt'altro che scontata magari in una superficie "marmorea" che è aggredita da acidi e penetrata dai liquidi... insomma se vogliamo andare a scavare non possiamo dormire sonni tranquilli veramente con nessun piano di questo piccolo pianeta, se invece cerchiarmo di essere consapevoli che nessun piano è perfetto e cerchiamo di non metterlo alla prova si può vivere serenamente persino con un "umile" HPL e con bona probabilità con questo nanoglass.
Pax tibi Marce

Re: Top cucina: nuovo materiale Nano Glass White

#14
le prove di cessione/contatto alimentare non sono replicabili artigianalmente: richiedono grossi tempi di esposizione e strumenti sofisticati di rilevamento. gli En che ti ho postato sopra si riferiscono alle norme ufficiali che puoi chiedere (ma ripeto: buona fortuna).

Si possono condurre agevolmente in casa le prove di "macchia" mettendo il liquido in test sotto il "cul0" scusa il termine di un bicchierino di plastica e analizzando dopo 24ore il tutto. Il bicchierino tiene la forma tonda e evita che il liquidi si secchi. Il vetro non soffre nessun liquido "standard" ma solo alcuni acidi (acido fluoridico... la soda caustica è basica non fa nulla al vetro) e se è vetro non teme l'assorbimento come avviene in marmi e certi quarzi. Comunque per mia esperienza testato il caffe, testato il succo di pomodoro, testato aceto rosso e vino rosso in ambito cucina si può essere abbastanza certi che è un buon prodotto.

Per lo shoch termico e la prova al calore si usa un pentolino in alluminio di diametro 10cm circa riempito di paraffina e lo si porta a 180 gradi poi si sposta il pentolino sulla superficie per 20 minuti (che si raffreddi)... con l'acqua non si può compiere un test simile perchè il fondo non raggiunge i 180 gradi. Quasi sempre in queste superfici rigide se teniamo il pentolino a 180 gradi non lontanissimo dai margini si arriva alla rottura del vetro tuttavia si può anche usare anche un sottopentola direi io...
Per l'impatto (che simula la caduta di un bicchiere) si usa una biglia da 500 grammi circa di ferro... non si trova facilmente sul mercato... in effetti è una sfera di un mega cuscinetto che viene fatta cadere da 60 cm di altezza: il vetro temperato da 12mm resiste ed incredibilmente resistono pure i laminati in quanto sono flessibili ma il vetro che stai comprando tu è temperato? perchè la lastra in vetro temperato è molto difficile da lavorare se non impossibile: la prassi sarebbe di ricavare da un vetro normale il pezzo e poi andare in tempera ma non è sempre facile su un top da cucina a misura.... anche qui: uno potrebbe anche evitare di far cadere i piatti dal pensile però può succedere: importante è che se succede non si vada a reclamare (e per questo si fanno le norme... )
Pax tibi Marce