salvo72 ha scritto:La cessione del credito si poteva fare a tutti fuorchè alle banche; queste potevano intervenire SOLO per gli incapienti.
I contribuenti che ricadono nella no tax area possono cedere il diritto anche a banche o intermediari finanziari.
E comunque se un'azienda acquistava il credito poteva a sua volta rivenderlo (questa volta si, banche escluse), cosa che ora non è più possibile.
salvo72 ha scritto:
Finchè si esprime il Parlamento, un DL approvato dal consiglio dei ministri è legge dello stato (vedi decreto Bersani che non si converti in legge ma i cui effetti sono pienamente e tuttora validi per tutti gli atti notarili stipulati dalla pubblicazione in GU fino alla decadenza 60gg dopo: cioè sono non impugnabili ma 'scorretti')
Ma è esattamente ciò che ho scritto sopra, non ho mai detto che non sia applicabile appena pubblicata. Sono assolutamente d'accordo che per due mesi la situazione sarà così, ma quello che sto cercando di farti capire è che fino alla decisione del parlamento non è ancora sicuro che restino questi i termini da giugno in poi.
Arrangiarsi per un paio di mesi in questa situazione o tirarla avanti per anni non è proprio la stessa cosa.
Bubana ha scritto:Parlando qualche giorno fa con un commercialista proprio di questo si diceva appunto della possibilità da parte delle aziende di acquisire il credito, ma non sicuramente gratis:
- se vuoi il tuo recupero del 50% ti arrangi con lo stato
- se vuoi che io azienda acquisti (per modo di dire) il tuo credito, tutto ha un prezzo, 5k li posso "acquistare" a 3k, tu hai uno sconto immediato ed io comunque ho il mio guadagno, diversamente non vedo perché delle aziende medio piccole/artigiane debbano accollarsi questo onere.
Allo stesso modo, parlando di aziende grandi però, se è grande l'azienda di solito è grande anche il cantiere.. quindi anche lì a mio parere vale lo stesso ragionamento.
Alla fine mi sa che si giungerà a soluzioni di questo tipo