Vi leggo da un po' ma solo oggi ho deciso di fare il "grande passo" ed iscrivermi

Io e il mio compagno siamo in procinto di acquistare un appartamento dove andare a convivere e dovremo fare diversi e svariati lavori di ristrutturazione. L'appartamento è disabitato ma ancora ammobiliato (all'atto del rogito sarà vuoto), ben tenuto, ma indubbiamente abbiamo intenzione di rifare i due bagni e la cucina. La domanda però per il momento è un'altra: l'appartamento è inserito in un complesso di palazzine anni 80 in cui, in molte abitazioni, nel corso del tempo il pavimento si è sollevato o è "scoppiato". Durante i nostri sopralluoghi prima della proposta di acquisto, ci è sembrato che il pavimento del ns appartamento sia stato rifatto o sia comunque in buono stato (anche se personalmente non di mio gusto) e non siamo ancora riusciti a sapere dagli attuali proprietari (eredi dell'appartamento) se effettivamente in passato ci siano stati lavori di ristrutturazione o meno. Di certo quando avremo le chiavi faremo un sopralluogo più approfondito con un tecnico (un geometra è adatto?), ma nel frattempo stiamo comunque ipotizzando varie soluzioni qualora fosse necessario mettere mano anche al pavimento.
La prima domanda è: qualora il pavimento dovesse essere danneggiato, è possibile installarvi sopra un pavimento flottante o è comunque necessario dover rifare il massetto?
Seconda domanda: ci piacerebbe avere un pavimento ad effetto legno (il parquet è fuori dal ns budget), ma quale soluzione scegliere? Laminato, pvc, grès?
Ho cercato informazioni online per cercare di farmi un'idea, ma spesso ho trovato articoli poco imparziali o che sponsorizzano quella o quell'altra dritta. Chiedo a voi in base ad esperienze e conoscenze quale potrebbe essere la soluzione migliore senza spendere una fortuna, tenendo conto che la casa misura 118mq (escludendo la cucina e i bagni penso che da pavimentare rimangano una 70na di mq tra ingresso, corridoio, soggiorno e tre camere da letto).