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Bruno Ceccobelli, Calma densa a Roma..

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Incantevole la mostra di piccole opere di Bruno Ceccobelli (Todi, 1952), intitolata Calma Densa alla Galleria Endemica, a Roma, a due passi dal costruendo museo d’arte contemporanea Macro. Il titolo dell'esposizione riporta a qualcosa di potente e di pesante che scorre via sotto i nostri piedi, ed è la vita in realtà, con le sue piccole grandi sensazioni che restano nel profondo e che affiorano e ci toccano quando non ce lo aspettiamo, sorprendendoci. Le opere sono state realizzate negli anni '80, durante il periodo ‘eroico’ dell’artista e provengono da collezioni americane, già esposte e catalogate in occasione della mostra newyorkese alla Jack Shainman Gallery del 1987. L’artista utilizza supporti lignei di recupero, dipingendo con pigmenti naturali e terre, cere e colle, immagini evocatrici, mitiche o spettrali, con toni scuri che giocano con l’accordo/contrasto tra il nero profondo, il bruno e l’oro.

Noto nei circuiti espositivi internazionali, agganciato soprattutto negli anni ’80 al gruppo della Transavanguardia di Bonito Oliva (compare nell’omonimo saggio scritto dal critico nell’80 e nell’85 nell’ epocale mostra al Centre Georges Pompidou di Parigi Italie d'aujourd'hui), l’artista umbro innesca la sua ricerca sulla via di un'astrazione pittorica che attraverso il recupero del ready-made e una manipolazione dei mezzi tradizionali dell'arte, approda ad una ricerca personale pacata, indipendente e distaccata che conduce ad un materismo impregnato di simbologie. Abbandona l’arte concettuale ed addirittura la Body Art (ma è un percorso condiviso da tanti artisti italiani tra i ’70 e gli ‘80) per il ripristino della pittura e della scultura tradizionalmente intese, insieme agli artisti che lavorano ed abitano l’ex pastificio Cerere di San Lorenzo (tra gli altri, Dessì, Gallo, Nunzio, Pizzi Cannella, Tirelli) per i quali forse indebitamente si è fatto il nome di Nuova Scuola Romana. L’esperienza nell’ex pastificio fu il punto di partenza di un percorso eccezionale fondato sul dialogo, sul confronto quotidiano, sul desiderio di condivisione, animando un luogo – il quartiere popolare ed ‘aperto’ di San Lorenzo – che divenne meta di intellettuali ed approdo di artisti di generazioni successive. Dopo numerose esposizioni in Italia e all’estero, ormai noto, Ceccobelli aderisce di recente all’iniziativa del Comune di Roma per riqualificare alcune stazioni della metro della città, consistente nella decorazione di alcune pareti a mosaico.

Di seguito l'attività multiforme (e quasi artigianale) dell'artista:
il dipinto su tavola Avi Via;
partic. della Porta della Creazione (Cattedrale di Terni);
Genero Ardore, tappeto su suo disegno;
Chi crede.., mosaico nella Stazione metro EUR Fermi di Roma..
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#4
Ho dato un'occhiata ai prezzi delle opere in mostra, quella di Ceccobelli, e, per essere ancora 'un giovane', sono davvero costose.. :evil:
Ma certo mi piacerebbe poter comprare qualcosa in qualche galleria romana, quando capita l'occasione.. peccato non ci siano promozioni ed outlet, così come accade per gli oggetti d'arredamento.. :? :roll:
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