Un saluto a tutti, sono nuovo e non avendo trovato uno spazio di presentazione spero vada bene così.
Dopo anni di onorato servizio io e mia moglie abbiamo intenzione di rinnovare la cucina, quindi ci siamo informati via web ed abbiamo visitato 4 negozi per inquadrare il progetto e fare la nostra scelta.
Abbiamo scelto due marche note, Scavolini e Veneta, e due mobilifici conosciuti, in cui la proposta ha poi riguardato marche meno note e, francamente, poco emozionanti.
Non sto ad entrare in dettagli minuti, basti dire che parliamo di preventivi abbastanza uniformi tra i 15k ed i 20k Euro di listino (in tutti i casi una configurazione con parete lineare di circa 4 mt e semicolonna forno 1,10 oppure un'altra con armadio office frigo+forno separato), con ante legno 2,4-2,8 mm, piani in quarzo max di gamma (non okite), eldom Bosch-Siemens-Franke.
Premetto che non stiamo cercando di risparmiare a tutti i costi, bensì di trovare una configurazione che ci soddisfi ed emozioni ed un interlocutore serio, affidabile che abbia il suo giusto margine senza lucrare troppo.
Il primo obiettivo l'abbiamo raggiunto con almeno due soluzioni, ma è sul secondo che abbiamo grosse perplessità, in particolare sul fronte dell'equità dei margini.
Ho letto in altri post reprimende (a volte anche feroci) a chi parla e chiede di sconti dicendo che non sono confrontabili, che è pieno di personaggi senza scrupoli che ci speculano, ecc, ecc, quindi chiedo scusa in anticipo nel reiterare la cosa, poichè a mio avviso è proprio qui che si può giocare la differenza, dando per scontato di ragionare a parità di listini (pubblicati dalle case) ed avendo già dato priorità al livello di servizio (fino a prova contraria e contando su reputazione e passa parola).
Ora, in tutti i casi viene proposto per default uno sconto sul listino tra il 15 ed il 20%, e lo si potrebbe giudicare buono se non fosse che sugli elettrodomestici è evidente un sovrapprezzo di oltre il 30% rispetto ai prezzi reperibili sul mercato, il che fa legittimamente chiedere quanto ampio sia sul core-business (e personalmente ne ho un'idea abbastanza precisa).
Ma lungi da me l'idea di fare i conti in tasca ai venditori, certamente vale il principio che se al compratore non sta bene una condizione di mercato può semplicemente fare a meno di comprare, però mi piacerebbe capire con l'aiuto di questa comunità online se la mia sensazione che uno sconto sui listini delle principali case (che, ripeto, ritengo siano più o meno uniformi ed ufficiali) tra il 30 ed il 40% non sia una pretesa spropositata e più bilanciata ed equa tra servizio e sacrosanto margine commerciale rispetto al 15-20% proposto di base.
Grazie per i contributi.
Trattative in corso
#1Il mio babbo diceva: "mai litigare in pubblico con un cretino, chi osserva potrebbe non distinguere la differenza"