La facciata di una vecchia casa operaia nel quartiere Ottensen ad Amburgo rinasce a nuova vita grazie all’estro dell’architetto Florian Köhler e alle qualità della pietra acrilica Hi Macs. Risultato del progetto un’interpretazione quanto mai attuale della superficie esterna dell’edificio Iceloft, connubio perfetto e armonioso di tradizione e modernità. Se le proporzioni del palazzo, infatti non si discostano da quelle delle case circostanti del XIX secolo, l’inedito materiale scelto per la superficie gli regala una veste del tutto nuova. Per non creare soluzione di continuità rispetto agli edifici vicini, gli architetti responsabili della progettazione hanno optato per lastre in pietra acrilica Hi Macs nella tinta “Alpine White“, capaci di conferire alla linea dinamica della facciata una certa idea di profondità. Il pianterreno dell’Iceloft ha un’altezza superiore rispetto a quella dei due piani superiori, collegati fra loro da finestre verticali.
Hi Macs è una pietra naturale che può essere plasmata perché assuma qualsiasi forma. Viene utilizzata per questo motivo nella progettazione di interni, nella realizzazioni di facciate, rivestimenti di pareti in cucina o in bagno, sia in ambiti privati che pubblici. Tale materiale, mix di resina acrilica, pigmenti e minerali naturali, infatti, offre elevatissime prestazioni e consente di realizzare superfici dalla texture perfettamente liscia e senza giunzioni visibili, con vantaggi dal punto di vista estetico, igienico e funzionale superiori rispetto ai materiali convenzionali. Per questo hanno scelto Hi Macs per la realizzazione dei loro progetti architetti di fama internazionale, tra cui Zaha Hadid, Jean Nouvel, Rafael Moneo, Karim Rashid e David Chipperfield, che hanno utilizzato questa resina per realizzazioni all’interno di hotel, in musei, centri commerciali o su facciate esterne di edifici. Ma come viene plasmato Hi Macs? Riscaldato, assume proprietà di stampaggio termoplastico tridimensionale, oltre a offrire una gamma di colori virtualmente illimitata e, in alcuni di essi, anche un effetto traslucido se esposto alla luce. Con una robustezza simile a quella della pietra, Hi Macs si presta però ad essere lavorato come il legno: lo si può tagliare, smussare, forare e levigare. La robustezza, la palsmabilità e la durata che nel tempo (ha 15 anni di garanzia) sono ottenute grazie alla temperatura raggiunta durante il trattamento termico che caratterizza il processo produttivo. Hi Macs non assorbe umidità, resiste alle macchie, di pulisce, si conserva e si ripara facilmente. E’ anche il primo maeriale Solid Surface sul mercato che abbia ottenuto la Certificazione ETA (European Technical Approval) per le facciate esterne.
Grazie alla termoformabilità della pietra acrilica Hi Macs, l’architetto Florian Köhler, responsabile del progetto di Ice loft ad Amburgo, è riuscito ad inserire armoniosamente un progetto moderno nel contesto architettonico storico circostante. Le lastre sono state infatti lavorate in modo da renderle simili quelle dei cornicioni tradizionali delle case vicine. Il tetto a botte dell’edificio è rivestito in lamiera e dotato di abbaini che ne seguono la forma concava, creando così un effetto ad onda, tridimensionale. La pietra acrilica utilizzata, traslucida e cristallina, fa sì che le onde paiano di ghiaccio. Elemento di “rottura” rispetto alla tradizione, lo zoccolo a pianterreno rivestito con una lamiera in acciaio grigia, che sostiene un’inferriata su cui cresceranno piante rampicanti, che trasformeranno la parete in uno splendido giardino verticale. Hi Macs è protagonista anche negli interni di Ice Loft, dove è stato scelto per le sue proprietà igieniche ed antibatteriche ed utilizzato, nella declinazione traslucida “Opal”, nei lavabi dei bagni degli appartamenti.