Elettrodomestici difettosi? invece di sostituirli, arriva la riparazione. È l’obiettivo dell’accordo (ancora in via di definizione, però) annunciato da Consiglio dell’Unione Europea e Parlamento Europeo nella nuova direttiva sul diritto alla riparazione.
Si tratta di un incentivo a frenare lo smaltimento dei prodotti malfunzionanti, favorendo così l’economia circolare e la sostenibilità ambientale.
Tra i punti chiave del diritto alla riparazione, il cosiddetto right to repair, ci sono:
Il diritto alla riparazione di elettrodomestici non funzionanti non significa che i consumatori debbano accettarla e basta.
Invece, dà loro la possibilità di sceglierla al posto della sostituzione.
I produttori avranno infatti l’obbligo di informare i consumatori sui prodotti per i quali sono tenuti a fornire la riparazione, invece di sostituirli buttandoli via e impiegando energia nello smaltimento che con le sue emissioni di anidride carbonica e altri elementi non rinnovabili, va a inquinare il pianeta.
Il fatto che nella direttiva del Consiglio dell’Unione Europea e del Parlamento Europeo sia prevista una piattaforma comune, è positivo per i consumatori che possono trovare i riparatori più vicini a loro (in ogni paese dell’Unione) e comparare le offerte migliori.
Questo anche grazie al modulo europeo di informazioni sulla riparazione stessa, all’insegna della trasparenza.
Sembra inoltre che sia prevista una norma sulla qualità dei servizi di riparazione, a discrezione delle aziende del settore.
La direttiva europea sul diritto alla riparazione vuole limitare la sostituzione degli elettrodomestici che incrementa i costi prima di tutti della produzione, poiché per creare prodotti nuovi si consumano numerose risorse a livello di materiali ed energia.
Lo smaltimento corretto ha poi un prezzo non indifferente, poiché molti elettrodomestici contengono materiali pericolosi per l’ambiente e le persone.
Da ricordare che secondo la Commissione Europea, ogni anno nell’UE la dismissione di beni potenzialmente riparabili produce 35 milioni di tonnellate di rifiuti, ovvero 261 milioni di tonnellate di emissioni di gas in grado di alterare il clima ( idati si riferiscono al 2022). Un ultimo appunto: potenziare il mercato della riparazione degli elettrodomestici, prolungandone la vita, significa dare maggiore ossigeno alle aziende che se ne occupano, incrementando l’occupazione.