Redazione - 18 febbraio 201518 febbraio 2015
Come eseguire una corretta manutenzione periodica dell'impianto idraulico di casa? Ecco qui tutto quello che devi sapere.
Redazione - 18 febbraio 201518 febbraio 2015
Affinché l’impianto idraulico di casa risulti sempre efficiente, funzionale ma anche sicuro, sono necessari determinati interventi. Quelli riconducibili alla manutenzione ordinaria, innanzi tutto, tra l’altro previsti dalle normative vigenti. Ergo, obbligatori. Sono i seguenti:
Ricordiamo che l’impianto in questione comprende sia i componenti prettamente idraulici che quelli termo-sanitari; ciò significa che nella manutenzione ordinaria è coinvolta anche la caldaia; a quest’ultimo proposito specifichiamo che non ci sono tempistiche precise e valide per tutti gli apparecchi, ma variano a seconda del modello e sono comunque indicate nel libretto delle istruzioni.
La manutenzione straordinaria dell’impianto idraulico è un concetto molto articolato, nel senso che consiste, a seconda delle necessità, in diversi interventi. Tutti, però, di una certa importanza. Si tratta innanzi tutto di lavori di riparazione ma anche finalizzati al miglioramento, alla modifica oppure all’ampliamento dell’impianto stesso. Non di rado, rendono necessarie anche opere murarie. Ecco qualche esempio:
Ricordiamo che prima di procedere con i lavori di manutenzione straordinaria occorre fare una segnalazione presso l’Ufficio tecnico comunale e ottenere i permessi da un tecnico abilitato. Facciamo inoltre presente che i cittadini possono usufruire di una detrazione fiscale per ristrutturazione edilizia, pari al 50 per cento dei costi sostenuti.
Se è vero che l’opera di idraulici e in generale personale specializzato è fondamentale per mantenere in stato ottimale l’impianto idraulico, è anche vero che alcuni interventi possono essere effettuati in totale autonomia, senza rivolgersi a nessuno. Così come ci sono delle buone abitudini che andrebbero adottate da tutti.
Sai che l’acqua di casa è molto dura? Ogni 6-7 mesi, allora, ti suggeriamo di sostituire gli aeratori o rompigetto del rubinetto, per avere la certezza che il flusso d’acqua sia regolare (e quindi risparmiare). Sempre un paio di volte all’anno, ricorda di aprire e chiudere le valvole di arresto dell’acqua: questo semplice gesto ostacola la formazione di depositi di calcare.
Con qualche attrezzo e prodotto ad hoc, inoltre, puoi facilmente pulire i sifoni (una volta all’anno va bene) e verificare che i tubi flessibili che collegano i rubinetti, i sanitari, eventuali boiler non siano deteriorati; in caso contrario, cambiarli non è un’operazione affatto complessa: basta avere un po’ di manualità e armarsi di pazienza.
Gli stessi requisiti sono sufficienti per sostituire un rubinetto, sturare un lavandino, pulire i filtri con un anticalcare. Dai anche un’occhiata al contatore dell’acqua: se le lancette si muovono nonostante i rubinetti siano chiusi, vuol dire che c’è una perdita.
Devi partire? Qualche giorno prima, allora, prenditi un po’ di tempo e controlla che i rubinetti non gocciolino, che le pareti siano tutte perfettamente asciutte (eventuali aloni sono un cattivo segno, perché possono essere causati da perdite interne), che gli scarichi non siano completamente sgombri.
Quando arriva il momento di andar via, invece, chiudi la valvola principale dell’acqua, generalmente collocata sotto il lavello della cucina. In alcuni casi, nel bagno c’è anche una valvola a muro: chiudi pure quella, per una maggiore sicurezza.
Dopo di che, apri tutti i rubinetti affinché i tubi si svuotino; questa è un’azione importante soprattutto durante la stagione invernale, che consente di evitare il rischio di congelamento.
Tappa tutti gli scarichi, ovvero le pilette dei lavabi bagno, del lavello della cucina, della doccia e/o della vasca: è un ottimo modo per ostacolare la formazione di cattivi odori. Spegni la caldaia e stacca la spina dello scaldabagno.