- 05 marzo 2016

Isolamento termico del tetto: tecniche e soluzioni

Un intervento necessario per risparmiare energia e migliorare le condizioni ambientali interne. Tutte le informazioni necessarie

- 05 marzo 2016

Isolamento tetto in legno

L’isolamento termico del tetto è molto importante. Per diversi motivi: durante la stagione fredda consente di non disperdere il calore prodotto dal riscaldamento domestico e ostacolare il passaggio degli agenti atmosferici. Durante la stagione calda permette di migliorare le condizioni ambientali evitando che i muri si surriscaldino. In entrambi i casi, tra l’altro, si risparmia energia. Perché l’utilizzo di termosifoni e climatizzatori può essere dosato e razionalizzato. Inoltre l’isolamento termico del tetto ostacola i fenomeni di condensazione sulle pareti e al loro interno e di conseguenza si evita la formazione di muffe e batteri che tra l’altro possono danneggiare la salute. Ancora, isolare bene un tetto significa arginare l’inquinamento acustico: i rumori provenienti dall’esterno, cioè, risultano attutiti. E quindi si sta meglio in casa. Per l’isolamento dei tetti in legno, sia piani che inclinati, la soluzione più diffusa è la copertura ventilata. La ventilazione consiste nella creazione di un'intercapedine di 4-6 centimetri tra l'isolante e il manto di copertura: l’aria passa proprio fra i due strati, entrando dalla gronda e sottraendo calore allo strato di isolamento. Così si riscalda, sale verso l'interno dell'intercapedine e fuoriesce dal colmo. La ventilazione favorisce dunque il flusso di vapore dall'interno verso l'esterno e al contempo fa in modo che tale umidità venga facilmente smaltita, garantendo quindi la rapida asciugatura dell'isolante. In più si eliminano eventuali ristagni d’acqua sul manto di copertura dovuti allo scioglimento della neve e, in estate, la barriera che separa l'isolante dal manto di copertura aiuta a difendersi dalle alte temperature esterne.

Isolare tetto dall'interno

Diciamolo subito: l’isolamento termico del tetto dall’interno è molto meno diffuso rispetto a quello dall’esterno. Certo, consente di evitare i costi relativi alla predisposizione dei ponteggi e accorcia i tempi di realizzazione: sostanzialmente basta applicare il materiale isolante, per esempio sughero o fibra di legno, e poi intonacare. Il livello di efficienza, però, non sarà mai lo stesso. Generalmente si percorre tale strada solo nel caso ci siano reali impedimenti riguardo all’altra: in primis i vincoli riguardanti facciate vincolate o di particolare pregio, ma anche la resistenza di altri abitanti del condominio circa la ristrutturazione in questione. In ogni caso, si tenga presente che isolare il tetto dall’interno porta a modificare le condizioni termo-igrometriche della muratura, aumenta le probabilità che si formi condensa tra la parete esistente e la controparete isolante e si traduce in una – sia pur lieve – diminuzione dell’altezza del locale. Si consiglia comunque di scegliere isolanti che abbiano uno spessore massimo di 5-6 cm (proprio per contenere eventuali danni recati dalla condensa), non rilascino polveri e siano igroscopici e traspiranti, in modo da garantire un sufficiente comfort abitativo. Quelli di origine naturale sono l’ideale. Particolare attenzione, inoltre, va posta ai ponti termini esistenti e agli effetti che l’isolamento interno esercita su di essi. Per tutti questi motivi, è necessario rivolgersi a tecnici specializzati. Un buon punto di riferimento è senza dubbio la ditta Isolare Srl, operante nel settore dal 1986 con interventi mirati quali l’insufflaggio dell'isolante naturale in fibra di cellulosa. L'esperienza di Isolare Srl permette di avere case più calde d’inverno e più fresche d’estate.

Isolamento tetto ventilato

Abbiamo parlato di tetto ventilato a proposito dei tetti in legno, ma vediamo di approfondire la questione. Perché, appunto, è uno fra gli interventi più diffusi per l’isolamento termico del tetto. Come detto, la ventilazione consiste in un flusso d’aria derivante da uno spazio creato fra l’isolante e il manto di copertura: un tetto “normale”, così, si tramuta in un tetto ventilato. La relativa certificazione è stabilita dalla norma UNI 9460/2008 in materia di tetti ventilati e isolamento termico. Il tetto ventilato favorisce lo smaltimento dell’acqua e il ricircolo d’aria dal colmo alla gronda, garantisce una maggiore durata dei materiali isolanti e un minore surriscaldamento dei materiali che compongono il tetto stesso. Nei mesi invernali è un prezioso aiuto per ridurre al massimo i fenomeni di condensa; nei mesi estivi contribuisce a evitare che le tegole e il sottotetto si surriscaldino. I pannelli più diffusi sono quelli in acciaio inox, in fibra di legno, in polistirene espanso, lana di roccia, sughero. La loro caratteristica comune è la conduttività termica, ovvero la capacità di trasferire calore da una parte più fredda a una più calda, che si misura in W/mK (Watt su metro Kelvin): più questo valore è basso, più le prestazioni risultano di qualità.

Isolamento tetto mansarda

La mansarda è un ambiente molto speciale, si sa. E’ dotata di gran fascino, in grado di creare atmosfere tanto accoglienti e suggestivi; ma d’altra parte può creare qualche disagio concreto che va ben oltre la particolare disposizione dei mobili. Il tetto coincide con un’ampia superficie disperdente, di conseguenza le mansarde tendono a essere fredde in inverno e calde - a tratti soffocanti - in estate. Ecco perché un buon isolamento termico del tetto diventa indispensabile. Ancora una volta, la soluzione ideale è il tetto ventilato. E poiché molte mansarde hanno una struttura in legno composta da un'orditura principale e una secondaria, non risulta difficile inserire i pannelli isolanti tra le travi principali per poi ricoprirli con pannello in gesso oppure in legno che successivamente saranno intonacati. Lo spessore dei pannelli non deve superare i 10 cm: in questo modo le travi principali restano più sporgenti e la resa estetica non viene pregiudicata.

Leggi gli altri Articoli correlati:

Sfoglia i cataloghi: