Una casa al mare, il progetto di un restyling

- 03 marzo 2016

Restyling casa al mare

Quando accade che committente ed architetto coincidono, il progetto casa si trasforma in un elaborato processo di forte complessità, in quanto viene inevitabilmente a mancare l'oggettività, il distacco e il senso critico tipici di un buon tecnico, sostituiti da una forte emotività e da una continua ed estenuante ricerca della perfezione. Il progetto in questione vede il makeover e l'estremo cambio look di una casa al mare appena acquistata da una giovane coppia di ragazzi, tra cui l'architetto Sara Donzelli, titolare dello Studio 71.82 Architectural Factory (www.7182.it), che ha progettato e diretto i lavori. La casa occupa gli ultimi due piani di una piccola palazzina, unico esempio di recente costruzione all'interno di un piccolo aggregato urbano, formato da rade e sparse case coloniche e da un minuscolo borgo di abitazioni in pietra calcarea bianca, appartenute in passato ai lavoratori delle ormai dismesse cave di pietra limitrofe e ora divenute eleganti case al mare. Il borgo di Fonte d'Olio si inerpica in solitudine alla base delle pendici del boscoso Monte Conero e si affaccia con uno spettacolare panorama sull'Adriatico e sul paese di Sirolo (AN), avendo come infinito orizzonte sia il mare che i vicini Monti Appennini.

Prima e dopo

La richiesta dei committenti era precisa: stravolgere e ottimizzare l'organizzazione degli ambienti, dando una nuova interpretazione degli spazi e modificare radicalmente l'atmosfera con nuovi colori e finiture, vestendo gli interni di una moderna e minimale luce. La casa al mare fu acquistata per le sue forti potenzialità, per il fatto di essere grande e avere volumi importanti sopratutto all'ultimo piano, dove tutti gli ambienti godono di alti soffitti a falde inclinate, ma sopratutto per la grande e panoramica terrazza che cattura e attira gli sguardi. L'allestimento degli interni creato dai vecchi proprietari era incentrato su cromie scure, basate sui toni del rosso e del marrone, lo stile era fortemente rustico, quasi tipico di una casa di montagna e gli ambienti erano decorati con grandi dipinti parietali. Prima dei lavori il piano inferiore era adibito a zona giorno e la zona notte con bagno, camere e terrazza erano poste al piano superiore. La possibilità di fruire della panoramica terrazza portò alla prima trasformazione, ovvero poter adibire a cucina e a zona pranzo una stanza del piano superiore, in modo da poter pranzare all'esterno durante tutta la bella stagione. La zona relax e conversazione, in foto, fu lasciata al piano inferiore, permettendo così una maggiore privacy e una netta separazione dagli spazi privati di cucina e camere. Il bagno anche era un punto debole a cui metter mano, cambiando disposizione dei sanitari ed eliminando l'ingombrante vasca, per rendere più funzionale e meglio organizzato il piccolo ambiente.

Materiali e finiture

Dopo le piccole trasformazioni funzionali, il secondo step era individuare un lietmotiv che guidasse la scelta di arredi e finiture, creando spazi armonicamente scanditi. Lo stile che si voleva inseguire per la nuova casa al mare era uno soltanto: uno stile scandinavo ammorbidito da toni e dettagli mediterranei e molto personali. Il fattore con cui non si poteva scendere a compromessi era uno e uno soltanto: l'utilizzo di un'unica finitura per i pavimenti, che doveva essere eletta ad esclusivo monocromatico orizzonte sul quale poi confezionare ogni singola stanza. La scelta fu indirizzata verso dei grandi listoni di parquet di rovere tinto bianco, a marchio Original Parquet, modello Easy Plancia, colore Bianco+Bianco. Si è evitato di demolire la vecchia pavimentazione di gres effetto cotto, poiché ancora stabile e ben incollata al massetto sottostante. Le tavole di legno di basso spessore sono state dunque posate sopra il gres, sfuggendo così a polverose opere di demolizione. La scala, di più complessa creazione, è stata realizzata con pezzi su misura, sempre ad opera della stessa azienda produttrice del parquet. La nuova superficie bianca, marcata qua e là da morbidi e misurati riflessi grigio chiaro dati dalle evidenti venature del rovere, ha da subito infuso luminosità e ariosità all'interno degli ambienti. Il parquet è stato eletto quale pezzo cardine su cui mutuare il resto delle finiture e degli arredi, diventando il "campione" su cui studiare accostamenti di materiali e texture e combinazioni cromatiche. Così, sono stati scelti tessuti, pelli e finiture, come il rivestimento del bagno, in foto, dove l'alone freddo e rigoroso del bianco nordico del pavimento ha lasciato entrare le tonalità dorate delle grandi piastrelle 60x60 cm, Velvet Ground, colore Beige, a marchio Refin Ceramiche, che hanno vestito con continuità le pareti e sottolineato le linee morbide delle ceramiche Gsi collezione Modo. A spezzare con uno studiato contrasto la sinuosa armonia dei sanitari è stata la geometrica rubinetteria in acciaio cromato a firma Zazzeri, modello Soqquadro.

Arredi e complementi

Compiute le opere edili è stata poi la volta della difficile selezione degli arredi. Alcune erano le voci da tenere a mente: pochi pezzi dalle linee definite e dai dettagli ricercati, qualche arredo personalizzato e vintage e dei punti luce dal marcato design. La proprietà aveva un debole per le collezioni Bontempi Casa, importante brand del settore mobili, la cui azienda è situata qualche kilometro più in là rispetto alla loro casa al mare. Così sono stati scelti per la zona relax al piano inferiore solo mobili e complementi a firma Bontempi: divano Antares con i cuscini dello schienale in piuma d'oca e rivestimento in tessuto color nocciola, con bordino a contrasto cromatico; esili e slanciate sedie dall'alto schienale in pelle bianca modello Aida, che circondano il tavolo Barone della zona conversazione, con piano in cristallo trasparente e struttura in acciaio laccato bianco, caratterizzata da elementi intrecciati e attorcigliati a formare un inedito shangai. A completare l'allestimento della zona living un immancabile tappeto marrone in pelle di mucca, chiamato a perimetrare l'area del divano e un più soffice e candido tappeto in pelle di pecora a sottolineare una vecchia sedia a dondolo in legno curvato, cimelio di famiglia. Tre sono invece i pezzi speciali che concludono l'allestimento, elementi unici nel loro genere: due ciocchi di legno lavorati personalmente a mano a formare insoliti tavolini da fumo, salvati dall'abbandono e ritrovati nei vicini boschi del Conero, una lampada hand made ad imitare l'antica arte dello stone balance e un pensile disegnato dall'architetto, con ante scorrevoli rivestite con le stesse doghe utilizzate per il pavimento. Per la cucina, di cui si mostrano alcuni scatti fotografici, si è invece deciso di cambiare registro e puntare sul total look black and white. Un blocco colonne completamente nero, separato dall'area di preparazione, contiene frigo, forno e dispensa, mentre basi e pensili bianchi compongono la cucina in linea, modello Allegra di Stosa. La minimale presenza delle ante prive di maniglia è marcata dal nero e granitico top. Un bel espediente trovato per far sembrare la composizione completamente inserita all'interno delle pareti, è stato quello di far scendere una veletta in cartongesso dal soffitto, a filo delle ante di pensili e colonne. A completare l'arredo un tavolo di recupero in massello di ciliegio, rinnovato con una moderna laccatura bianca opaca per il piano e nera per la struttura e sei sedie modello Shark di Bontempi, due con seduta in cuoio nero e le restanti in polipropilene bianca, in foto. Per il progetto illuminotecnico i brand selezionati sono stati FontanaArte e Flos per il soggiorno, rispettivamente con tre sospensioni Globo di Luce di diverse dimensioni, realizzate in vetro soffiato metallizzato e con la sospensione Parentesi, vincitrice del Compasso d'Oro nel 1979. La cucina viene illuminata da Gregg, la tonda sospensione di Foscarini. Il lungo ed alto corridoio che distribuisce la zona notte è invece impreziosito da uno chandelier vintage in cristallo trasparente che fa da contrappunto a un antico trofeo di caccia posto sopra l'ingresso della camera padronale, in foto.

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