- 19 gennaio 2016

Organizzare un trasloco

Considerato uno degli eventi più stressanti nella vita di una famiglia, il trasloco è senza dubbio un appuntamento impegnativo perché stravolge profondamente la quotidianità in tutti i suoi rassicuranti aspetti. Molti i fattori che provocano tensione: l’aspettativa verso la vita nella nuova casa -che tutti desiderano migliore della precedente- il timore del giudizio altrui e la voglia di avere un nuovo nido subito a posto e pronto a ricevere gli ospiti e, infine, la corsa contro il tempo, perché per quanto si cominci in anticipo, arriverà sempre il momento in cui la casa va liberata e, volenti o nolenti, ci si trova con ancora tantissimi oggetti fuori posto. La pianificazione ferrea, condita con una giusta dose di flessibilità per fronteggiare gli inevitabili imprevisti sono gli ingredienti fondamentali per imbarcarsi in un trasloco con la serenità necessaria. A cui è sempre meglio aggiungere, come la classica fogliolina che lo chef appoggia sul piatto per un tocco finale, un po’ di ironia per affrontare con il sorriso, e senza troppe tensioni, le varie fasi di questo importante cambiamento.

Scatoloni per il trasloco

Gli scatoloni sono lo strumento indispensabile per affrontare un trasloco. Se ci si affida a professionisti, sarà l’impresa stessa a fornirli, mentre se si opta per il fai da te è necessario procurarsene in abbondanza. Le grandi catene di negozi di fai da te vendono scatoloni per traslochi di varie dimensioni a costi accessibili. Tuttavia, quando il trasloco si avvicina, meglio iniziare a tenere da parte scatoloni in ogni occasione possibile, chiedendoli ai negozianti, nei discount o conservando man mano gli imballi che normalmente vengono eliminati. La dimensione degli scatoloni da acquistare varia a seconda di ciò che dovranno contenere, ma, se si è nel dubbio, è meglio privilegiare formati più piccoli per agevolarne il trasporto. Evitare di riempirli, soprattutto se si tratta di libri oppure di oggetti pesanti perché la peggiore cosa che possa succedere in fase di trasloco fai da te è avere problemi di mal di schiena: è necessario rimanere in forma! Il loro numero varierà anche a seconda se si ha la possibilità di fare un trasloco graduale, cioè portare un po’ per volta le scatole nella casa nuova e svuotarle man mano, oppure se il trasloco avverrà in un’unica soluzione. In quest’ultimo caso, il numero di scatoloni ipotizzato inizialmente dopo una prima valutazione va almeno triplicato, perché la stima è sempre, inevitabilmente, in difetto: una volta inscatolati libri, stoviglie e oggetti di ogni tipo, per quanto si proceda in maniera metodica, rimarranno fuori una serie di oggetti, oggettini, attrezzi e utensili che, in mancanza di una bella scorta di scatoloni finirebbero per essere riposti all’ultimo momento in sacchetti e borse sparse che creerebbero solo ulteriore confusione e disordine.

Organizzare un trasloco da soli

Al trasloco si arriva di solito dopo aver sostenuto spese non indifferenti per l’acquisto della casa, per il rogito, il notaio, l’agenzia, la ristrutturazione e l’arredamento. Anche in caso di affitto, fra anticipi, commissioni, allacciamenti e mobili le uscite sono considerevoli. Ecco perché spesso si opta per la più economica, ma decisamente più faticosa, soluzione del trasloco fai da te. Se si decide di organizzare un trasloco da soli, fondamentale è la pianificazione fin nel più piccolo dettaglio. Se non si ha una scadenza precisa, meglio fissarla comunque, dopo essersi accertati che per quel giorno saranno operativi tutti gli allacciamenti di luce, gas ed energia elettrica e che i mobili – almeno quelli indispensabili come cucina e letto – siano già stati consegnati. Fissata la data, iniziare prima possibile a selezionare ciò che si desidera trasportare e ciò che invece, cogliendo l’occasione del trasloco, si sceglie di eliminare. Se si abita in una stessa casa da anni ci si renderà ben presto conto della quantità di materiali accumulati. Una volta tenuto ciò che andrà nella nuova casa, buttato ciò che andava buttato e conservato un piccolo margine per i ripensamenti creando un’apposita area per gli oggetti il cui destino non è ancora deciso, iniziare a inscatolare con largo anticipo, almeno due settimane prima, ciò che si vuole conservare ma che non si prevede di usare nell’immediato: abiti non di stagione, servizi di piatti e stoviglie del servizio buono e così via. Decidere un ordine e rispettarlo rispettarlo (es. i maglioni in un’unica scatola; i pantaloni estivi in un’altra e così via) agevolerà il ritrovamento degli oggetti. Ogni scatola avrà un numero progressivo e una lettera scritta su ogni lato (es. C1 per la prima scatola della cucina) e il contenuto di quella scatola andrà annotato nel modo più dettagliato possibile su un quaderno dedicato al trasloco. Procedete chiudendo man mano gli scatoloni del cui contenuto potete fare a meno almeno per un po’: questo libererà spazio e lascerà un po’ più in ordine una casa che inevitabilmente sarà un po’ caotica. Cercare aiuto in amici e parenti giovani e in forze è una buona idea: le braccia non bastano mai.

Quanto costa un trasloco

Il costo di un trasloco dipende da diversi fattori: la grandezza della casa, la quantità di materiale da trasportare, la distanza fra le due abitazioni e naturalmente la soluzione scelta: fai da te o con impresa. In quest’ultimo caso i costi variano a seconda che ci si affidi “chiavi in mano” ai professionisti, che smonteranno la vecchia casa per rimontarla, con tutto il suo contenuto, nella nuova, oppure se ci si affida ai traslocatori solo per il trasporto. Un trasloco fai da te è più economico ma decisamente più impegnativo e stressante, e richiede la disponibilità di aiuti e di automezzi capienti per il trasporto (se si noleggia un furgone le tariffe sono giornaliere e non includono la benzina). Se non si conosce una società di traslochi in particolare, meglio chiedere più preventivi per poter confrontare i costi, prestando attenzione alle diverse voci, che spesso sono espresse in maniera differente o non esplicitate: tariffa giornaliera o complessiva, costi di imballaggio e relativo smaltimento dei materiali, smontaggio e montaggio dei mobili, eventuali pulizie finali, assicurazione. Sempre più spesso le compagnie propongono soluzioni low cost ed elevati livelli di personalizzazione che permettono di integrare la prestazione professionale con soluzioni fai da te a seconda delle esigenze. Le tariffe variano anche da provincia a provincia.

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