- 17 giugno 2015

Denuncia di successione: istruzioni

Con la cessione ereditaria si ha il subentro degli eredi nei diritti e negli obblighi del defunto (de cuius). Questa procedura si apre con la morte del "dante causa". L'eredità può essere trasmessa agli eredi per testamento o per legge. In quest'ultimo caso, si parla di cessione legittima. La prima fase dell'iter prevede la c.d. "delazione dell'eredità" che consiste nel comunicare agli eredi l'ammontare, e la composizione, della loro quota. A seguire, vi è l'accettazione (espressa o tacita) dell'eredità da parte dei legittimati, che può essere piena o con il c.d. "beneficio d'inventario". Una volta che vi sia stata l'accettazione o meno del lascito, e stabilito l'ammontare delle singole quote, gli eredi sono tenuti a presentare la denuncia di successione. Questo, a patto che l'attivo ereditario abbia un valore superiore a 25.823 € e che comprenda immobili o diritti reali immobiliari. In presenza di più legittimati, è sufficiente presentare una sola dichiarazione, entro il termine di 12 mesi dall'apertura del passaggio, ovvero dalla data della morte del de cuius. Ora, focalizziamoci sull'atto: istruzioni per la compilazione.

Modello denuncia di successione

Perlla denuncia di successione si compila un modello che è reperibile presso qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate o sul sito web della stessa, a quest'indirizzo http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/Dichiarare/Dichiarazione+di+successione/Modello/ I dati e i documenti da tenere a portata di mano, per la compilazione delle dichiarazione di lascito, sono i seguenti: dati anagrafici del de cuius e degli eredi, unitamente al loro grado di parentela col defunto; i dati degli immobili che fanno parte dell'asse ereditario, assieme a quelli dei beni mobili (compresi titoli e quote di partecipazioni societarie, azionarie e non), del denaro, e delle passività che vengono passate in cessione; gli estremi dei conti correnti bancari del defunto e dei legittimati; i dati relativi a eventuali crediti IRPEF del dante causa e quelli inerenti tutti gli atti dispositivi del patrimonio, compiuti dallo stesso nei 6 mesi antecedenti il decesso, comprese eventuali donazioni e liberalità fatte a favore di uno o più legittimati, ovvero di terzi. Per finire, è necessario conoscere l'ammontare complessivo dei debiti che il defunto aveva al momento del decesso.

Successione ereditaria

Come sopra accennato, la denuncia di successione ereditaria è lo strumento attraverso il quale si verifica il passaggio della proprietà dei beni dal defunto ai suoi eredi, che possono essere legittimi, in assenza di testamento, o testamentari, in presenza di volontà espresse del de cuius; queste ultime, comunque, non possono essere pregiudizievoli dei diritti dei legittimati. Dopo l'accettazione dell'eredità, gli eredi, per poter disporre dei beni facenti parte della loro quota di legittima, devono presentare una il lascito, che va redatta sul modello visto al paragrafo 2, e inviata all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate competente in base all'ultima residenza anagrafica del dante causa o, se questa non è nota, all'Agenzia delle Entrate, Ufficio Territoriale n.ro 6, Eur Torrino (Roma). Vediamo,ora, chi sono gli eredi legittimi. Si tratta del coniuge del defunto, dei discendenti in linea retta (figli e nipoti), degli ascendenti (genitori) e dei collaterali (fratelli, sorelle, zii, e cugini fino al 6° grado). La legge indica espressamente le quote di legittima spettanti a ciascun erede.

Atto di successione

Se nell'eredità sono compresi degli immobili, prima di depositare il lascito, gli eredi devono assolvere agli adempimenti fiscali previsti. Si tratta dei seguenti tributi: imposta di bollo, imposte ipotecarie e catastali, tributi speciali catastali (ad esempio, per certificati ed estratti notarili), nonché altri tributi speciali (quali, ad esempio, i diritti di segreteria e quelli per le copie conformi di certificati e atti pubblici). Tali versamenti vanno effettuati con modello F23. La presentazione dell'atto solleva gli interessati dai successivi obblighi dichiarativi che afferiscono gli immobili in cessione, quali la presentazione delle dichiarazioni IMU e TASI. Ricordiamo che il termine entro il quale presentare la denuncia di successione è di 12 mesi dalla data del decesso del dante causa. Sempre entro tale termine, vanno presentate eventuali denunce integrative o correttive. Non è necessario allegare all'atto gli estratti catastali degli immobili che fanno parte dell'asse ereditario (Ris. Min. 11/E del 2013).

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