- 11 febbraio 2018

Lampadario moderno arredamento

Essenziale, esagerato, grande, piccolo, di pluri-metallo, stoffa, vetro e/o tanti materiali tecnici, forme classiche decisamente rivisitate oppure assolutamente estrose: comunque sia, il lampadario regala sempre all’arredamento una marcia in più. La sua presenza arricchisce e personalizza la stanza, la rifornisce di luce e ne diventa allo stesso tempo esclusivo elemento decorativo, unendo dunque funzionalità e bellezza. Ma come sceglierlo? Adattarlo allo stile dell’ambiente (o sarebbe meglio dire adattare l’ambiente a lui…)oppure creare un punto di vista del tutto in contrapposizione, ma in una chiave che esalti l’estetica dell’insieme? Difficile dare una risposta precisa, molto è legato ai desideri personali. Una suggestione di forte impatto, rimanendo tuttavia delicata e non urlata, è la proposta di Cantori con il suo Diamante, lampadario in acciaio la cui struttura è in una finitura galvanica oro pallido, che sostiene un gruppo di pendenti romboidali mobili, anch’essi in acciaio finiti in oro. Per essere in linea con le tendenze che miscelano in armonia i diversi materiali, ecco che il tessuto veste il paralume interno. L’intento è quello, riuscito, di ottenere una luce sobria eppure ricca di sfumature, con giochi di riflessi che partono dal centro della stanza per irradiarsi ovunque. Il lampadario può essere a 5 e 3 castelli e si abbina pure all’occorrenza con l’applique o la lampada da tavolo. E per una migliore armonia, niente di meglio che la collezione omonima di mobili, come il tavolo in legno dalle gambe sagomate e dai piedi modellati con taglio a diamante, sottolineato da inserti in oro.

Lampadari moderni minimali

Il design moderno e contemporaneo fa sì che il ruolo dei lampadari abbia subito una grande evoluzione nell’arredo. Certo, il lampadario, anche quello più innovativo, è spesso usato nella sua posizione tradizionale al centro della stanza ma sempre di più si “sposta” inseguendo l’ispirazione che lo vuole fornitore di luce concentrandosi nei diversi punti strategici, soprattutto nel caso di ambienti particolarmente ampi dove altre fonti luminose possono essere di grande utilità a seconda del bisogno. Un tipico esempio è l’illuminazione direttamente sopra il tavolo per esaltare il calore e l’intimità dei momenti conviviali. Per questo, Calligaris ha disegnato in una raffinata semplicità Pom Pom, collezione che ricorda molto da vicino le vecchie lampadine a bulbo del tempo andato e che rientra nella linea di accessori Code, progettati da giovani designer italiani. Il singolo elemento, dalla struttura in metallo e dal paralume in vetro soffiato bianco acidato, con la sua versatilità alleggerisce qualsiasi scenario domestico, prestandosi a diverse combinazioni, dalla versione solitaria a quella di gruppo, con più pezzi sfalzati a diversa altezza per movimentare e donare un tocco di vintage glamour. Da ricordare che ciascun Pom Pom ha il suo vetro, soffiato da maestri vetrai di Murano, con bolle e imperfezioni, testimonianza di unicità.

Lampadari moderni per cucina

In cucina serve una luce mirata, in modo che arrivi bene sui piatti e che garantisca una buona visibilità in tutto l’ambiente: la zona tavolo è dunque quella dell’illuminazione diretta, mentre con l’aiuto di punti ad hoc si illuminano i fuochi e il piano di lavoro. Questo ambiente deve sempre dare calore, quindi meglio utilizzare lampadine a luce calda che possano tra l’altro interagire in armonia con quella naturale. Kartell ha una sua soluzione in proposito, nel suo modello Big Fly, dall’altezza di 54 cm e con un diametro di 84, per un peso di 6,5 kg. La forma è a calotta non perfettamente semisferica con il piano secante al di sotto dell'altezza del diametro, un’idea pensata apposta per raccogliere meglio la luce. Si ispira chiaramente a una bolla di sapone perché crea un effetto cangiante davanti ai riflessi luminosi, grazie alla trasparenza del materiale che in gergo tecnico si chiama “pmma”, cioè polimetilmetacrilato, ovvero il plexiglass, e alla sua lucentezza sottolineata dai colori, arancio, bianco, cristallo, verde salvia.

Lampadario moderno con il legno

Se a casa c’è un angolo dedicato allo studio, è bene che questo sia tagliato su misura per la concentrazione e il massimo del benessere. Anche l’arredo vuole la sua parte ovviamente. Quando lo stile è contemporaneo anche il lampadario si può accordare con esso, ma in maniere che possono rivelarsi singolari, scegliendo un materiale tradizionale, antico, come il frassino che sorprende perché si trasforma in un oggetto molto moderno, essenziale nell’aspetto e nella funzionalità. Lo spunto, per i designer Baldessari e Baldessari che hanno creato Pesi per Atipico, è stato il pesetto in lega di ottone della bilancia dell’erborista. Sono partiti da questo strumento indispensabile per miscelare erbe e fragranze allargandone le dimensioni e cambiando materiale, appunto passando dal metallo al legno massello di frassino tornito e svuotato fino allo scopo finale, cioè diventare un punto luminoso. In tutto ciò hanno mantenuto la rotondità complessiva e la matericità dovuta alle venature del legno esaltate da finiture ad olio, in grado tuttavia di “scaldare” il prodotto, che si accende con la tecnologia illuminotecnica e può essere scelto in diversi colori, in piena naturalità.

Lampadario moderno a sospensione

Lampadario o lampada a sospensione? Talvolta questa domanda mette in crisi, poiché, diciamo la verità, il confine è molto labile. L’idea di lampadario è quella di essere uno strumento montato in una posizione centrale in grado di illuminare tutta la stanza, anche se ormai non è più veramente così, dipende dagli spazi a disposizione e spesso è accompagnato da punti luminosi qua e là. La lampada a sospensione è nata invece in particolare per concentrare l’illuminazione diretta in determinate zone all’interno dell’ambiente, lasciando quella indiretta ad altre fonti di luci come lampade a terra, da tavolo e applique. E sempre più spesso si parla di lampadari a sospensione, unendo in realtà le due funzionalità che poi non sono mai state così distanti l’una dall’altra e si sposano con le nuove tendenze e i nuovi gusti in fatto d’arredo. Un soggiorno dal mood industriale, ad esempio, in cui mobili e accessori sono un misto di legno, metallo, vetro, così da simulare un ambiente da fabbrica, da lavoro, appunto, praticamente necessita di una luce soprattutto sul tavolo attorno a cui si svolge l’attività della famiglia. Per questo su di esso ci sta alla perfezione un lampadario a sospensione, che scende fino a 80/50 cm dalla superficie per illuminare ad hoc e non ingombrare, come fa il massiccio modello in metallo grigio antracite, Jefferson, di Maisons du Monde, dalle dimensioni generose, lunghezza e larghezza di 46 cm e un’altezza di 67,5: del resto il suo scopo è quello di mostrarsi in tutta la sua grande utilità: “fare vedere” bene. Tra i suoi punti di forza, le finiture invecchiate che, assieme a una lampadina led dalla luce calda, danno all’insieme un’atmosfera morbida e rilassata.

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