Largo alla creatività del decoro artistico

- 03 ottobre 2005

La casa come scenario della convivialità creativa

L’ambito domestico continua a dimostrarsi ricco di potenzialità per la dimensione del progetto: la casa allarga i suoi confini, diviene scenario di un decoro artistico, che non coinvolge più solo il nucleo familiare ristretto, ma favorisce la condivisione di affinità, passioni ed interessi anche con gli amici. Un luogo di esperienze ed una fonte ispirativa privilegiata per designers ed aziende, che possono così immaginare e dare forma ad un nuovo mondo di oggetti o approfondire la ricerca produttiva. Lo ha da poco dimostrato l’edizione autunnale del Macef, che accanto alla vastissima offerta merceologica in mostra, ha riservato quest’anno uno spazio particolare al decoro artistico dei giovani “stilisti dell’abitare” con il Premio Macef Design, concorso internazionale online riservato ai designers “under 40” e realizzato in collaborazione con il portale Aedo-to.com. Duecentodiciotto creativi di tutto il mondo, centotré dei quali selezionati per la finale, si sono cimentati nell’inventare la casa del futuro, ispirandosi alla cultura del “prêt-à-manger” e pensandone di tutti i colori e forme, per decorare con gusto e praticità la cucina e la tavola. Tutte le proposte rimarranno per un anno a disposizione delle aziende interessate ad industrializzare i progetti.

Il design diventa imprevedibile

L’imperativo del nuovo design dell’oggettistica: e del decoro artistico è non fare perdere tempo nelle faccende quotidiane. E allora la casa si popola di piatti in porcellana che si ispirano ai set da picnic usa e getta in plastica, mollette per il bucato dalle forme minimaliste, vassoi per il caffè con zucchero e cioccolatini incorporati o tovagliette all’americana ripiegabili in polietilene riciclato, integrate con piatto che si decomprime a soffietto. Se poi voleste regalare agli amici un oggetto davvero originale, non avreste che l’imbarazzo della scelta: dal minigiardino da tavola dotato di un tappo dispenser che ad ogni pressione irrora comodamente i fiori, al portafrutta a forma di scacchiera, che come pedine utilizza noci, pesche, prugne e ciliegie, oppure il “crash boom bag”, un inedito kit “antiaggressione”, costituito da un contenitore in plastica sigillato contenente un piatto, da rompere senza seminare i cocci quando si ha bisogno di sfogare l’eccessiva tensione.

La tavola creativa proposta alla fiera Macef

Dalla tavola “bella”, celebrata con le raffinate proposte dei produttori di cristallerie, posaterie, ceramiche ed arredi, alla tavola “creativa”, interpretata durante il Macef da undici artisti, che sono stati protagonisti di un’esposizione organizzata dall’Associazione culturale Arte da Mangiare Mangiare Arte. Una nuova mostra ispirata ad umili oggetti di cucina, che divengono spunti di riflessione, seri o gioiosi, ironici o amari, sull’individuo e sulla società. La tavola è vista come un’altalena, che invita a giocare con il cibo galleggiante; è sacra ed immacolata, decorata con le perle di saggezza cadute dal cielo in pasto agli uomini; scultorea, per esaltare la preziosità del decoro artistico con cui è stata imbandita, oppure in vetro impossibile, con bicchieri senza pareti e cucchiai senza fondo. I colori e i profumi delle spezie seducono i commensali sulla tavola “della Terra”, che si propone come una sorta di mini orto, mentre un menu di oggetti restituiti dalla forza dell’acqua trovano posto su quella “del Mare”. Non mancano infine gli spunti di riflessione con la tavola “a mangiatoia”, che rievoca gli automatismi della nostra alimentazione quotidiana obbligata.

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